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Tutte le punture sulle siringhe per i vaccini anti Covid fra Pentaferte e Pic

Arcuri difende la decisione di comprare siringhe luer lock per i vaccini anti Covid, mentre l'azienda Pentaferte critica la scelta di Cts e commissario. L'ipotetico ruolo di Pic 

 

In attesa che arrivino i vaccini anti Covid, l’Italia fa scorta di siringhe. Siringhe, quelle ordinate dal commissario Domenico Arcuri, che rischiano di arrivare tra due o tre mesi. I dispositivi richiesti, infatti, sono luer lock: differiscono per l’aggancio dell’ago, costano circa 5-6 volte di più della normale tubercolina (secondo gli addetti ai lavori e la trasmissione Tagadà) e hanno bisogno di stampi dedicati per la produzione.

Stampi che la Pentaferte, una delle due aziende italiane produttrice di siringhe (l’altra è Artsana), dovrebbe mandare in produzione a febbraio. Insomma, arriverebbero i vaccini ma le siringhe no. La vicenda ha generato non poche domande e polemiche.

Tutti i dettagli.

SILERI DIFENDE LA SCELTA DI ARCURI

Partiamo dalla scelta delle siringhe. A detta di Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, intervenuto a Tagadà su La7 venerdì scorso, “la richiesta fatta da Arcuri è per tutti i potenziali fornitori e non significa che siano stati già fatti contratti d’acquisto, è stato fatto per un tipo di siringa che è stato indicato dal Comitato tecnico scientifico che si occupa del piano di vaccinazione straordinaria per il Covid”.

Quel tipo di siringa, ha aggiunto Sileri, è stata indicata come “la migliore in assoluto per non sprecare le dosi di vaccini che arriveranno da noi in delle fiale che sono delle pentadosi e con ognuna di quelle si faranno 5 vaccinazioni”.

ABBIAMO TUTTO IL TEMPO PER FARE RIFORNIMENTO

Sileri difende anche la scelta dei tempi, ovvero il bando a novembre (mentre la Francia, per esempio, già da settembre ha affidato la produzione all’italiana Pentaferte): “Pensare di dover aver 100 milioni di siringhe a gennaio, quando le dosi di vaccini che arriveranno saranno 3,4 milioni di dosi per 1,7 milioni di persone, significa aver tempo, dopo la richiesta fatta da Arcuri, per poter fare un’adeguata programmazione”, ha detto Sileri.

ARCURI: SIRINGHE ED AGHI COME INDICAZIONI CTS-ISS

Anche lo staff di Arcuri giustifica la scelta delle siringhe luer lock per volontà degli esperti a lavoro sulla vaccinazione straordinaria: “Le siringhe in questione hanno la caratteristica di avere l’ago bloccato, mentre alle standard l’ago si sfila – dicono dall’ufficio stampa di Arcuri in una nota inviata a Tagadà – Questo può comportare che la dose di pochi millimetri non sia precisa nell’operazione di aspirazione o peggio venga dispersa con conseguenze sull’efficacia del vaccino sulla sua dispersione. Tali formulazioni sono formulate dal Cts-Iss, in collaborazione con l’azienda produttrice e sono molto importanti, considerando che la differenza di costi è di pochissimi centesimi e non di sei volte maggiore”.

Aggiornamento: Cts, Iss e Pfizer smentiscono Arcuri sulle siringhe per il vaccino anti Covid

IL VERO COSTO DEL LUER LOCK (SECONDO ARCURI)

Dall’ufficio stampa di Arcuri ci si sbottona anche sui costi delle siringhe richieste. “L’ordine dei valori, per il costo delle siringhe, è di 3-4 centesimi per siringa standard e di 4,5-5,5 centesimi per quella con ago bloccato. Le notizie diffuse in questi giorni sono di aziende produttrici, alcune delle quali partecipano al bando, altre no, con evidenti interessi commerciali”, dicono.

PIC CONSIGLIERA?

In base a quanto detto dallo staff di Arcuri, il Comitato tecnico scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità hanno scelto le siringhe, di poco più costose, anche su indicazioni di un’azienda produttrice. Quale? Pentaferte si è lamentata del bando. Per esclusione, quindi, sarà Pic, l’altra azienda che in Italia produce le siringhe?

LE CRITICHE DA PENTAFERTE

Pentaferte continua a criticare le scelte fatte da Arcuri nel bando di approvvigionamento.

“La luer lock non è affatto più precisa rispetto alla luer lip, comunemente conosciuta come “tubercolina”, di produzione standard. La precisione della dose iniettata è la medesima”, dice Gianluca Romagnoli, titolare della Pentaferte, a La Verità.

“Se dobbiamo parlare di precisione, l’unica che la garantisce maggiormente è la “residuo zero”, ma parliamo di una siringa che non si utilizza per i vaccini perché l’ago è fisso nel corpo cilindro. Per-ciò è una cavolata definire più precisa la luer lock, più costosa e meno reperibile sul mercato”, aggiunge Romagnoli, dubbioso che le indicazioni per l’acquisto siano arrivate dal ministero della Salute. “Voglio proprio vedere chi riuscirà a garantire forniture a gennaio, febbraio e marzo, con tempi così ristretti”.

E L’EUROPA?

Con questa scelta, l’Italia si differenzia dagli altri Paesi Ue. In attesa che, forse, arrivi un bando europeo, che secondo Arcuri prevede il rifornimento proprio delle siringhe luer lock, “Regno Unito, Francia, Germania e Spagna acquistano siringhe standard”, secondo i vertici di Pentaferte.

Aggiornamento: Cts, Iss e Pfizer smentiscono Arcuri sulle siringhe per il vaccino anti Covid

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