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Stati Uniti Sifilide

Il ritorno della sifilide negli Stati Uniti

Archiviato (almeno nelle notizie) l’allarme per il vaiolo delle scimmie, negli Stati Uniti preoccupa il ritorno della sifilide e un generale aumento delle malattie sessualmente trasmissibili. Fatti, dati e breve storia del mal francese

 

Negli Stati Uniti è emergenza per i casi di malattie sessualmente trasmissibili. Occhi puntati soprattutto sul mal francese, la sifilide. A lanciare l’allarme è il Washington Post citando i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).

COSA DICONO I DATI DEGLI USA

I tassi di infezione per alcune malattie sessualmente trasmissibili (MST) sono in aumento da anni, afferma il Washington Post. L’anno scorso il tasso di casi di sifilide, con un aumento del 26% delle nuove infezioni, ha raggiunto il picco dal 1991 e il numero totale di casi ha toccato il massimo dal 1948. Anche i casi di HIV sono in crescita, con un incremento del 16% lo scorso anno.

Fonte: Cdc

Per David Harvey, direttore esecutivo della National Coalition of STD Directors, la situazione è “fuori controllo” e, infatti, l’aumento dei casi, definito “vertiginoso” dall’articolo, sta spingendo le autorità sanitarie statunitensi a richiedere nuovi sforzi di prevenzione e trattamento.

Nel 2020 i casi di sifilide erano quasi 41.700 e l’anno scorso hanno superato i 52.000 con un tasso di incidenza pari a circa 16 persone ogni 100 mila – il più alto degli ultimi trent’anni.

Fonte: Cdc

LE CAUSE DEL PICCO

Oltre a un minore uno dei preservativi, che restano lo strumento più importante per prevenire tutte le MST, secondo gli esperti riportati da Associated Press, l’aumento dei casi può essere dovuto anche ad altre cause come “finanziamenti inadeguati” per sostenere la prevenzione e “ritardi nella diagnosi e nel trattamento” dovuti alla pandemia e anche “l’uso di droghe e alcol che può aver contribuito a comportamenti sessuali a rischio”.

BREVE STORIA DELLA SIFILIDE

La sifilide, malattia con più di 400 differenti nomi che la identificano e nota per morti celebri come quelle di Robert Schumann, Guy de Maupassant e Paul Gauguin, è una MST causata dal batterio Treponema pallidum.

La sua origine resta un mistero. Difficile datarla con precisione, la prima epidemia si fa risalire al 1495 proprio in Italia, a Napoli, dopo la discesa nella penisola del re francese Carlo VIII con il suo esercito. Quando questo risalì verso nord, la malattia si diffuse in tutto il Paese e in Europa, arrivando fino in Oriente. Questo spiega come mai il nome con cui è conosciuta in tutta Europa è mal francese, tranne in Francia, dove invece ha preso il nome di mal napolitain.

A livello mondiale, riferisce l’Istituto superiore di sanità (Iss) è la terza più diffusa MST di tipo batterico dopo clamidia e gonorrea. Per identificarla sono disponibili test sierologici.

Si trasmette anche attraverso il sangue e, in gravidanza soprattutto dopo il terzo mese, la madre può infettare il feto, in questo caso è congenita. Negli Stati Uniti, scrive il Washington Post, una decina di anni fa i casi annuali di sifilide congenita erano solo 300; l’anno scorso sono saliti a quasi 2.700 e 211 di questi casi hanno riguardato bambini deceduti ancora prima di nascere o morti infantili.

Fonte: Cdc

GLI STADI DELLA MALATTIA

La sifilide si sviluppa secondo diversi stadi: primario, secondario, latente, tardivo. Ogni stadio ha diversa durata e sintomi, che vanno dalle ulcere su genitali, ano, bocca e gola a macchie rosate su tronco e arti. Se queste manifestazioni visibili scompaiono naturalmente, la malattia, invece, se non curata continua il suo corso fino allo stadio latente.

Questa fase può durare fino a due anni, la sintomatologia è assente ma la persona è ancora malata. Tuttavia, la maggior parte delle persone, se trattate correttamente, guarisce.

Lo stadio tardivo, invece, si presenta molti anni dopo il contagio (10-30 anni), se la malattia non è stata trattata. A questo punto, come riferisce l’Iss, può interessare qualsiasi organo e le manifestazioni più gravi, che possono causare il decesso, sono quelle a carico dell’apparato cardiovascolare e del sistema nervoso centrale, mentre quelle più lievi interessano la cute. In questo stadio possono essere interessati anche le ossa, i tendini, lo stomaco, il fegato, la milza e i polmoni.

COME SI CURA LA SIFILIDE

La terapia antibiotica di elezione per il trattamento della sifilide, afferma l’Iss, è l’uso della penicillina per via parenterale. La preparazione, il dosaggio e la durata del trattamento dipendono dallo stadio della malattia e dalle sue manifestazioni cliniche.

Nelle donne in gravidanza affette da sifilide la penicillina si è dimostrata altamente efficace nel prevenire la trasmissione dell’infezione al feto.

Oltre al trattamento antibiotico, la persona infetta deve astenersi da qualunque attività sessuale fino alla completa guarigione delle lesioni. Inoltre, è necessario effettuare test diagnostici e trattamento anche sui partner sessuali. Una pregressa infezione non conferisce un’immunità permanente a un soggetto che sia stato adeguatamente trattato e guarito, il quale pertanto può nuovamente infettarsi in caso di una nuova esposizione.

COME SI PREVIENE LA SIFILIDE

La prevenzione, come in tutte le MST, si basa sull’utilizzo del preservativo in tutti i rapporti sessuali occasionali, con ogni nuovo partner e con ogni partner di cui non si conosce lo stato di salute.

COSA INTENDONO FARE GLI STATI UNITI

Le autorità sanitarie Usa, secondo Associated Press, stanno lavorando a nuovi approcci per fronteggiare l’impennata di casi pensando, per esempio, a un test casalingo per le MST in modo da identificarle e poterle curare il prima possibile. Ma, come ha rimarcato un altro esperto, “una parte fondamentale di qualsiasi sforzo deve lavorare per aumentare l’uso dei preservativi”.

Il gruppo di Harvey e alcune altre organizzazioni di salute pubblica stanno portando avanti una proposta per ottenere maggiori finanziamenti federali, tra cui almeno 500 milioni di dollari per apposite cliniche per le MST e Leandro Mena, direttore della divisione di prevenzione delle MST dei Cdc, si sta battendo per ridurre lo stigma, ampliare i servizi di screening e trattamento e sostenere lo sviluppo e l’accessibilità dei test a domicilio.

Fonte: Cdc

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