L’epidemia di aviaria, principalmente localizzata negli allevamenti di bovini americani, ha fatto correre ai ripari alcuni governi che hanno iniziato a ordinare i vaccini per proteggere le persone più esposte a potenziali rischi di trasmissione da uccelli o animali.
Oltre a Stati Uniti, Canada e Regno Unito, anche 15 Paesi europei – Danimarca, Lettonia, Francia, Cipro, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Islanda e Norvegia – hanno stretto un accordo con la società farmaceutica australiana CSL Seqirus per ricevere 665mila dosi.
E oggi la Finlandia ha annunciato che sarà il primo Paese al mondo a vaccinare preventivamente gli esseri umani contro l’influenza aviaria. Lo scopo è proteggere le persone più esposte al rischio di infezione ma anche prevenire la diffusione di potenziali focolai in Europa.
AL VIA LE VACCINAZIONI CONTRO L’AVIARIA
“Il vaccino sarà offerto alle persone di età pari o superiore ai 18 anni che sono a maggior rischio di contrarre l’influenza aviaria a causa del loro lavoro o di altre circostanze”. Così l’Istituto finlandese per la salute e il benessere ha comunicato che sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione a partire dalla prossima settimana.
Il Paese, riferisce Reuters, ha acquistato vaccini per 10.000 persone, ciascuno composto da due iniezioni, come parte di un appalto congiunto mediato dall’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) con il produttore CSL Seqirus.
PERCHÉ LA FINLANDIA SI VACCINA
La Finlandia non ha individuato il virus negli esseri umani, secondo quanto dichiarato dall’Istituto per la salute e il benessere. Tuttavia, il Paese ha preso seriamente in considerazione di vaccinarsi a causa dei rischi di trasmissione posti dagli allevamenti di animali da pelliccia.
“Le condizioni in Finlandia sono molto diverse, in quanto abbiamo allevamenti di animali da pelliccia in cui gli animali possono entrare in contatto con la fauna selvatica”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Hanna Nohynek, che guida l’Istituto.
I diffusi focolai di influenza aviaria tra visoni e volpi negli allevamenti di animali da pelliccia finlandesi, per lo più all’aperto, hanno infatti portato l’anno scorso all’abbattimento di circa 485.000 animali per impedire che il virus si diffondesse tra gli animali e tra gli esseri umani.
I LAVORATORI COINVOLTI
L’intenzione della Finlandia è di vaccinare le persone ritenute a rischio, come i lavoratori degli allevamenti di animali da pelliccia e di pollame, i tecnici di laboratorio che maneggiano campioni di influenza aviaria e i veterinari che lavorano come ufficiali di controllo degli animali nelle regioni in cui si trovano gli allevamenti di animali da pelliccia.
Riceveranno il vaccino anche le persone che lavorano nei santuari che si occupano di uccelli selvatici, negli allevamenti di bestiame o nella pulizia di locali, come gli impianti di lavorazione dei sottoprodotti di origine animale.
L’Istituto finlandese per la salute e il benessere ha poi aggiunto che se si verificasse un’infezione umana da influenza aviaria, il vaccino verrebbe offerto anche ai contatti stretti di un caso sospetto o confermato.
RISCHIO DIFFIDENZA
Ma come reagiranno i finlandesi a essere i primi a sperimentare il vaccino contro l’aviaria? Per Nohynek, co-autore di un articolo pubblicato sul sito della National Library of Medicine, c’è il rischio la risposta non sia delle migliori. Prima di tutto a causa della stagione estiva che rende difficile “attuare qualsiasi misura di vaccinazione” e mette di fronte a “limitate risorse per l’assistenza sanitaria di base”.
Poi anche il fatto che un vaccino adiuvato con MF59 non sia mai stato utilizzato prima nel programma nazionale di immunizzazione in Finlandia “può sollevare dubbi tra i non addetti ai lavori e i professionisti, anche se i vaccini adiuvati con MF59 sono stati somministrati in modo sicuro a milioni di persone durante la pandemia di influenza A(H1N1)pdm09 nel 2009 e 2010 e stagionalmente in molti Paesi ad alto reddito”.
Tuttavia, gli autori ricordano che “in Finlandia, l’episodio di narcolessia legato al vaccino Pandemrix contro l’influenza A(H1N1)pdm09 è ancora nella mente di molti”. Infine, ci sono anche domande sul grado e sulla durata della protezione che il vaccino fornirà.