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Anticorpi Monoclonali Sottovarianti

Perché il Regno Unito approva l’anticorpo monoclonale di Gsk

Ecco i dati sull’efficacia (anche contro la variante Omicron) dell’anticorpo monoclonale di Gsk e i Paesi che lo stanno già utilizzando

 

Come nel caso della pillola di Merck, il Regno Unito si porta avanti con i diversi trattamenti anti Covid. Oggi, infatti, ha approvato l’uso dell’anticorpo monoclonale Xevudy (sotrovimab), sviluppato dall’inglese Gsk e dalla statunitense Vir Biotechnology, e ne ha comprate 100.000 dosi.

LA DECISIONE DEL MHRA

La Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (Mhra), l’agenzia britannica di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari, ha dato questa mattina l’approvazione ufficiale per l’uso dell’anticorpo monoclonale sotrovimab, dopo che il farmaco è risultato sicuro ed efficace nel ridurre il rischio di ospedalizzazione e di morte.

L’agenzia ne ha raccomandato l’uso entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi.

I PAESI CHE GIÀ LO UTILIZZANO

Sotrovimab, si legge nel comunicato delle due aziende farmaceutiche, viene fornito in diversi Paesi del mondo, anche attraverso accordi nazionali. Tra questi, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Australia, Canada, Singapore, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti.

È stato anche firmato un accordo di approvvigionamento congiunto con la Commissione europea per la fornitura di dosi di sotrovimab. Ulteriori accordi verranno annunciati prossimamente.

I RISULTATI DEL MONOCLONALE GSK

Secondo uno studio clinico, citato da BBC, il monoclonale di Gsk ha mostrato che una singola dose riduce il rischio di ospedalizzazione e morte del 79% negli adulti ad alto rischio con infezione sintomatica.

La casa farmaceutica ha inoltre detto che il suo trattamento si è rivelato efficace anche contro la variante Omicron.

LO STUDIO SU OMICRON

Gsk ha aggiunto che i test di laboratorio e uno studio sui criceti hanno dimostrato che il cocktail di anticorpi sotrovimab funziona contro i virus che sono stati bio-ingegnerizzati per portare una serie di mutazioni caratteristiche della variante Omicron.

I test sono tuttora in corso per confermare i risultati contro tutte le mutazioni Omicron ed è previsto un aggiornamento entro la fine dell’anno.

COME AGISCONO I MONOCLONALI

Ulteriori approfondimenti saranno necessari perché, per esempio, i monoclonali di Eli Lilly sono risultati meno efficaci contro alcune varianti. L’azienda consiglia, infatti, di non usare uno dei suoi anticorpi, il bamlanivimab, da solo per trattare il ceppo Delta, ma sostiene che una combinazione possa dare risultati migliori.

Mentre i vaccini insegnano al sistema immunitario a riconoscere l’intera proteina spike del virus, molti anticorpi monoclonali si concentrano sul dominio di legame del recettore, dove il virus si lega alle cellule che sta attaccando.

IL COMMENTO DI SCANGOS (VIR)

George Scangos, amministratore delegato di Vir, ha detto che il trattamento è stato “progettato di proposito con un virus mutante in mente”. “Prendendo di mira una regione della proteina spike che ha meno probabilità di mutare – ha spiegato – speravamo di affrontare sia l’attuale virus Sars CoV-2 che le future varianti che ci aspettavamo sarebbero state inevitabili”.

IL COMMENTO DI BARRON (GSK)

“Anche se iniziali, questi dati preclinici supportano la nostra visione a lungo sostenuta sul potenziale di sotrovimab di mantenere la sua attività mentre il virus continua a mutare”, ha detto il dottor Hal Barron, Chief Scientific Officer e Presidente R&D di GSK. “Siamo lieti che questa opzione di trattamento sia disponibile per i pazienti negli Stati Uniti e in molti altri Paesi, e – ha aggiunto – stiamo lavorando per espandere l’accesso in tutto il mondo”.

GLI EFFETTI IN BORSA

Le azioni di GSK, scrive il Financial Times, hanno guadagnato lo 0,9% nel trading pre-mercato di giovedì, mentre Vir è salita del 2,2%.

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