skip to Main Content

Sistema Gruppi Sanguigni Er

Perché è importante la scoperta del sistema di gruppi sanguigni Er?

Pensiamo spesso che i gruppi sanguigni si limitino ad A, B, O e AB, ma questo in realtà è solo uno dei circa 40 sistemi di classificazione del sangue. L’ultimo scoperto, denominato Er, è riuscito a spiegare un mistero sul quale gli esperti si interrogavano dagli anni ‘80

 

La scoperta del sistema di gruppi sanguigni denominato Er era avvenuta nel 1982 ma ora la ricerca di un team del Nhs Blood and Transplant (Nhsbt) nel Regno Unito è riuscita a identificare due nuove versioni alternative dell’antigene Er che si sono aggiunte a quelle già note.

Oltre a rendere più sicure le trasfusioni per le persone che hanno questo raro gruppo sanguigno, la scoperta potrebbe aiutare a capire i rari casi di incompatibilità tra madre e feto che finora non avevano trovato una spiegazione.

QUELLO CHE FORSE NON SAPPIAMO SUI GRUPPI SANGUIGNI

Solitamente siamo abituati a pensare che esistano quattro gruppi sanguigni principali: A, B, O e AB (Sistema ABO) ma questo è solo uno dei sistemi di classificazione del sangue.

In realtà ne esistono molti di più e ognuno categorizza i globuli rossi in base alle differenze negli zuccheri o nelle proteine della loro superficie. Proprio queste differenze antigeniche aiutano il nostro organismo, in caso di ‘attacco’ da parte di un antigene diverso (per esempio un tipo di sangue diverso dal nostro), a riconoscere potenziali minacce e a far attivare il sistema immunitario che inizia a produrre anticorpi contro quella molecola.

Er, quindi, è uno di questi modi diversi di classificare il sangue – per l’esattezza il 44esimo, se la International Society of Blood Transfusion ratificherà l’ufficialità dei risultati.

LA SCOPERTA DI ER

L’antigene Er fu identificato la prima volta nel 1982 e negli anni successivi furono individuate tre sue versioni alternative: Er a, Er b ed Er3, alle quali si sono ora aggiunte Er4 ed Er5.

La scoperta delle ultime due versioni è avvenuta indagando sulla morte neonatale di un bambino nel Regno Unito. Come spiega Wired, i medici avevano capito che c’era qualcosa che non andava nel sangue del feto e dopo un cesareo di emergenza hanno tentato invano delle trasfusioni. Il neonato però ha avuto un’emorragia cerebrale di non semplice interpretazione se non per un indizio: alcuni particolari anticorpi presenti nel sangue della madre.

Da qui i medici, insieme ad alcuni ricercatori di un laboratorio di Bristol specializzato nello studio dei gruppi sanguigni, hanno scoperto che il sangue della donna era di un tipo ultra raro e questo poteva aver reso il sangue del suo bambino incompatibile con il suo.

Si ipotizza, infatti, che il suo sistema immunitario possa aver prodotto anticorpi contro il sangue del feto, che ci è entrato in contatto attraverso la placenta.

PERCHÉ È UNA SCOPERTA IMPORTANTE

Grazie alla scoperta di questo nuovo sottogruppo sanguigno i medici potranno non solo rendere ancora più sicure le trasfusioni ma anche diagnosticare e intervenire nei casi di incompatibilità tra madre e feto.

“Scoprire le basi genetiche dei gruppi sanguigni – ha spiegato Nicole Thornton, sierologa del Nhsbt – ci consente di sviluppare nuovi test per identificare quelli con gruppi sanguigni non comuni, con l’obiettivo di fornire la migliore assistenza possibile anche ai pazienti più rari”.

“Tale scoperta – ha aggiunto – risolve il mistero di oltre 30 anni sul background genetico di questo sistema di gruppi sanguigni, ma la considerazione più importante per noi, nell’indagare su questi casi, è stata quella di poter fornire risposte a due madri che hanno tragicamente perso i loro bambini. Più sappiamo di tali rare variazioni del gruppo sanguigno, insieme alla capacità di essere in grado di testarle e identificarle, migliore sarà la cura che saremo in grado di offrire a tali pazienti in futuro”.

Back To Top