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Novo Nordisk alla prova di Cina, India, truffe e farmaci taroccati

Il futuro dei farmaci per perdere peso velocemente è radioso. Quello di Novo Nordisk, regina indiscussa con i suoi Ozempic e Wegovy, un po' meno. La casa farmaceutica danese deve infatti fare i conti con l'aggressività di Cina e India che si preparano a lanciare delle versioni generiche. E poi non mancano nemmeno le copie e le truffe online. Fatti, nomi e numeri

 

Il boom di richieste di farmaci anti-diabete come Ozempic e Wegovy, diventati famosi per il loro effetto dimagrante, ha suscitato l’interesse di molte case farmaceutiche che sperano di fare la stessa fortuna del produttore danese Novo Nordisk, il cui valore l’anno scorso ha superato il Pil del suo Paese, rendendola la prima azienda per capitalizzazione di mercato in Europa e passando avanti anche al gigante del lusso Lvmh.

Cina e India, però, non vogliono restare a guardare e stanno sviluppando molte versioni generiche di questi promettenti farmaci, il cui mercato, secondo Goldman Sachs, potrebbe crescere fino a 100 miliardi di dollari entro il 2030. Ma insieme all’aumento della domanda di Ozempic, Wegovy & Co. è aumentato anche il giro d’affari di un altro settore, quello delle truffe online. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), inoltre, ha individuato prodotti contraffatti acquistati attraverso la catena di approvvigionamento regolamentata.

CINA E INDIA ALL’ATTACCO

Novo Nordisk, che tra l’altro è anche la 2° azienda farmaceutica a livello globale e la 12° azienda al mondo con una capitalizzazione di mercato di 643 miliardi di dollari, oltre a Eli Lilly, principale competitor con il suo Zepboud, potrebbe doversela vedere anche con i produttori cinesi e indiani.

In entrambi i Paesi infatti, riferisce Nature, si sta lavorando a versioni più economiche, che attendono solo la scadenza dei brevetti per essere riversate sul mercato. “C’è un enorme potenziale per le aziende indiane e cinesi che possono contribuire a creare l’accesso a questi farmaci”, ha detto il direttore commerciale del colosso farmaceutico indiano Biocon, Abhijit Zutshi, che supervisiona dal New Jersey le attività nel settore dei generici.

A livello globale, ricorda Nature, un miliardo di persone soffre di obesità o è in sovrappeso, e centinaia di milioni di loro vivono in India e in Cina. Secondo Lei Qian, vicepresidente dello sviluppo clinico della cinese Innovent Biologics, “la domanda di farmaci anti-obesità è molto forte” nel Paese, dove si stima che ci sia il più alto numero di persone in sovrappeso o obese al mondo.

COME RIDURRE I PREZZI

Ma questa classe di farmaci è costosa. Un mese di iniezioni di semaglutide o tirzepatide può costare fino a 1.000 dollari. Cina e India, però, vorrebbero ridurre i prezzi vendendo dei biosimilari. Questi, a differenza dei generici, che sono copie esatte dei farmaci di marca sintetizzati chimicamente, assomigliano molto al loro prodotto di riferimento e sono derivati da organismi viventi modificati, come il lievito.

Quanto diminuirà il costo “è ancora da vedere”, ha affermato Zutshi, il quale ha aggiunto che “potrebbe essere dimezzato o essere un decimo del prezzo attuale”. “Se i farmaci sono più economici, più persone li useranno, aumentando così la domanda” e questo, a sua volta, potrebbe avere un “effetto a catena” in cui le aziende riducono il prezzo dei farmaci esistenti “in previsione dell’arrivo della concorrenza”.

Stando a un rapporto di Goldman Sachs di un anno fa, i farmaci generici di questo tipo potrebbero portare a una riduzione dei prezzi della semaglutide in Cina di circa il 25%.

CHI SONO I COMPETITOR (A ORIENTE) DI NOVO NORDISK

In India, stando a Nature, non sono ancora stati approvati biosimilari che imitano Ozempic, ma la Glenmark Pharmaceuticals ha lanciato a gennaio Lirafit, un biosimilare di liraglutide, per il trattamento del diabete di tipo 2. L’azienda farmaceutica ha dichiarato che, a circa 100 rupie al giorno (1,20 dollari), Lirafit costa il 70% in meno rispetto alle terapie esistenti. Anche Biocon ha sviluppato un biosimilare di liraglutide, approvato a marzo dall’ente regolatore britannico per il diabete di tipo 2, ma il prodotto non è ancora in commercio. Biocon sta inoltre sviluppando biosimilari di semaglutide da lanciare in Paesi selezionati già nel 2026.

In Cina, intanto, sono stati approvati un biosimilare di liraglutide, commercializzato con il nome di Liluping e prodotto dalla Huadong Medicine di Hangzhou, e la beinaglutide, commercializzata come Feisumei dalla Benemae Pharmaceutical Corporation di Shanghai.

Ma anche altre aziende, tra cui Hangzhou Jiuyuan Gene Engineering, United Laboratories, Cspc Pharmaceutical Group, Huadong Medicine e una filiale di Sihuan Pharmaceutical Holdings Group, hanno avviato studi clinici in fase avanzata per farmaci a base di semaglutide. Per Reuters, il Paese sta sviluppando almeno 15 versioni generiche di Ozempic e Wegovy.

QUESTIONE DI TEMPO

Ora, quindi, i produttori indiani e cinesi non aspettano altro che i brevetti scadano nei vari mercati. In Cina, il brevetto della liraglutide è già scaduto e quello della semaglutide arriverà a termine nel 2026 sia in India che in Cina. Su quest’ultimo, tuttavia, è in corso una battaglia legale tra Pechino e Novo Nordisk e una sentenza sfavorevole potrebbe farle perdere l’esclusività della semaglutide ancora prima.

Si tratterebbe di un duro colpo per la società danese, la quale ha ottenuto nel 2021 l’approvazione dalla Cina per la commercializzazione di Ozempic e si aspetta quest’anno quella per Wegovy. Inoltre, nel 2023, le vendite di Ozempic nel Paese sono raddoppiate, raggiungendo i 698 milioni di dollari. E, dunque, la concorrenza delle aziende locali non è affatto una buona notizia per Novo Nordisk.

ALLARME CONTRAFFAZIONE E TRUFFE ONLINE

Uno degli effetti della Ozempic-mania è però la commercializzazione di prodotti contraffatti. A lanciare l’allarme è stata l’Organizzazione mondiale della sanità, la quale ha dichiarato di averne rintracciati nel Regno Unito, in Brasile e negli Stati Uniti. Ciò che sconvolge è che i farmaci contraffatti sono stati acquistati attraverso la catena di approvvigionamento regolamentata, il che solleva dubbi su come siano arrivati a destinazione.

Inoltre, secondo un rapporto della società di sicurezza digitale McAfee, le truffe di phishing legate a Ozempic, Wegovy e semaglutide sono aumentate di ben il 183% nei primi quattro mesi del 2024, rispetto a ottobre-dicembre dello scorso anno. In particolare, i ricercatori hanno scoperto 449 siti a rischio e più di 176.000 tentativi di phishing, oltre a truffatori che si spacciavano per medici su Facebook e 207 annunci di truffa su Craigslist e altri mercati online simili.

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