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Liraglutide

Liraglutide, tutti pazzi per gli antidiabetici che fanno (anche) dimagrire

Non solo semaglutide e Ozempic, anche il liraglutide, principio attivo del Saxenda prodotto sempre dalla danese Novo Nordisk, promette buoni risultati per dimagrire tanto che l’Oms potrebbe inserirlo nell’elenco dei farmaci essenziali per combattere l’obesità. Fatti, numeri e commenti

 

Meno famoso e alla moda del semaglutide, il liraglutide, altro principio attivo antidiabetico con effetti dimagranti, oltre a essere un trend topic sui social potrebbe presto essere inserito nell’elenco dei farmaci essenziali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Segno che l’obesità è una malattia che già nel presente ma anche in futuro sarà un problema per molti Paesi.

COS’È IL LIRAGLUTIDE

Il liraglutide, principio attivo di Saxenda, medicinale prodotto dalla danese Novo Nordisk (la stessa di Ozempic e Wegovy, i due medicinali antidiabetici che stanno facendo impazzire le star di Hollywood e non solo) appartiene a una classe di farmaci chiamati agonisti del recettore GLP-1, utilizzati da anni per il trattamento del diabete.

L’ulteriore effetto dimagrante è dovuto al fatto che influenzano anche i segnali di fame al cervello e rallentano la velocità di svuotamento dello stomaco, facendo sentire la persona sazia più a lungo.

Come ha spiegato a Open la dottoressa Rossella Strano, specialista ambulatoriale ed endocrinologa: “Liraglutide e semaglutide appartengono entrambi alla stessa famiglia di agonisti del recettore GLP-1, un ormone intestinale che agisce nella riduzione del senso della fame. Prodotto dalle cellule del piccolo intestino, che rallenta lo svuotamento gastrico, dando al cervello il segnale che lo stomaco è pieno, dando quindi un senso di sazietà”.

È importante, tuttavia, ricordare che sia per Saxenda sia per Wegovy i dati sulla loro sicurezza ed efficacia a lungo termine per l’obesità non sono ancora sufficienti.

QUAL È LA DIFFERENZA TRA SEMAGLUTIDE E LIRAGLUTIDE

“Il liraglutide sembra lavorare quasi esclusivamente sulla parte ipotalamica del senso di sazietà, mentre il semaglutide agirebbe anche sulle aree del sistema limbico, quelle che controllano il piacere e che sono connesse alle dipendenze”, ha detto a Vanity Fair il professor Luca Busetto, presidente della Società Italiana dell’Obesità.

PIÙ PAGHI PIÙ DIMAGRISCI

Ma le differenze tra Wegovy e Saxenda non si limitano ai meccanismi di azione sull’organismo. Il primo, infatti, promette di far perdere fino al 15% del proprio peso con un’iniezione settimanale, alla modica cifra di oltre 1.300 dollari al mese negli Stati Uniti – in Italia è autorizzato solamente per il controllo della glicemia in persone affette da diabete di tipo 2.

Il secondo, invece, va iniettato giornalmente e con 450 dollari al mese negli Stati Uniti e 140 euro in Europa riduce il peso corporeo tra il 5%-10%. In Italia, Saxenda è indicato, in aggiunta alla dieta e all’attività fisica, per promuovere la gestione del peso corporeo in pazienti adulti. Tra l’altro, dal 2026 non sarà più coperto da brevetto e questo apre la strada a versioni generiche più economiche.

Inoltre, un altro farmaco per il diabete della statunitense Eli Lilly potrebbe essere approvato a breve per la perdita di peso.

PERCHÉ POTREBBE ESSERE CONSIDERATO “ESSENZIALE”

L’inserimento del liraglutide nell’elenco dei farmaci essenziali dell’Oms, tuttavia, non è scontato ma se così fosse rappresenterebbe un nuovo approccio all’obesità globale, non più considerata una colpa bensì una malattia a tutti gli effetti. La lista dell’Oms, che elenca i farmaci più efficaci, sicuri ed economici per le condizioni prioritarie, ha proprio lo scopo di indirizzare i governi nella scelta degli acquisti in base alle preoccupazioni attuali e future per la salute pubblica.

Non a caso, da essere considerati problemi principalmente dei Paesi ricchi, sovrappeso e obesità, stando all’Oms, “sono oggi drammaticamente in aumento nei Paesi a basso e medio reddito, in particolare nei contesti urbani”.

L’agenzia sanitaria afferma, infatti, che nel 2017 più di 4 milioni di persone sono morte a causa del sovrappeso o dell’obesità. Oltre 650 milioni di adulti nel mondo sono obesi – più del triplo rispetto al 1975 – e circa altri 1,3 miliardi sono in sovrappeso. La maggior parte delle persone che soffre di queste patologie, ovvero il 70%, vive in Paesi a basso e medio reddito.

Tuttavia, come ha detto il professor Zulfiqar Bhutta, esperto di obesità dell’Università di Toronto: “Le strategie preventive e gli sforzi sostenuti per l’educazione, gli interventi incentrati sul genere, devono avere la precedenza sull’uso dei farmaci per l’obesità, che richiedono molte più ricerche per la sicurezza e l’efficacia”.

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