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Nuova Pandemia

In quali Paesi ci sono sempre più laboratori ad alti livelli di biosicurezza

In Europa si concentra il maggior numero di laboratori ad alti livelli di biosicurezza, come quello di Wuhan, e nel mondo continuano ad aumentare. Ecco dove

 

I laboratori ad alti livelli di biosicurezza, come quello di Wuhan, che studiano patogeni che potrebbero essere causa di epidemie o pandemie, sono in aumento. Ad affermarlo è una ricerca del King’s College London, secondo cui il loro numero cresce quando il rischio di attacchi di bioterrorismo o di pandemie è maggiore.

La notizia di per sé non dovrebbe allarmare perché studiare e prevenire non può essere negativo ma il fatto che questo stia avvenendo senza un rafforzamento generale della supervisione della gestione del rischio biologico e in Paesi con punteggi relativamente bassi in termini di governance e stabilità, per gli esperti, è motivo di preoccupazione.

Altro discorso è rappresentato dalla gain of function, cioè quelle tecniche che in virologia prevedono la modifica di virus, rendendo più pericolosi gli agenti patogeni.

I LIVELLI DEI LABORATORI

I livelli di biosicurezza dei laboratori sono quattro, che in ordine crescente indicano l’entità del rischio, ovvero più l’agente patogeno che si maneggia è pericoloso, in termini di trasmissibilità e infettività, più alto è il livello di biosicurezza del laboratorio e maggiori sono le misure di protezione e biocontenimento da mettere in campo.

QUANTI SONO I LABORATORI BSL4

Nel 2021, i BSL4 in funzione, in costruzione o in progetto erano 59 in 23 Paesi. All’inizio di quest’anno, afferma il report, il numero era aumentato di dieci unità, passando a 69 laboratori. Attualmente ci sono 51 laboratori BSL4 in funzione, 3 in costruzione e 15 in progetto, tutti distribuiti in 27 Paesi.

Il 75% di quelli operativi esistenti si trova in città, dove la densità di popolazione potrebbe esacerbare l’impatto di un rilascio accidentale (lab leak).

Dall’inizio della pandemia, 9 Paesi hanno annunciato l’intenzione di costruire 12 nuovi laboratori BSL4 e gli esperti hanno osservato come questo numero generalmente aumenti in concomitanza di particolari eventi. Per esempio, era capitato con l’epidemia di SARS in Asia nel 2003 e con il fenomeno delle lettere all’antrace negli Stati Uniti nel 2001.

DOVE SORGERANNO I NUOVI LABORATORI

La maggior parte dei nuovi laboratori BSL4 sarà costruita in Asia e per cinque di questi Paesi sarà una prima volta. Tra gli Stati che hanno annunciato la volontà di procedere ci sono Kazakistan, Filippine, Singapore e India, che da sola ne ha in programma 4, da aggiungere ai 2 già esistenti.

LA DISTRIBUZIONE DEI BSL4 NEL MONDO

Considerando, dunque, i laboratori BSL4 in funzione, in costruzione o in progetto si apprende che con 26 laboratori BSL4, di cui uno in costruzione nel Regno Unito e uno in progetto in Spagna, la maggiore concentrazione si trova in Europa.

L’Asia ne conta 20, di cui 11 sono previsti in Cina, India, Kazakistan, Taiwan, Filippine, Arabia Saudita, Singapore e Giappone.

In Nord America ce ne sono 15, di cui uno in costruzione negli Stati Uniti e 2 in progetto in Canada e negli Stati Uniti. L’Oceania ha 4 laboratori BSL4, tutti operativi e situati in Australia.

L’Africa ne ha 3, di cui 2 operativi in Gabon e Sudafrica e uno in costruzione in Costa d’Avorio. In Sud America è previsto un laboratorio BSL4 in Brasile.

I PUNTI DEBOLI DEI PAESI CHE OSPITANO BSL4

Lo studio ha infine misurato la capacità di gestione del rischio biologico dei vari paesi in cui sono o saranno presenti queste strutture. Per farlo hanno valutato criteri come la legislazione in materia, i piani di risposta a eventuali incidenti o le modalità di formazione del personale.

In generale, i Paesi sono risultati più pronti dal punto di vista della biosicurezza, cioè nel prevenire l’esposizione o il rilascio accidentale di agenti patogeni, rispetto alla bioprotezione, ovvero nel prevenire un cattivo utilizzo di agenti pericolosi.

In particolare, Australia, Canada e Francia sono in cima alla classifica sulla biosicurezza, a cui si aggiungono gli Stati Uniti in quella sulla bioprotezione.

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