Prima che la scienza scoprisse il SarS-CoV-2, responsabile del Covid-19, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ipotizzava l’arrivo di una pandemia causata da una malattia ancora sconosciuta. L’ha chiamata genericamente Disease X, ovvero malattia X, e pochi giorni fa il Regno Unito ha aperto un laboratorio dove si studieranno sia possibili vaccini per contrastarla sia virus già noti ma ritenuti pericolosi per il loro potenziale epidemico.
CHE COS’È LA MALATTIA X
Inserita nel 2018 nella List of Blueprint Priority Diseases dell’Oms, la lista delle malattie e dei patogeni più pericolosi che potrebbero causare un’epidemia globale e per i quali non esistono contromisure, la malattia X è tuttora sconosciuta ma, come ha affermato la virologa dell’Oms, Marion Koopmans, che si occupa di infezioni emergenti, “l’intensità del contatto umano e animale sta crescendo sempre di più con lo sviluppo del mondo e questo rende più facile l’emergere di nuove malattie […] anche i viaggi e il commercio moderni rendono molto più probabile la loro diffusione”.
LE ALTRE MALATTIE PRESENTI NELLA LISTA
La lista Oms delle malattie che presentano il maggior rischio per la salute pubblica a causa del loro potenziale epidemico comprende Covid-19, febbre emorragica Congo-Crimea, malattia da virus Ebola e malattia da virus di Marburg, febbre di Lassa, sindrome respiratoria da coronavirus Medio Orientale (MERS-CoV) e sindrome acuta respiratoria grave (SARS), infezione da virus Nipah e malattie causate da henipavirus, febbre della Rift Valley, infezione da virus Zika, e infine malattia X.
COM’È FATTO E COSA C’È NEL LABORATORIO PER LA MALATTIA X
Il Centro per lo sviluppo e la valutazione dei vaccini realizzato per studiare virus e sviluppare vaccini anche per la malattia X è stato costruito presso il campus di Porton Down della UK Health and Security Agency (UKHSA), nel Wiltshire.
“I virus vivi – spiega il Guardian – saranno conservati in loco in strutture di contenimento specializzate, dove gli scienziati potranno valutare gli agenti patogeni che non hanno ancora un vaccino o quelli per i quali l’immunizzazione potrebbe essere migliorata, ad esempio l’influenza o l’mpox”.
SCIENZIATI AL LAVORO (ANCHE CONTRO LE FAKE NEWS)
Come ha raccontato al quotidiano britannico la professoressa Dame Jenny Harries: “Quello che stiamo cercando di fare ora è catturare l’eccellente lavoro fatto con il Covid e assicurarci di utilizzarlo per affrontare qualsiasi nuova minaccia pandemica”.
“Ciò che cerchiamo di fare qui è tenere d’occhio quelle che conosciamo. Per esempio, per quanto riguarda il Covid, stiamo ancora testando tutte le nuove varianti con i vaccini che sono stati forniti per verificare che siano ancora efficaci. Ma stiamo anche valutando quanto velocemente possiamo sviluppare un nuovo test da utilizzare se un virus nuovo di zecca spunta da qualche parte”, ha precisato.
La notizia dell’apertura del laboratorio che indagherà anche su virus finora sconosciuti ha però già dato adito a fake news e allarmismi sui social. Ecco Koopmans ha precisato su Twitter che: “No, questo non è il piano per la prossima pandemia. Malattia X è un termine coniato dall’Oms, quando si parla di come prepararsi alle malattie emergenti. Esiste un elenco di agenti patogeni che sappiamo essere in circolazione e che causano ricadute mortali”.
this type of message is going viral. No, this is not the plan for the next pandemic. Disease X is a term coined by WHO, when discussing how to prepare for emerging diseases. There is a list of pathogens that we know are out there causing deadly spillovers. https://t.co/tAANhyjzpd https://t.co/IVU1Xnn9yh
— Marion Koopmans, virology; emerging infections (@MarionKoopmans) August 9, 2023
LA MISSIONE DEI 100 GIORNI
Il laboratorio, inoltre, ha ricordato il segretario alla Sanità del Regno Unito, Steve Barclay, sarà di aiuto per portare a compimento la Missione dei 100 giorni, un obiettivo globale fissato dal G7 nel 2021 che mira a distribuire un vaccino contro qualsiasi nuova minaccia pandemica entro 100 giorni dall’identificazione.