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Corbevax

Corbevax: un vaccino anti Covid per tutti (veramente)

Un nuovo vaccino proteico e libero da brevetti: da dove arriva, chi c’è dietro e quanto costerà Corbevax

 

Arriva dal Texas ma c’è anche dell’italianità nel nuovo vaccino Corbevax. Dietro al siero realizzato negli Stati Uniti e già approvato dalle autorità sanitarie indiane, infatti, c’è anche Maria Elena Bottazzi, ricercatrice italo-honduregna che ha partecipato al progetto.

CHI LO HA FINANZIATO

Come hanno dichiarato Bottazzi e Peter Hotez, uno dei ricercatori a capo del progetto, il vaccino è stato realizzato “senza alcun sostegno del governo degli Stati Uniti o del G7, contando invece quasi esclusivamente sulla filantropia privata di enti in Texas, New York e altrove”.

Il vaccino del Texas Children’s Hospital, riferisce il Washington Post, è stato sviluppato con 7 milioni di dollari da investitori prevalentemente privati. Uno dei grandi investitori iniziali è stato Tito’s Vodka di Austin, che ha donato 1 milione di dollari nel maggio 2020.

CHI LO PRODUCE

Corbevax è il frutto del lavoro dei ricercatori del Texas Children’s Hospital e del centro di ricerca privato Baylor College of Medicine, anch’esso texano. Il team che già stava sviluppando il vaccino, poco più di un anno fa, ha iniziato a collaborare con l’azienda farmaceutica indiana Biological E per dare avvio agli studi clinici su efficacia e rischi.

CHE TIPO DI VACCINO È

Quest’ultimo vaccino, come Nuvaxovid di Novavax, a differenza dei vaccini a mRNA (Pfizer/BioNTech e Moderna) o a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson) è un vaccino proteico, il che significa che per provocare una risposta immunitaria, fornisce alle cellule proteine e coadiuvanti, invece che un frammento di codice genetico.

I VANTAGGI

I vaccini a base di proteine, come ha ricordato anche Bottazzi, “​​sono già stati ampiamente utilizzati per prevenire molte malattie [tra cui pertosse, epatite e meningite, herpes zoster, ndr], sono sicuri e possono essere prodotti a basso costo utilizzando economie di scala”.

Oltre quindi ad avere alle spalle una lunga storia di studi e prove di sicurezza ed efficacia sono facili da conservare e poco costosi.

LA VERA DIFFERENZA CON GLI ALTRI VACCINI

A due anni dall’inizio della pandemia, sottolineano su Scientific America Bottazzi e Hotez, Corbevax “è il primo vaccino anti Covid progettato specificamente per la salute globale”.

E stavolta non sembra il solito annuncio perché nessun brevetto è stato depositato sulla tecnologia del vaccino, il che lo rende accessibile e realizzabile per tutti i produttori di vaccini del mondo.

Hotez, che lo ha definito un “regalo per il mondo”, ha fatto sapere che la tecnologia è già stata trasferita a produttori di vaccini in India, Bangladesh, Indonesia e Botswana.

“È una pietra miliare per l’equità del vaccino globale, qualcosa che crediamo supererà l’esitazione – hanno scritto Bottazzi e Hotez -, e serve come modello su come sviluppare un potente vaccino per l’uso in caso di pandemia in assenza di sostanziosi finanziamenti pubblici”.

“Speriamo che venga usato nei Paesi a basso e medio reddito in Africa, Asia e America Latina, dove la disponibilità del vaccino è stata in genere tremendamente insufficiente”, hanno aggiunto.

“Hotez e Bottazzi – scrive il Washington Post – non guadagneranno un centesimo”. Solo il Baylor College riceverà una quota.

QUANTO COSTERÀ

Secondo i media indiani, citati dal Washington Post, il prezzo per dose potrebbe essere aggirarsi intorno ai 2,50 dollari – il che, fa notare il quotidiano, renderebbe Corbevax non solo il vaccino anti Covid più economico in India ma uno dei più economici al mondo. Hotez, in un’intervista a Npr, ha addirittura parlato di 1-1,5 dollari a dose.

INDIA CAPOFILA

Il governo centrale dell’India, si legge nell’articolo dei due ricercatori, ha già ordinato 300 milioni di dosi, e Biological E, l’azienda che produce il vaccino, prevede di produrre 100 milioni o più dosi al mese a partire da febbraio. Circa 150 milioni di dosi sono già state prodotte e sono pronte per essere distribuite.

Oltre a quelle che l’azienda sta fornendo all’India, Biological E prevede di consegnare più di un miliardo di dosi aggiuntive ad altri Paesi – una cifra record se paragonata alle briciole donate dai Paesi coinvolti nel programma della Nazioni Unite Covax.

I RISULTATI DEGLI STUDI

I test, svolti in India nel corso del 2021, hanno coinvolto più di 3.000 partecipanti e mostrato che Corbevax dovrebbe essere efficace almeno all’80% contro la malattia sintomatica. L’azienda, tuttavia – alimentando le critiche di alcuni -, per ora non ha rilasciato pubblicamente i dati perché, come ha voluto sottolineare Hotez, dietro ci sono piccole aziende e “non le grandi multinazionali”.

Presto, dicono Bottazzi e Hotez, arriveranno dati specifici per la variante Omicron, ma si ipotizza che sia efficace almeno quanto la maggior parte dei vaccini attualmente disponibili.

Rispetto al siero di AstraZeneca, aggiungono gli esperti, gli studi hanno provato che il loro prodotto “ha indotto una maggiore quantità di anticorpi neutralizzanti contro le varianti Delta e Beta”.

In uno studio di fase 3 effettuato in India, Corbevax ha causato eventi avversi principalmente lievi, “rendendolo forse uno dei vaccini anti Covid più sicuri in uso”.

Studi clinici sui bambini sono in corso anche in India.

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