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Come sarà il nuovo Dpcm. Le parole di Conte

Che cosa ha detto Conte alla Camera sul prossimo Dpcm anti Covid

Senza attendere gli effetti dell’ultimo Dpcm, oggi il governo per bocca del presidente del Consiglio ha annunciato un altro Dpcm.

Il Dpcm prevederà, a quanto ha appreso l’Ansa, un coprifuoco nazionale alle 21. E’ quanto sarebbe stato deciso stamattina nella riunione del premier Giuseppe Conte con i capidelegazione. Braccio di ferro governo-Regioni sulle misure del nuovo Dpcm anti-Covid. I governatori chiedono regole nazionali, mentre Conte punta a stabilire ‘zone rosse’ in base alla diffusione territoriale del virus indicata dall’indice Rt.

Ecco di seguito che cosa ha detto Conte oggi alla Camera.

SCUOLA CHIUSA

Nel Dpcm si prevederà “anche integralmente la didattica a distanza per le scuole di secondo grado”. Mentre in Francia e in Germania le scuole continueranno ad essere frequentate in presenza, senza didattica a distanza.

LE PAROLE DEL PREMIER

“La curva corre in ogni Continente. L’Ue all’interno di un quadro globale è una delle aree più colpite dall’urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l’incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100 mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi”, ha affermato il premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla Camera sottolineando che ‘Il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcune regioni”.

Alla luce dell’ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità” delle Regioni.

IL RUOLO DELLE REGIONI

“Alla luce dell’ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità” delle Regioni. “Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute”. Questi scenari dovranno tener conto – ha spiegato tra l’altro il premier – dell’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali. Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome. L’rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese.

LIMITI A SPOSTAMENTI

Limiti a spostamenti da e verso Regioni a rischio – “Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio” salvo esigenze di lavoro, studio e salute. Così il premier Giuseppe Conte alla Camera sottolineando che ‘il governo prevede di adottare a livello nazionale “limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale piu’ tarda”. Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre. Nel dpcm si prevede “anche integralmente” la didattica a distanza per le scuole di secondo grado e la riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali.

COME RISTORARE

“Faremo tutti gli sforzi finanziari che servono per costituire elementi di stabilità e certezza per il mondo del lavoro”, per questo il governo ha varato il dl ristori e ha esteso il blocco dei licenziamenti fino a fine marzo. Così il premier Giuseppe Conte alla Camera garantendo celerità nei ristori alle attività colpite. “Siamo consapevoli della frustrazione e del senso di smarrimento e anche della rabbia che si sta manifestando in questi giorni. E siamo anche coscienti delle ripercussioni sull’attività economica, la produzione ma non ci può essere dilemma nella difesa della salute e la tutela dell’economia, più piegheremo i .contagi più allenteremo le restrizioni. I numeri macro economici non di dicono nulla del disagio sociale ma il risultato è straordinario. Ai cittadini va la nostra gratitudine”

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