skip to Main Content

Farmaco Colesterolo Cattivo

Colesterolo cattivo, come combatterlo con il nuovo farmaco approvato dall’Aifa

Due iniezioni l’anno di Leqvio promettono di dimezzare i livelli di colesterolo “cattivo” (Ldl) e, quindi, di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, responsabili di oltre 220.000 vittime l’anno solo in Italia. Tutto sull’innovativo farmaco approvato dall’Aifa

 

Una prima iniezione, una seconda a distanza di 3 mesi e poi una ogni 6. Così Leqvio, l’innovativo farmaco di Novartis, combatte con successo il colesterolo “cattivo” (Ldl) e l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ne ha approvato la rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale (Ssn).

A COSA SERVE LEQVIO

Leqvio, il cui principio attivo è Inclisiran, è un farmaco specifico per il trattamento negli adulti di ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue, compreso il colesterolo).

COME AGISCE

Questa è la prima terapia innovativa contro il colesterolo che agisce utilizzando piccole molecole di Rna per inibire la formazione del cosiddetto colesterolo “cattivo”, bloccando direttamente i geni che ne aumentano i livelli del sangue.

“Il suo meccanismo d’azione è molto innovativo poiché rientra nella classe degli agenti terapeutici RNAi (RNA interference), farmaci che silenziano gli Rna messaggeri (mRNA)”, ha spiegato a Repubblica Furio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco). “Si tratta di un piccolo Rna interferente (siRNA) a doppio filamento con un’elevata affinità per il fegato, all’interno del quale riduce i livelli di una proteina chiamata PCSK9, coinvolta nel metabolismo del colesterolo. Questo meccanismo aumenta la capacità del fegato di assorbire il colesterolo Ldl e porta di conseguenza a una riduzione dei livelli di colesterolo Ldl presente nel sangue”.

Come ha aggiunto Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della Società Italiana di Cardiologia (Sic): “Questa molecola è capostipite di una nuova classe di farmaci altamente innovativi che mirano direttamente alla radice della malattia aterosclerotica piuttosto che ai suoi sintomi, grazie a un meccanismo d’azione che permette di ridurre i livelli di colesterolo Ldl non solo in maniera efficace, ma anche sostenuta nel tempo”.

I DATI SU LEQVIO

Dieta e attività fisica sono sicuramente dei buoni alleati per combattere il colesterolo “cattivo” ma quando non bastano è necessario intervenire con i farmaci e Leqvio, negli studi clinici, ha dato ottimi risultati.

I tre principali studi, riferisce l’Agenzia europea per i medicinali (Ema), sono stati condotti su un totale di 3.660 pazienti, di cui oltre il 94% assumeva anche statine o altri medicinali per ridurre i livelli di lipidi (grassi) nel sangue.

Gli studi hanno incluso pazienti con una forma di ipercolesterolemia familiare e pazienti con colesterolo Ldl aumentato affetti da malattia cardiovascolare aterosclerotica (in cui depositi di grasso si sono accumulati nei vasi sanguigni) o a rischio di svilupparla.

Dopo 510 giorni (circa 15 mesi) i risultati erano simili per tutti gli studi e, nel complesso, il colesterolo Ldl era sceso di oltre il 50 % nei pazienti trattati con Leqvio rispetto a quelli che avevano assunto placebo.

Ema precisa anche che “non esistono ancora prove dirette del fatto che Leqvio riduca gli attacchi cardiaci o l’ictus, ma l’abbassamento del colesterolo Ldl è legato a una riduzione delle malattie cardiovascolari aterosclerotiche”.

QUALI SONO I RISCHI DEL COLESTEROLO CATTIVO

“Il colesterolo Ldl – si legge su Quotidiano Sanità – è riconosciuto come il principale fattore di rischio modificabile per la riduzione del rischio cardiovascolare”. Molti anni di studi clinici hanno infatti dimostrato “la correlazione diretta tra colesterolo Ldl e la malattia cardiovascolare aterosclerotica”, la patologia vascolare più diffusa al mondo e responsabile di eventi coronarici e cerebrovascolari acuti come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale.

L’aterosclerosi, spesso diagnosticata solo in seguito a uno di questi episodi, spiega QS, “è provocata da un eccesso di colesterolo ‘cattivo’ nel sangue che, aderendo alle pareti interne delle arterie, porta all’accumulo di depositi di grasso (ateroma o placca aterosclerotica) e rende più difficile il passaggio del sangue”.

I DATI SULLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

“Le malattie cardiovascolari restano la principale causa di morte nel mondo e provocano più decessi di tutti i tumori messi insieme”, ha detto a QS Emanuela Folco della Fondazione Italiana per il Cuore.

E solo in Italia, afferma Repubblica, muoiono più 224.000 persone ogni anno per malattie cardiovascolari. Di queste, poco meno di 50.000 sono imputabili al mancato controllo del colesterolo.

LA POSOLOGIA È UN’ALTRA IMPORTANTE NOVITÀ

Leqvio, prescritto da uno specialista e somministrato tramite iniezioni sottocutanee da un operatore sanitario, è innovativo anche per la sua posologia. “Per noi cardiologi è innovazione straordinaria che può cambiare i percorsi di cura – ha dichiarato Colivicchi – perché con solo due somministrazioni l’anno permette di assicurare quell’aderenza alla prescrizione che, per chi assume molte terapie e per tanti anni, è molto difficile da mantenere”.

Infatti, una riduzione efficace e sostenuta nel tempo dei livelli di colesterolo Ldl resta ancora una sfida, tanto che 8 pazienti su 10 ad alto rischio non sono in grado di ridurre il loro valore ai livelli raccomandati.

Back To Top