Una prima iniezione, una seconda a distanza di 3 mesi e poi una ogni 6. Così Leqvio, l’innovativo farmaco di Novartis, combatte con successo il colesterolo “cattivo” (Ldl) e l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ne ha approvato la rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale (Ssn).
A COSA SERVE LEQVIO
Leqvio, il cui principio attivo è Inclisiran, è un farmaco specifico per il trattamento negli adulti di ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue, compreso il colesterolo).
COME AGISCE
Questa è la prima terapia innovativa contro il colesterolo che agisce utilizzando piccole molecole di Rna per inibire la formazione del cosiddetto colesterolo “cattivo”, bloccando direttamente i geni che ne aumentano i livelli del sangue.
“Il suo meccanismo d’azione è molto innovativo poiché rientra nella classe degli agenti terapeutici RNAi (RNA interference), farmaci che silenziano gli Rna messaggeri (mRNA)”, ha spiegato a Repubblica Furio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco). “Si tratta di un piccolo Rna interferente (siRNA) a doppio filamento con un’elevata affinità per il fegato, all’interno del quale riduce i livelli di una proteina chiamata PCSK9, coinvolta nel metabolismo del colesterolo. Questo meccanismo aumenta la capacità del fegato di assorbire il colesterolo Ldl e porta di conseguenza a una riduzione dei livelli di colesterolo Ldl presente nel sangue”.
Come ha aggiunto Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della Società Italiana di Cardiologia (Sic): “Questa molecola è capostipite di una nuova classe di farmaci altamente innovativi che mirano direttamente alla radice della malattia aterosclerotica piuttosto che ai suoi sintomi, grazie a un meccanismo d’azione che permette di ridurre i livelli di colesterolo Ldl non solo in maniera efficace, ma anche sostenuta nel tempo”.
I DATI SU LEQVIO
Dieta e attività fisica sono sicuramente dei buoni alleati per combattere il colesterolo “cattivo” ma quando non bastano è necessario intervenire con i farmaci e Leqvio, negli studi clinici, ha dato ottimi risultati.
I tre principali studi, riferisce l’Agenzia europea per i medicinali (Ema), sono stati condotti su un totale di 3.660 pazienti, di cui oltre il 94% assumeva anche statine o altri medicinali per ridurre i livelli di lipidi (grassi) nel sangue.
Gli studi hanno incluso pazienti con una forma di ipercolesterolemia familiare e pazienti con colesterolo Ldl aumentato affetti da malattia cardiovascolare aterosclerotica (in cui depositi di grasso si sono accumulati nei vasi sanguigni) o a rischio di svilupparla.
Dopo 510 giorni (circa 15 mesi) i risultati erano simili per tutti gli studi e, nel complesso, il colesterolo Ldl era sceso di oltre il 50 % nei pazienti trattati con Leqvio rispetto a quelli che avevano assunto placebo.
Ema precisa anche che “non esistono ancora prove dirette del fatto che Leqvio riduca gli attacchi cardiaci o l’ictus, ma l’abbassamento del colesterolo Ldl è legato a una riduzione delle malattie cardiovascolari aterosclerotiche”.
QUALI SONO I RISCHI DEL COLESTEROLO CATTIVO
“Il colesterolo Ldl – si legge su Quotidiano Sanità – è riconosciuto come il principale fattore di rischio modificabile per la riduzione del rischio cardiovascolare”. Molti anni di studi clinici hanno infatti dimostrato “la correlazione diretta tra colesterolo Ldl e la malattia cardiovascolare aterosclerotica”, la patologia vascolare più diffusa al mondo e responsabile di eventi coronarici e cerebrovascolari acuti come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale.
L’aterosclerosi, spesso diagnosticata solo in seguito a uno di questi episodi, spiega QS, “è provocata da un eccesso di colesterolo ‘cattivo’ nel sangue che, aderendo alle pareti interne delle arterie, porta all’accumulo di depositi di grasso (ateroma o placca aterosclerotica) e rende più difficile il passaggio del sangue”.
I DATI SULLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
“Le malattie cardiovascolari restano la principale causa di morte nel mondo e provocano più decessi di tutti i tumori messi insieme”, ha detto a QS Emanuela Folco della Fondazione Italiana per il Cuore.
E solo in Italia, afferma Repubblica, muoiono più 224.000 persone ogni anno per malattie cardiovascolari. Di queste, poco meno di 50.000 sono imputabili al mancato controllo del colesterolo.
LA POSOLOGIA È UN’ALTRA IMPORTANTE NOVITÀ
Leqvio, prescritto da uno specialista e somministrato tramite iniezioni sottocutanee da un operatore sanitario, è innovativo anche per la sua posologia. “Per noi cardiologi è innovazione straordinaria che può cambiare i percorsi di cura – ha dichiarato Colivicchi – perché con solo due somministrazioni l’anno permette di assicurare quell’aderenza alla prescrizione che, per chi assume molte terapie e per tanti anni, è molto difficile da mantenere”.
Infatti, una riduzione efficace e sostenuta nel tempo dei livelli di colesterolo Ldl resta ancora una sfida, tanto che 8 pazienti su 10 ad alto rischio non sono in grado di ridurre il loro valore ai livelli raccomandati.