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Cardiorisk, l’app che calcola il rischio di infarto e ictus con 10 anni di anticipo

Il colesterolo alto colpisce 1 italiano su 2 e anche negli under 40 si verificano sempre più eventi cardiovascolari come infarto e ictus. Ora però la Società italiana di cardiologia ha lanciato Cardiorisk, un’app che permette non solo di calcolare i valori ma anche di ricevere consigli personalizzati. Tutti i dettagli

 

Dopo il farmaco che con due iniezioni l’anno promette di dimezzare i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL), arriva ora un’app che interviene ancora prima. Si chiama Cardiorisk ed è in grado di calcolare il rischio di eventi cardiovascolari, come infarto e ictus, fino a 10 anni prima.

È stata ideata dalla Società italiana di cardiologia (Sic) con la Federazione medici di famiglia (Fimmg), la Società di medicina generale (Simg) e la Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi) ed è scaricabile gratuitamente sul sito iltuocolesterolo.it.

COS’È IL COLESTEROLO

Come spiegato da Pasquale Perrone Filardi, presidente Sic, responsabile scientifico del progetto e professore di cardiologia alla Federico II di Napoli, “il colesterolo LDL è una sostanza prodotta dal fegato e presente nel sangue, necessaria, tra l’altro, per formare membrane cellulari. Però, accumulandosi nelle arterie, può avviare reazioni infiammatorie che portano alla formazione di placche aterosclerotiche che poi possono occludere i vasi coronarici e cerebrali, causando eventi cardiovascolari gravi”.

COME FUNZIONA CARDIORISK

Con l’app Cardiorisk, chiunque potrà sapere se e quanto è in pericolo. Un’importante arma di prevenzione per imparare anche a mettere in pratica buone abitudini che consentano di ridurre il colesterolo e, di conseguenza, la probabilità di eventi cardiovascolari, come infarto e ictus.

Cardiorisk, infatti, non solo calcola il rischio cardiovascolare misurando il colesterolo ‘cattivo’ ma fornisce anche indicazioni sulla strategia migliore per tenerlo sotto controllo.

UN’APP SU MISURA PER OGNUNO

“La app CardioRisk […] è uno strumento utilissimo per prendere consapevolezza del proprio grado di rischio, aiutando anche a inserire il valore di colesterolo LDL nel contesto della propria situazione clinica. Non esiste infatti un colesterolo LDL ‘normale’ bensì un valore ottimale da raggiungere sulla base della propria condizione personale”, ha detto Filardi.

L’app e il sito, spiegano gli esperti, nascono proprio per diffondere questa nuova consapevolezza del rischio cardiovascolare, che deve essere valutato su base individuale e non semplicemente considerando il valore del colesterolo.

Per Ciro Indolfi, già presidente Sis e co-responsabile scientifico del progetto, Cardiorisk ha anche un’altra grande utilità: “quella di aiutare ad interpretare i risultati delle analisi ematochimiche (magari effettuate proprio in farmacia o in un laboratorio) e a capire quali sono i valori ‘ottimali’ o i valori ‘patologici’ del colesterolo sulla base delle caratteristiche del singolo soggetto per consigliare una strategia più opportuna”.

I VALORI DA TENERE SOTT’OCCHIO

“Oggi sappiamo che il colesterolo LDL è il valore più importante da conoscere e più basso è meglio è, perché è quello strettamente connesso al pericolo di eventi cardiovascolari”, ha ricordato Filardi. “Se il colesterolo totale è inferiore a 200 mg/dL ma quello LDL è elevato, il pericolo è comunque alto, mentre per ogni riduzione di 40 mg/dL del colesterolo LDL scende del 20% il pericolo di infarti e ictus”.

“Con questi dati le persone potranno recarsi dal medico di medicina generale e dallo specialista per concordare con loro lo stile di vita più adeguato, le terapie corrette e gli eventuali accertamenti da fare nel tempo”, ha osservato Ovidio Brignoli, vicepresidente Simg.

UN’APP IMPORTANTE ANCHE PER I GIOVANI

Il rischio di eventi cardiovascolari non è limitato alle persone di una certa età, come ha ricordato infatti Indolfi, “purtroppo stiamo assistendo a un aumento degli eventi cardiovascolari nei giovani, anche con meno di 40 anni”.

“Considerando quanto il colesterolo alto sia un elemento decisivo per il rischio cardiovascolare, è importante che tutti conoscano i propri valori, fin da giovani anche per far emergere i casi di ipercolesterolemia familiare, una predisposizione genetica al colesterolo alto, nei quali la probabilità di infarti e ictus è molto elevata”, ha aggiunto.

L’ALLEANZA TRA DIVERSI PROFESSIONISTI

Per combattere il colesterolo alto, che oggi minaccia la salute di 1 italiano su 2, e dare avvio al progetto si sono riuniti 2.000 cardiologi, 40.000 medici di famiglia e 80.000 farmacisti.

“Crediamo molto in questa alleanza tra cardiologi, medici di medicina generale e farmacisti per migliorare la prevenzione e la gestione dell’ipercolesterolemia, contribuendo a ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari sulla salute degli italiani e sui costi per il SSN”, ha concluso Andrea Mandelli, presidente della Fofi.

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