10 milioni di dosi entro il 2021.
La società italiana Adienne Srl, controllata dall’omonima azienda svizzera, produrrà, nello stabilimento di Caponago, vicino Monza, 10 milioni di dosi del vaccino anti Covid russo Sputnik V. E lo farà, secondo quanto rivelato dalla Camera di Commercio Italo-Russa, entro il 2021.
Tutti i dettagli.
L’ANNUNCIO DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALO-RUSSA
Il vaccino russo, su cui l’Ema ha avviato la rolling review, verrà prodotto in Italia. È stato firmato “il primo accordo in Europa tra il fondo governativo russo e la società Adienne Pharma&Biotech per la produzione in Italia del vaccino Sputnik V”, ha annunciato la Camera di Commercio Italo-Russa in una nota pubblicata sul suo sito internet. “Nelle scorse ore l’amministratore delegato del Russian Direct Investment Fund (RDIF), Kirill Dmitriev, ha confermato di aver raggiunto un accordo con l’azienda Adienne Pharma&Biotech per la produzione dello Sputnik V in Italia, siglando il primo contratto europeo per la produzione locale del vaccino”.
10 MILIONI DI DOSI IN UN ANNO
Il vaccino sarà prodotto a partire dal mese di luglio nello stabilimento che ha sede a Caponago, vicino Monza.
La produzione dello Sputnik “aiuterà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all’Italia di controllare l’intero processo di produzione del preparato. Questo permetterà la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno”, ha annunciato la Camera di Commercio Italo-Russa, nella nota.
ADIENNE SRL
La società Adienne Srl, con sede nella provincia di Monza e della Brianza, è controllata al 100% dalla svizzera Adienne Pharma&Biotech, un gruppo biofarmaceutico con sede a Lugano, attivo nello sviluppo di una gamma di prodotti medici candidati alla cura di malattie “orfane per le quali le opzioni di trattamento esistenti sono limitate”, si legge sul sito aziendale.
A guidare l’azienda è Antonio Francesco Di Naro, co-fondatore della sede italiana.
I NUMERI DI ADIENNE SRL
L’italiana Adienne ha registrato nel 2019 un fatturato pari a 15.688.583, in crescita rispetto ai 14.295.790 euro del 2018. L’utile, invece, diminuisce a 3.535.330 euro (contro i 4.406.222 euro del 2018). I costi della produzione hanno toccato quota 9.458.481 euro.
La società – che ha 61 dipendenti – vanta un totale di immobilizzazioni materiali dal valore di 18.785.866, ed un totale debiti di 21.303.682 euro.