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Mattia Santori Covid-19

Come guarire da Sars-Cov-2 secondo le Sardine di Santori? Maxi tasse stile Barca-Yunus

Ecco le (confuse) proposte tassaiole di Mattia Santori, leader delle Sardine, per evitare il disastro economico da Sars-Cov-2. Il commento di Mario Seminerio, curatore del blog Phastidio.net

In caso vi fosse sfuggito, ieri sul Sole 24 Ore è comparsa una imprescindibile intervista in cui il leader del movimento delle Sardine, Mattia Santori, ha illustrato la proposta “solidale” per produrre subito liquidità a beneficio di chi boccheggia. L’ho riletta più volte ma continuo ad aver problemi di comprensione. Colpa mia, ovviamente.

Intanto, tranquilli. Prima della patrimoniale, “capiamo chi ha tratto vantaggio” dalla pandemia. Detta così, pare suggerire forme di odiosa profittazione dalla situazione, come i borsaneristi del tempo di guerra.

Ma andiamo oltre. La proposta delle Sardine è diversa dal tentato suicidio politico dei deputati Pd perché si baserebbe, secondo Santori, sul mitologico principio di solidarietà coniugata con quelli del microcredito.

La proposta è una felice fertilizzazione incrociata tra i nostri pesci azzurri ed il Forum diseguaglianze diversità di Fabrizio Barca, noto per aver generato tempo addietro la “tassa sui vantaggi ricevuti”, cioè la dotazione universalistica di 15 mila euro al compimento dei 18 anni di età. Ma le Sardine vanno oltre, dice Santori, perché

[…] abbiamo integrato dove c’erano spazi, per assicurare liquidità anche a chi non ha mai avuto rapporti con l’Agenzia delle Entrate, dai lavoratori in nero agli irregolari.

In cosa consiste, dunque, la proposta? In un funambolico “contributo volontario progressivo”, che può andare dall’1% al 4% del reddito. Qui confesso che mi sono perso. Se il contributo è volontario, perché renderlo progressivo? Voglio dire, se io volessi donare il 10% del mio reddito (ma anche patrimonio, perché no?) a questo fondo, perché impedirmelo?

E comunque, par di capire, questa sarebbe non una erogazione a fondo perduto ma un vero e proprio microcredito, quindi i beneficiari avrebbero almeno l’impegno morale alla restituzione, che può anche finire al fondo stesso e non tornare ai donatori:

Come insegna Yunus, se il Fondo aumenta vuol dire che chi ha ricevuto aiuto riconosce il sacrificio e rimette il denaro in circolo.

Se il denaro serve ai consumi di sussistenza di soggetti liquidity-constrained (tradotto, che non hanno un euro), non si capisce quale sarebbe il parallelo con un fondo di microcredito, che punta invece su investimenti dei beneficiari coi soldi ricevuti. Forse che qui il “giovane” Santori cercava la citazione dotta e moralmente esemplare? Vai a saperlo.

Fatta questa proposta, “per il tempo di guerra”, state tranquilli: la patrimoniale verrà, a guerra finita. E si calcolerà con l’equivalente della Var calcistica, sostiene Santori, cercando i “profittatori”. Calcolando i differenziali tra dicembre 2019 e giugno 2020. Ma di che? Dei redditi? Dei patrimoni? Perché, se di patrimoniale si tratta, occorre guardare al patrimonio. So che questa rivelazione vi sconvolgerà, ma è così.

Dopo aver identificato chi ha aumentato gli stock e chi li ha diminuiti, si procede a redistribuire, con una manovra “non colpevolizzante, basata su dati di fatto”. Tanto non colpevolizzante da venire equiparata alla Var calcistica, che è quella dove si appura e certifica chi ha commesso un fallo, e lo si sanziona. Eh.

Se avete capito poco di questa “proposta”, e io sono con voi, significa che non avete spirito solidale e meritate il rigore redistributivo. Se volete capire ancora meno di più, potete fare riferimento ad un thread Twitter delle Sardine di giorni addietro, dove compare il preambolo magico in cui confluiscono solidarietà coattiva e biasimo sociale. Tutto a “costo zero”, pensate:

https://twitter.com/6000sardine/status/1247141319350398976

Quindi, siate solidali, contribuite volontariamente ad un improbabile fondo di microcredito per soggetti privi di liquidità che lo userebbero per sacrosanti consumi di sussistenza. Il tutto con aliquote progressive “volontarie” perché avete liquidità sul conto, e “qualcosa non va”, chiaramente. Come insegna Yunus, e così spero di voi.

Il grillismo ha vinto, trovando fertile terreno nell’epocale fallimento del sistema educativo italiano. Arrendiamoci.

(articolo tratto da Phastidio.net)

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