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Quando nascerà il gigante satellitare tra Airbus, Thales e Leonardo

Le europee Airbus, Thales e Leonardo sempre più vicine a un accordo per sancire il consolidamento delle loro attività satellitare. Tutti i dettagli

Attesa entro la fine del 2025 la sigla della “triplice alleanza satellitare” tra le europee Airbus, Leonardo e Tales.

Le tre aziende potrebbero siglare un accordo quest’anno per creare un’impresa satellitare congiunta, ha dichiarato un top manager di Airbus al Corriere della Sera in un’intervista pubblicata domenica.

Nell’ultimo anno le pesanti perdite interne e la concorrenza di Starlink di Elon Musk hanno portato i due maggiori attori europei, Airbus e Thales Alenia Space, a considerare di mettere in comune le attività satellitari in una nuova impresa simile al produttore di missili europeo Mbda, così da competere con i giganti americani e cinesi. In questo scenario si inserisce anche l’italiana Leonardo, dal momento che con la francese Thales sono già alleate nella space alliance con le joint-venture Thales Alenia Space (67% di Thales e 33% di Leonardo) e Telespazio (67% di Leonardo e 33% di Thales).

Secondo La Tribune, le discussioni tra Airbus, Leonardo e Thales in merito alla fusione delle loro attività spaziali stanno entrando nella “fase finanziaria”. I tre gruppi discuteranno presto la valutazione delle loro attività spaziali, sostiene il quotidiano francese. I tre player si stanno preparando a firmare una lettera d’intenti per creare una joint venture europea, ha rilanciato ieri Les Echos.

E il progetto di consolidamento ha incontrato anche il favore dei governi nazionali di Parigi e Roma. L’ultimo assist è arrivato venerdì dal dg dell’Agenzia spaziale europea (Esa) Aschbacher, intervenuto agli Stati generali di Difesa, Spazio e Cybersicurezza al centro Esrin di Frascati, secondo cui la jv Leonardo-Thales-Airbus rafforzerebbe il settore in Ue.

Tutti i dettagli.

IN ARRIVO UN GIGANTE SATELLITARE EUROPEO PER COMPETERE CON STARLINK E NON SOLO

Già lo scorso dicembre Reuters ha rivelato il “Project Bromo”, dal nome di un vulcano indonesiano, che prevede la creazione di un campione europeo dei satelliti sul modello di Mbda, il consorzio missilistico europeo fra Airbus e Bae Systems (37,5% ciascuno) con socio al 25% Leonardo.

Secondo quanto rivelato a fine marzo da La Tribune, Airbus, Thales e Leonardo hanno presentato alla Commissione europea un piano preliminare di consolidamento per riunire le loro risorse spaziali in un’unica società.

E ora gli sforzi per creare un’alleanza per un progetto spaziale europeo che coinvolga l’italiana Leonardo, le francesi Thales e Airbus e che miri a sfidare Starlink di Elon Musk stanno facendo progressi, secondo l’amministratore delegato di Airbus Defence and Space Michael Schoellhorn

LA POSIZIONE DI AIRBUS DEFENCE AND SPACE

“Il successo di Starlink e la tipologia dei rischi da ridurre in Europa sono stati in buona parte i fattori di partenza per iniziare a discutere di questo accordo, a cui ho dedicato molto lavoro negli ultimi mesi” ha spiegato al Corriere Schoellhorn.

Riguardo la tempistiche, il manager di Airbus ha precisato che “Queste operazioni richiedono sempre con un duplice passaggio. Il primo è la firma, l’impegno ad unire le forze, poi c’è la fase che porta alla vera e propria chiusura dell’accordo. In questo caso credo che la firma possa essere già nel 2025”.

VICINA UNA LETTERA D’INTENTI

Per la stampa francese, si sta accelerando sulla tabella di marcia. Ieri Les Echos scriveva che le tre aziende aerospaziali europee sono prossime alla firma di un primo documento, una lettera d’intenti (LOI), che svelerebbe più dettagliatamente i termini del contributo delle loro divisioni spaziali a una joint venture. Questa lettera segnalerebbe la loro volontà di passare dagli studi a un progetto vincolante, con l’obiettivo di finalizzarlo quest’inverno e presentarlo alle autorità antitrust nel 2026.

AL VIA LA FASE FINANZIARIA: QUANTO VALGONO THALES ALENIA SPACE, TELESPAZIO, AIRBUS SPACE SYSTEMS, AIRBUS INTELLIGENCE E LEONARDO SPAZIO

Per quanto riguarda il processo in corso, La Tribune ha rivelato che Airbus, Leonardo e Thales si incontreranno già questa settimana per avviare i negoziati sulla valutazione delle loro attività spaziali.

Nello specifico, i tre principali gruppi europei che desiderano fondere queste attività in un’unica entità, detenuta pariteticamente, dovranno concordare la valutazione di cinque società: Thales Alenia Space, Telespazio, Airbus Space Systems, Airbus Intelligence e, infine, le attività spaziali di Leonardo, sottolinea il quotidiano francese.

In base a quanto riportato da Reuters citando fonti vicine al dossier, l’esatta quotazione della nuova impresa spaziale è ancora in fase di negoziazione e la proprietà dell’iniziativa potrebbe essere suddivisa approssimativamente in tre parti uguali. Il valore della nuova impresa satellitare, pari a circa 10 miliardi di euro, riflette un fatturato complessivo di 6-6,5 miliardi di euro delle unità e dei concorrenti del settore, che quotano a 1,5-3 volte il fatturato.

Dunque, secondo La Tribune, il calendario delle trattative con gli azionisti sta accelerando nella fase finale. Pertanto, gli azionisti entreranno in una fase di negoziazione molto tradizionale, in cui ciascun azionista mostrerà i muscoli e dimostrerà che il proprio portafoglio ordini porterà in ultima analisi crescita e redditività alla futura società.

D’altronde, proprio il rappresentante di Airbus ha rimarcato al Corriere che “Siamo sulla buona strada, ma ci sono ancora diversi aspetti da chiarire prima di fare un passo così grande”. E tra questi aspetti rientra senz’altro la valutazione degli asset, i dettagli sulla proprietà e la governance della nuova società.

IL PLAUSO DELL’ESA

Infine, la creazione di un campione europeo dei satelliti tra Leonardo, Airbus e Thales potrebbe “rafforzare un settore strategico per l’Europa in collaborazione e in accordo con altre aziende che dovranno anch’esse essere competitive sul mercato europeo e su quello globale”, ha dichiarato Josef Aschbacher, direttore generale dell’Esa agli Stati generali di Difesa, Spazio, Cybersicurezza che si sono tenuti il 12 settembre al Centro Esrin di Frascati. Al momento, ha detto, “c’è una discussione tra industrie” e quindi “non spetta a me esprimere un commento”, ma “se questa collaborazione avrà luogo noi, come Agenzia Spaziale Europea, dovremo valutare come adeguarci e come interagire con questa nuova società rispetto alle altre”.

Per l’Esa, ha proseguito il numero uno dell’Agenzia, “è molto importante avere un’industria spaziale europea competitiva” in cui le aziende “devono essere competitive sul mercato mondiale, devono essere forti sul mercato mondiale, devono aggiudicarsi contratti ovviamente in Europa ma anche al di fuori di essa.

L’Europa è “in una posizione molto favorevole, perché l’industria è eccellente: l’unica cosa che dobbiamo fare è investire più fondi e avere programmi importanti che possano essere implementati e su cui possano lavorare”.

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