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Missile sulla Polonia: fatti, commenti e scenari

Che cosa è successo in Polonia.

IL MISSILE CHE HA COLPITO LA POLONIA ERA UCRAINO

Il presidente polacco Andrzej Duda ha confermato che il missile ha colpito un impianto agricolo a Przewodów, una città della Polonia vicina al confine dell’Ucraina, uccidendo due persone, è ucraino, non russo.

Il missile era stato lanciato dall’Ucraina per scopi difensivi, ossia per intercettare un missile sparato dalla Russia nel mezzo dei grandi bombardamenti di martedì pomeriggio che hanno raggiunto diverse città ucraine (incluse Kiev e Leopoli)

Secondo le ricostruzioni iniziali, si immaginava che i due missili fossero stati lanciati dalla Russia contro la Polonia (SkyTG24).

Dopo una riunione di emergenza con i leader del G7 e gli alleati della Nato, però, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva considerato “improbabile” questa ricostruzione (Reuters).

“L’incidente missilistico in Polonia potrebbe essere un errore tecnico”, aveva detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, affermando di “rispettare le spiegazioni fornite dalla Russia”. “Dire che si tratta di un missile russo sarebbe una provocazione. Stiamo facendo ogni sforzo per portare Ucraina e Russia al tavolo dei negoziati. Le provocazioni non aiutano”, ha proseguito Erdogan. (Agenzia Nova).

La Russia non ha attaccato la Nato. Il missile caduto in Polonia appartiene alla difesa ucraina. Lo scivolamento verso il rischio di una Terza guerra mondiale si ferma nel Quartier Generale dell’Alleanza occidentale. Dopo la riunione d’emergenza a Bruxelles del Consiglio Atlantico, è il segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, a gettare acqua sul fuoco. Sebbene da Kiev il dito rimanga ancora puntato contro Mosca. «Gli esiti preliminari delle indagini dicono che l’incidente è stato provocato da un missile ucraino di difesa anti-aerea», ha spiegato a chiare lettere aggiungendo: «Non abbiamo indicazioni che le esplosioni siano frutto di un attacco deliberato e non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando un attacco alla Nato». (Repubblica)

IL PUNTO DELL’AGI SUI MISSILI RUSSI: REAZIONI E COMMENTI

Joe Biden aveva definito “improbabile” l’ipotesi che il missile che ha colpito la Polonia sia stato lanciato dalla Russia. “Le prime informazioni smontano quell’ipotesi – ha spiegato ai reporter che chiedevano dettagli – io non voglio dirlo fino a che l’indagine non è completata. È improbabile, vedendo la traiettoria, che sia stato sparato dalla Russia”.

Anche la Francia aveva invitato alla “massima cautela”, perché “molti Paesi hanno lo stesso tipo di armi, quindi l’identificazione del tipo di missile non identificherà necessariamente chi c’è dietro”, ha detto un funzionario della presidenza francese, avvertendo dei “rischi significativi di escalation”.

Nato e G7, “pieno sostegno a Polonia e Ucraina”

I membri Nato e i Paesi del G7 hanno garantito “pieno sostegno alla Polonia” e dichiarato di “restare in stretto contatto per decidere i passi appropriati da intraprendere mentre l’indagine sull’esplosione andrà avanti”. Un’indagine “approfondita” è stata chiesta anche dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ieri aveva incontrato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a margine del G20.

“È assolutamente necessario – ha detto il vice portavoce dell’Onu, Farhan Hag – evitare un’escalation della guerra in Ucraina”.

Summit degli alleati con il Pentagono

Il presidente americano non ha voluto dire se con gli alleati è stato affrontato il tema dell’articolo 5 del Trattato della Nato, quello che stabilisce il principio secondo cui “l’attacco a un membro deve essere considerato un attacco a tutti” quelli che fanno parte del Trattato. L’ultima volta che era stato invocato l’articolo 5 era stato dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 agli Stati Uniti.

Nelle prossime ore il Pentagono ospiterà un summit virtuale con i membri del Gruppo di contatto della Difesa, formato dai Paesi che hanno garantito l’appoggio all’Ucraina. Intanto il capo dello stato maggiore congiunto delle forze militari americane, il generale Mark Milley, ha parlato con il suo omologo ucraino, generale Valery Zaluzhny. I contatti saranno frenetici anche nelle prossime ore. È possibile che già in giornata arrivi una versione ufficiale di quanto accaduto in Polonia.

COSA PREVEDE L’ARTICOLO 5 DELLA NATO, LA SCHEDA DALL’ANSA

“Le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro”: inizia così l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico che vincola gli Stati membri alla difesa collettiva e che potrebbe essere invocato dalla Polonia, raggiunta stasera da due missili russi al confine con l’Ucraina.

Di seguito il testo integrale dell’articolo 5 del Trattato.

“Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali”.

LA TASK FORCE ITALIANA IN POLONIA A DIFESA DELLO SPAZIO AEREO, LA SCHEDA DELL’ANSA

L’Aeronautica militare italiana è presente in Polonia con una task force di quattro caccia Eurofighter a difesa dello spazio aereo Nato, con base a Malbork, dove si trovano cento militari italiani.

Al confine con l’enclave russa di Kaliningrad incuneata nell’Europa, la task force ‘White Eagle’ dell’Aeronautica militare negli ultimi 4 mesi, dall’inizio della missione che terminerà il 31 dicembre, ha intercettato e sorvegliato 24 velivoli russi, tra caccia Sukhoi e aerei da trasporto Ilyushin.

Proprio ieri era stato effettuato il ventesimo scramble per gli Eurofighter della task force, che ha sede nell’aeroporto Krolewo di Malbork, una base che dista 30 miglia da Kaliningrad, 155 miglia dalla Bielorussia e 230 miglia dall’Ucraina. (via ANSA)

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