Masayoshi Son, fondatore e consigliere di amministrazione della holding giapponese SoftBank, ha proposto la creazione di un fondo sovrano congiunto tra Stati Uniti e Giappone dedicato ai grandi investimenti infrastrutturali e tecnologici sul territorio americano. Secondo le fonti del Financial Times, l’idea è stata sollevata durante degli incontri di altissimo livello politico a Washington e a Tokyo: Son ne avrebbe infatti discusso direttamente con il segretario del Tesoro Scott Bessent e con altri membri dei governi statunitense e giapponese.
I NEGOZIATI COMMERCIALI
L’istituzione di un fondo di investimento tra Stati Uniti e Giappone potrebbe servire a ridurre le tensioni tra i due paesi, impegnati nelle trattative per un accordo commerciale: Tokyo vorrebbe veder rimossi tutti i dazi nei suoi confronti, mentre Washington non intende scendere al di sotto della tariffa “generale” del 10 per cento.
Il presidente americano Donald Trump dovrebbe riunirsi con il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ai margini del vertice del G7 che si terrà in Canada a metà giugno: l’incontro potrebbe servire a dare un’accelerazione ai negoziati.
COME FUNZIONERÀ IL FONDO SOVRANO STATI UNITI-GIAPPONE
Dalle informazioni disponibili, il fondo sarebbe controllato e gestito congiuntamente dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e dal ministero delle Finanze del Giappone: entrambi i dicasteri ne possederebbero una “quota significativa”, ha scritto il Financial Times, con la possibilità di accogliere – ma con delle posizioni minoritarie – altri investitori partner, ed eventualmente cittadini americani e giapponesi.
Quanto alla dotazione economica del fondo, si pensa che possa aggirarsi sui 300 miliardi di dollari in capitali iniziali.
L’OBIETTIVO
La proposta del fondo congiunto con il Giappone piace al segretario Bessent perché potrebbe permettere al governo di raccogliere entrate senza alzare le tasse, specialmente alla luce delle previsioni sull’aumento del debito pubblico dopo l’approvazione (alla Camera) della nuova legge fiscale.
IL RUOLO DI MASAYOSHI SON
Masayoshi Son di SoftBank avrebbe svolto un ruolo cruciale nelle trattative tra i funzionari giapponesi e americani, anche in virtù del suo stretto rapporto con Trump.
Son presiede la joint venture tra SoftBank, OpenAi e Oracle che realizzerà il progetto “Stargate”: un investimento da 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti – che potrebbe arrivare a 500 miliardi nel giro di quattro anni – nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale, come i data center. SoftBank ha destinato 15 miliardi al progetto e si è detta inoltre pronta a investire fino a 25 miliardi in OpenAi, la startup che ha sviluppato ChatGpt e che si sta espandendo negli Emirati Arabi Uniti.
Lo scorso dicembre Son aveva annunciato un investimento da 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti entro i prossimi quattro anni. A marzo SoftBank ha acquisito per 6,5 miliardi Ampere Computing, azienda americana specializzata nella progettazione di processori.