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M5S, Lega e Fratelli d’Italia sfruculiano Banca d’Italia sul caso diamanti-banche

Tutte le ultime novità in politica sul caso di Carlo Bertini, il funzionario della Vigilanza della Banca d'Italia sospeso dal servizio e dalla retribuzione. Il caso diamanti venduti dalle banche arriva anche all'attenzione del Parlamento

 

Finalmente anche i palazzi della politica si svegliano sul caso di Carlo Bertini, il funzionario della Vigilanza della Banca d’Italia dal 22 ottobre 2021 sospeso dal servizio e dalla retribuzione.

A chiedere lumi all’Istituto centrale governato da Ignazio Visco, e per tutelare Bertini, sono giunte le parole di esponenti del Movimento 5 Stelle, della Lega e di Fratelli d’Italia.

La Lega, inoltre, chiede l’immediata convocazione in Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario dei vertici della vigilanza nazionale e del funzionario Carlo Bertini, la cui vicenda è stata affrontata approfonditamente dalla trasmissione Report di Rai3 sula questione dei diamanti venduti dalle banche (qui e qui gli ultimi articoli di Startmag).

LA VOCE DI M5S SU BERTINI

“Il funzionario di via Nazionale che ha denunciato a Report su Rai Tre la truffa dei diamanti va assolutamente tutelato: c’è una legge che vale anche per Bankitalia e va applicata”. Lo afferma il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni, deputato M5S, in merito alla vicenda del whistleblower Carlo Bertini, funzionario della vigilanza di Bankitalia, che ha ritenuto di difendere l’onorabilità dell’istituto denunciando lo scandalo della vendita di diamanti a prezzi gonfiati ai clienti di Mps. Perantoni spiega che “il Movimento 5 Stelle ottenne la scorsa legislatura la ‘legge Businarolo’ che per la prima volta ha introdotto in Italia le tutele per i segnalatori di illeciti, una legge importante per il contrasto alla corruzione. A suo tempo l’istituto di via Nazionale fu tra i sostenitori della norma che ovviamente si applica in tutte le sedi pubbliche: dunque attendiamo con interesse la decisione della commissione di disciplina, insieme a tutta la Federazione autonoma lavoratori di Banca Italia, il sindacato interno, che si è schierata a difesa di Bertini annunciato per domani uno sciopero. La vicenda conferma che occorre rafforzare questo strumento normativo e l’occasione è il recepimento della Direttiva europea sul whistleblowing, sulla quale il governo deve ancora provvedere con l’emanazione dello schema di decreto legislativo. Sono convinto che dopo questo caso di grande rilevanza si darà impulso all’iter per valorizzare adeguatamente questa condotta di grande coraggio e responsabilità e che in Italia deve essere salvaguardata con decisione”.

LE PAROLE DI BAGNAI (LEGA)

A prendere di mira direttamente i vertici della Banca d’Italia è il responsabile economia della Lega, Alberto Bagnai: “Le parole estremamente gravi della vicedirettrice di Banca d’Italia Alessandra Perrazzelli al funzionario di vigilanza Carlo Bertini non possono passare sotto silenzio”, ha scritto il senatore Bagnai: “Come risulta dalle intercettazioni rese note da Report, al funzionario che le riferiva sul ruolo della malavita organizzata in una truffa bancaria, la Perrazzelli risponde che “gestire questo tipo di cose richiede una grande libertà, non mi sembra che sia questa la modalità non solo qui”, e che nella sua vita professionale le è stato insegnato di lasciarsi “scivolare addosso” simili vicende “spaventose”. Stupisce come la stampa, così loquace nell’aprile 2019 nel riportare le perplessità della Lega sulla nomina della Perrazzelli, taccia ora che le nostre perplessità si rivelano fondate. I nostri dubbi non erano di natura ideologica e purtroppo il tempo, in questa come in altre occasioni, ci ha dato ragione. Evidenti questioni di opportunità suggeriscono le immediate dimissioni di una vicedirettrice che interpreta in questo modo il ruolo della vigilanza bancaria. Si riconferma inoltre la fondatezza e l’urgenza della proposta di riforma della governance di Banca d’Italia depositata dalla Lega il 28 maggio 2019. Bisogna adeguare questa governance alle migliori prassi europee per rompere una cappa di autoreferenzialità, unica in Europa, che determina una sostanziale assenza di responsabilità dei vertici, mettendo a rischio i risparmi degli italiani”.

CHE COSA CHIEDE LA LEGA

E’ tutto il partito guidato da Matteo Salvini che chiede l’immediata convocazione in Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario dei vertici della Vigilanza della Bankitalia e del funzionario Carlo Bertini. E’ quanto chiedono i rappresentanti della Lega in Commissione d’inchiesta, i senatori Alberto Bagnai, Roberto Calderoli ed Erica Rivolta e deputati Massimo Bitonci, Giulio Centemero, Emanuele Cestari e Dimitri Coin.”Le rivelazioni di Report richiedono un approfondimento a tutela urgente delle istituzioni e dei risparmi degli italiani. A quanto risulta dell’inchiesta, Bertini non solo sarebbe stato velatamente dissuaso, anche ad altissimi livelli, dall’approfondire la sua indagine sul coinvolgimento della criminalità organizzata in alcune truffe, ma a seguito della sua insistenza sarebbe stato demansionato, sottoposto ad accertamenti psichiatrici (rivelatisi negativi), e infine sospeso dall’incarico e dalla retribuzione. Non è la prima volta che in Commissione d’inchiesta emergono potenziali anomalie nella vigilanza bancaria: ricordiamo la denuncia fatta il 13 aprile scorso dall’ex di Veneto Banca Giovanni Schiavon circa scontri fra Banca d’Italia e procure che avevano impedito, dilatando di oltre tre anni processuali, un accertamento i tempi delle responsabilità sul dissesto dell’istituto. Questa denuncia è liquidata in un paio di righe nella relazione sui lavori della Commissione su cui la Lega ha chiesto un approfondimento. Passata la fase dell’emergenza pandemica auspichiamo che la Commissione si riavvicini alle sue competenze principali e le tratti con le modalità di una Commissione d’inchiesta, come vediamo accadere a titolo d’esempio nella Commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi”.

LA VOCE DEI FRATELLI D’ITALIA

“Profonda preoccupazione per le gravissime rivelazioni di Report sulla inadeguata vigilanza di Bankitalia sulla vicenda ‘diamanti-banche’. Chiediamo quindi innanzitutto una riunione straordinaria della commissione d’inchiesta sul sistema bancario nella quale, peraltro, audire il funzionario Carlo Bertini ed i vertici della vigilanza di Bankitalia”. A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, e il deputato di FdI, Tommaso Foti, capogruppo e vicepresidente della commissione d’inchiesta sul sistema bancario. “La situazione, che rischia di gettare un’ombra sul sistema bancario e sui meccanismi di vigilanza, va infatti immediatamente monitorata – aggiungono de Bertoldi e Foti – nella consapevolezza che, eventualmente, siano presi immediati provvedimenti alfine di scongiurare il rischio di reiterazione di tali comportamenti. E’ anche alla luce di tutto questo che riteniamo essenziale che sia immediatamente calendarizzato dalla Commissione Finanze del Senato il disegno di legge 1411 del 11 luglio 2019, a prima firma de Bertoldi, che riguarda specificamente la governance di Bankitalia. Dobbiamo, infatti, garantire al Paese Istituzioni adeguate e soprattutto delle Governance nelle Autorità e nei poteri fondamentali dello Stato che non siano autoreferenziali, come invece purtroppo troppo spesso accade. Il tutto con le conseguenze che, dalla magistratura alla finanza, spesso rischiano di inquinare il Sistema Paese limitandone le potenzialità di sviluppo. Ed in un momento come questo, con le risorse del Pnrr, non possiamo permetterci incertezze e zone d’ombra”, concludono i due parlamentari di FdI.

LA VERSIONE DELLA BANCA D’ITALIA SUL CASO BERTINI

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