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Flat Tax, le idee della Lega, la baruffa politica e la tempistica ballerina

Baruffa politica sulla Flat Tax. Alcune dichiarazioni dell’economista e senatore della Lega, Alberto Bagnai, hanno innescato un dibattito politico e tecnico sulle prossime mosse in materia fiscale del governo Conte. Ecco che cosa è successo a partire dalle parole di Bagnai. CHE COSA HA DETTO BAGNAI “Mi sembra che ci sia un accordo sul fatto…

Baruffa politica sulla Flat Tax. Alcune dichiarazioni dell’economista e senatore della Lega, Alberto Bagnai, hanno innescato un dibattito politico e tecnico sulle prossime mosse in materia fiscale del governo Conte. Ecco che cosa è successo a partire dalle parole di Bagnai.

CHE COSA HA DETTO BAGNAI

“Mi sembra che ci sia un accordo sul fatto di far partire la Flat tax sui redditi di impresa a partire dall’anno prossimo. Il primo anno per le imprese e poi a partire dal secondo anno si prevede di applicarla alle famiglie”. Lo ha detto il senatore della Lega Alberto Bagnai ad Agorà su RaiTre, parlando dei tempi e dei modi di introduzione della Flat tax.

LE PAROLE DI SIRI

Ma l’annuncio dell’economista Bagnai è stato ridimensionato in questo modo da un altro senatore della Lega, Armando Siri, ideatore della Flat Tax in casa del Carroccio: “Non è vero che dal prossimo anno la Flat Tax entrerà in vigore solo per le imprese, ma ci sarà anche per le famiglie. Poi tutto sarà a regime per il 2020. Si deve partire con degli step: il sistema e’ diverso perché la Flat Tax per le imprese c’è già e noi la estendiamo anche a società di persone, Partite Iva etc. E’ una riforma storica perché viene trasferito a 5 milioni di operatori quello che oggi è solo per 800mila imprese”, ha detto  Siri.

IL PROGRAMMA

Nel programma di governo M5S-Lega sono state ipotizzate due aliquote secche: al 15% per i redditi familiari fino a 80mila euro e al 20% per quelli superiori. A questo sono legate tre livelli di deduzioni da 3mila euro: per ogni componente del nucleo familiare fino a 35mila euro di reddito complessivo; solo ai familiari a carico nella fascia 35-50mila; nessuna deduzione per redditi superiori.

CHE COSA HA DETO SIRI

Fino ad oggi – ha spiegato Siri che è considerato lo stratega economico di Matteo Salvini – solo le società di capitali hanno la Flat Tax. “Poi per le famiglie cominceremo già dal 2019 con dei parametri che andranno a perfezionarsi nel 2020 fino a completarla”.

NESSUN RINVIO

La Flat Tax rinviata al 2020 per le famiglie, come ha annunciato il leghista Alberto Bagnai? “No – risponde Siri – non e’ corretto in questo modo. La cosa richiede complessita’. Adesso preferisco non entrare nel merito perche’ altrimenti facciamo dei pasticci. Stiamo facendo la piu’ grande riforma fiscale dal Dopoguerra ad oggi per cui se la semplifichiamo cosi’ diventa tutto strumentale”.

COSA CAMBIERA’ PER LE FAMIGLIE

Inizialmente saranno favorite le famiglie con molti figli? “Si’, esatto. Le famiglie numerose”, risponde il senatore Siri. Dal 2019 con due o tre figli la Flat Tax? “Vediamo se due o tre, stiamo studiando il dossier”. Quanto costa il primo step della Flat Tax che entrera’ in vigore dal 2019? “E’ una domanda da un milione di dollari. Costera’ piu’ o meno 30 miliardi di euro”, ha concluso.

GLI SBUFFI DEL PD

“La flat tax per le imprese c’è già: alle società di capitali il governo Renzi ha abbassato l’Ires dal 27,5 al 24%, mentre per le piccole imprese ha creato l’Iri al 24% (in vigore dal 2019). Se cambiamento vuol dire annunciare cose già fatte perlomeno i guasti saranno limitati…”. Così su Twitter ha replicato Tommaso Nannicini, parlamentare Pd ed economista, alle dichiarazioni di Bagnai. “La flat tax sui redditi di impresa esiste da qualche decennio. Prima si chiamava IRPEG, e ora si chiama Ires, e tassa proporzionalmente i redditi delle societa’ di capitali. E a ridurla – dal 27,5% al 24% – e’ stato il governo Renzi”, ha detto Luigi Marattin, parlamentare del Pd.

GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE SULLA FLAT TAX:

L’ARTICOLO DEL COMMERCIALISTA MANDOLESI CHE ANALIZZA LA FLAT TAX

PREGI E DIFETTI DELLA FLAT TAX GIALLO-VERDE SECONDO IL TRIBUTARISTA ZANETTI

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