Gli Stati Uniti inviano una terza portaerei verso il Medio Oriente mentre aumentano le tensioni con l’Iran.
Ieri il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha comunicato al Congresso che il Pentagono sta elaborando opzioni militari da sottoporre al presidente Trump, in vista di un possibile intervento a fianco di Israele. Oggi il conflitto Israele-Iran entra nel suo settimo giorno, dopo che Tel Aviv ha lanciato attacchi sul territorio iraniano a partire da venerdì scorso.
Dunque Washington si prepara a un eventuale coinvolgimento militare anche con il dispiegamento di tre portaerei nel Medio Oriente.
L’esercito statunitense ha spostato alcuni aerei e navi da basi in Medio Oriente che potrebbero essere vulnerabili a un potenziale attacco iraniano, hanno riferito ieri a Reuters due funzionari statunitensi.
La Marina Militare americana ha annullato una visita programmata della portaerei Uss Nimitz in Vietnam per recarsi in Medio Oriente, ha riportato sempre Reuters questa settimana. Raggiungerà così il Carl Vinson Carrier Strike Group (CSG), ovvero il gruppo di attacco costituito da portaerei e unità navali di supporto, già dispiegato in Medio Oriente da aprile.
Con la Nimitz CSG diretta in Medio Oriente, la Marina Militare avrà ora due gruppi d’attacco di portaerei con base sulla costa occidentale nell’area di responsabilità del Centcom.
Il gruppo d’attacco della portaerei USS Ford partirà invece la prossima settimana per un dispiegamento programmato, inizialmente nel teatro operativo europeo, secondo un funzionario statunitense, ripreso da Bloomberg.
Tutti i dettagli sulle portaerei americane nel quadrante mediorientale.
MANOVRE AEREE ENAVALI IN CORSO
I due funzionari statunitensi hanno affermato a Reuters che lo spostamento di aerei e navi faceva parte dei piani per proteggere le forze statunitensi. Uno dei funzionari ha affermato che gli aerei che non si trovavano in rifugi blindati erano stati spostati dalla base di Al Udeid e le navi militari erano state spostate da un porto in Bahrein, dove si trova la Quinta Flotta militare.
“Non è una pratica insolita”, ha aggiunto il funzionario. “La protezione delle forze armate è la priorità”. Anche una portaerei nell’Indo-Pacifico si sta dirigendo verso il Medio Oriente.
LE PORTAEREI COINVOLTE
Si tratta della Uss Nimitz che ha lasciato il Mar Cinese Meridionale dirigendosi a Ovest, per unirsi al già consistente dispositivo militare statunitense nella regione, dove è attualmente schierata la portaerei USS Carl Vinson, operativa nel Mar Arabico. A questa potrebbe presto aggiungersi anche la USS George Washington, salpata di recente dal Giappone e potenzialmente diretta nella stessa area.
USS CARL VINSON
La portaerei USS Carl Vinson si trova nel Mar Arabico con le quattro navi da guerra del suo gruppo d’attacco. Non stanno partecipando alla difesa di Israele, ma sono posizionate per garantire la sicurezza delle truppe e delle basi statunitensi lungo il Golfo di Oman e il Golfo Persico.
Quindi la USS Nimitz, con base nello stato di Washington, si sovrapporrà alla USS Carl Vinson (CVN-70), una portaerei con base a San Diego che il Pentagono ha incaricato a marzo di unirsi agli attacchi dell’Operazione Rough Rider contro gli Houthi. Si tratta di una portaerei di grandi dimensioni, lunga 333 metri e con un dislocamento di 97.000 tonnellate. È dotata di due reattori nucleari che le conferiscono un’autonomia di 20 anni senza sostituzione del combustibile.
L’amministrazione Trump ha sospeso gli attacchi contro gli Houthi a maggio, ma la portaerei è rimasta nella regione e il Pentagono ha recentemente esteso il dispiegamento del Carl Vinson Carrier Strike Group per supportare le operazioni in Medio Oriente, secondo quanto appreso da USNI News.
USS NIMITZ
La portaerei statunitense USS Nimitz ha lasciato infatti il Mar Cinese Meridionale lunedì mattina, dirigendosi verso ovest, secondo i dati del sito web di tracciamento navale Marine Traffic, riporta Reuters.
Il Nimitz Carrier Strike Group ha condotto operazioni di sicurezza marittima nel Mar Cinese Meridionale la scorsa settimana, come “parte della presenza di routine della Marina statunitense nell’Indo-Pacifico”, secondo il sito web del Comandante della Flotta del Pacifico statunitense. La portaerei a propulsione nucleare USS Nimitz avrebbe dovuto visitare la città di Danang, in Vietnam, entro la fine di questa settimana. Tuttavia, un ricevimento formale previsto per il 20 giugno è stato annullato a causa di un “bisogno operativo urgente”, secondo l’Ambasciata statunitense ad Hanoi.
I dati di Marine Traffic hanno mostrato che lunedì mattina la portaerei si stava muovendo verso ovest, in direzione del Medio Oriente.
Quando la portaerei USS Nimitz (CVN-68) entrerà in servizio presso il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) nei prossimi giorni, sarà la quinta portaerei a operare in Medio Oriente da quando gli Stati Uniti hanno ripreso gli schieramenti nella regione alla fine del 2023, aggiunge USNI News.
IN ARRIVO LA USS FORD CARRIER
Infine, è in arrivo anche la USS Gerald R. Ford (CVN-78), portaerei a propulsione nucleare della Marina degli Stati Uniti, la capoclasse della più recente generazione di portaerei americane, la classe Ford. Prende il nome dal 38° presidente degli Stati Uniti, Gerald R. Ford. Entrata ufficialmente in servizio nel 2017, ha completato le prime missioni operative nel 2023.
Si tratta del terzo “Carrier strike group” che arriverà nel tratto di mare di competenza entro la prossima settimana.
Dunque a partire da lunedì, come sottolinea la stampa americana, resta soltanto la Uss George Washington come unica portaerei statunitense attualmente posizionata per contribuire a tenere sotto controllo la Cina. La portaerei, equipaggiata con caccia stealth F-35C, è tornata alla base navale di Yokosuka, vicino a Tokyo, nel novembre 2024, dopo essere stata sottoposta a manutenzione e aggiornamenti in Virginia.