La Germania ha pronto un nuovo pacchetto di ordini per la difesa.
Berlino si prepara a una nuova ondata di ordini del valore di diversi miliardi di euro tra cui ulteriori 20 jet Eurofighter, fino a 3.000 veicoli blindati Boxer e fino a 3.500 veicoli da combattimento di fanteria Patria, secondo rapporti stampa che citano fonti interne al dicastero.
Gli acquisti rientrano nell’impegno del Cancelliere Friedrich Merz per costruire l’esercito convenzionale più potente d’Europa, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da un alleato sempre più imprevedibile, gli Stati Uniti, e assumersi una maggiore responsabilità per la sicurezza europea, segnala Reuters ricordando che, all’inizio di quest’anno, Merz ha ottenuto il sostegno parlamentare necessario per esentare la spesa per la difesa dai limiti al debito costituzionali tedeschi, consentendo al suo governo di finanziare la riforma militare.
Nel frattempo, il 30 luglio il governo tedesco ha approvato la sua pianificazione finanziaria a medio termine, che vedrà il bilancio annuale della difesa più che raddoppiare fino a 162 miliardi di euro (189 miliardi di dollari) entro quattro anni. Tale quota annuale dovrebbe essere raggiunta entro il 2029, ben prima dell’obiettivo della Nato di raggiungere il 3,5% del prodotto interno lordo entro il 2035.
Merz preme quindi l’acceleratore sulle spese per la difesa, mettendo sul piatto cifre multimiliardarie.
Sempre mercoledì, il ministro delle Finanze tedesco Lars Klingbeil ha avvertito che un deficit di bilancio di 170 miliardi di euro rappresenta una “sfida enorme” per la coalizione di governo, nonostante la più grande economia europea si stia lanciando in una corsa al debito per rafforzare le sue forze armate e modernizzare le sue infrastrutture, rileva il Financial Times.
Tutti i dettagli.
GLI ORDINI MULTIMILIARDARI A FAVORE DI KNDS, RHEINMETALL, EUROFIGHTER E PATRIA
Guardando ai costi dei singoli ordini, quello per i 20 Eurofighter aggiuntivi dovrebbe costare tra i 4 e i 5 miliardi di euro, secondo le fonti. L’intenzione del nuovo ordine era già stata annunciato l’anno scorso dall’allora cancelliere Scholz.
I nuovi jet si aggiungerebbero al contratto già in essere da 5,5 miliardi per 38 Eurofighter con consegne previste tra il 2025 e il 2030, ordinati nel 2020 come parte delle sostituzioni per i vecchi aerei Tornado tedeschi.Al programma Eurofighter partecipano quattro Paesi: Italia, Germania, Spagna e Regno Unito. A gestirlo sul piano industriale è il Consorzio Eurofighter a cui partecipano Leonardo (con il 21%), Airbus Group e Bae Systems.
Per quanto riguarda i veicoli Boxer – costruiti da KNDS e Rheinmetall – sono stimati a 10 miliardi di euro. I veicoli Patria – prodotti dal gruppo omonimo finlandese – dovrebbero costare circa 7 miliardi di euro. In particolare, il veicolo Patria sostituirà la vecchia flotta di veicoli corazzati da combattimento Fuchs dell’esercito, secondo le fonti di Bloomberg. Il produttore con sede a Helsinki sta collaborando con Knds e Flensburger Fahrzeugbau Gesellschaft per costruire il Patria AMV. È previsto che circa il 90% della produzione avverrà in Germania.
Inoltre, il Ministero della Difesa sta portando avanti piani anche per l’acquisto di ulteriori sistemi di difesa aerea IRIS-T e diverse centinaia di piattaforme di difesa aerea per droni SkyRanger, sostengono le fonti, osservando che i dettagli finanziari di tali acquisizioni devono ancora essere finalizzati.
L’IMPEGNO DI MERZ VERSO IL “BUY EUROPEAN”
Se da una parte il cancelliere Merz si è impegnato a raggiungere il nuovo obiettivo della Nato di spendere il 3,5% del Pil per la difesa entro il 2029, ben prima della maggior parte dei membri dell’alleanza, dall’altra la spesa militare tedesca punta a favorire il Vecchio Continente, anziché l’industria bellica statunitense.
L’INVESTIMENTO PER LE COMUNICAZIONI SATELLITARI MILITARI
Non solo: data la dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti per la maggior parte delle sue comunicazioni militari via satellite, la Germania prevede di investire oltre 15 miliardi di euro nella modernizzazione della sua infrastruttura satellitare militare nei prossimi anni, hanno aggiunto le fonti di Bloomberg.
Secondo quanto rivelato lo scorso aprile dal quotidiano tedesco Handelsblatt, la Bundeswehr progetta una propria costellazione satellitare nello spazio, una “Starlink” teutonica. Per “ragioni di sicurezza nazionale”, il ministero della Difesa di Berlino non ha potuto fornire dettagli sui costi o sulla progettazione tecnica, ma aveva affermato: “Si stanno valutando diverse opzioni per il potenziale sviluppo di costellazioni per soddisfare la crescente necessità di ricognizione spaziale attraverso capacità nazionali”. Finora la Germania si è affidata ai sistemi satellitari degli alleati, in particolare degli Usa, ricordava Handelsblatt.
INTANTO LIEVITA IL DEFICIT TEDESCO
Nel frattempo, il governo tedesco ”dovrà affrontare sfide enormi dal 2027 in poi” per quanto riguarda la pianificazione dei bilanci futuri. Lo ha dichiarato mercoledì il ministro delle Finanze tedesco, Lars Klingbeil, durante la conferenza stampa a margine dell’approvazione da parte del governo del progetto di bilancio per il 2026.
A marzo, la Germania ha allentato il limite costituzionale all’indebitamento per consentire un aumento della spesa per la difesa e per istituire un fondo speciale di 500 miliardi di euro per le sue infrastrutture obsolete, una svolta storica rispetto alla tradizionalmente conservatrice politica fiscale di Berlino, sottolinea il Ft.
”Ci sarà un divario che ora sarà ancora più ampio a causa dell’andamento dei tassi di interesse, delle indennità dei comuni e delle decisioni sulla pensione di maternità. Avremo quindi un divario di oltre 30 miliardi di euro che dovremo colmare nel corso dell’anno”, ha dichiarato Klingbeil.
Pesentando il bilancio del prossimo anno, Klingbeil ha affermato che Berlino deve colmare un buco di bilancio di 170 miliardi di euro entro il 2029. Poiché la coalizione ha concordato di non aumentare le tasse, ciò richiederà probabilmente tagli significativi ai ministeri e riforme del sistema di welfare, ha aggiunto. “Non c’è tempo da perdere”, ha aggiunto. Il solo bilancio del 2027 dovrà colmare un deficit di 30 miliardi di euro, “una delle maggiori sfide interne che dovremo superare nei prossimi 12 mesi”.