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Arnese

Amorevolezze Salvini-Meloni, guerre di carta su Davigo, Amara e Valori, coprifuoco variabile, Intesa su Sputnik

Non solo Amara, Davigo, Figliuolo, Sputnik. Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start

 

AMOREVOLEZZE SALVINI-MELONI

COPRIFUOCO VARIABILE

 

CHE BRAVO FIGLIUOLO

 

BANCA INTESA RUSSIA SU SPUTNIK E DINTORNI

 

GIANCARLO ELIA VALORI ALLA TESTA DELLA LOGGIA UNGHERIA, SCRIVE LA STAMPA

 

SILENZIO, MATTARELLA ASCOLTA

 

TRAVAGLIO E MENTANA ALL’UNISONO SUI VERBALI SEGRETI

 

IL DOMANI SI INTERROGA SU DAVIGO

 

LE DOMANDE DEL RIFORMISTA SU DAVIGO

 

REPUBBLICA DIFENDE DAVIGO

 

LE VERITA’ DE LA VERITA’ SU AMARA E DINTORNI

 

DI MARE, FEDEZ E CAPITANI

 

BIDEN SBIANCA LE CASE

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU BIDEN E VACCINI:

Gli Stati Uniti rinunciano alla protezione dei brevetti sui vaccini anti-Covid. È una svolta di grande importanza, che potrebbe consentire a Paesi in forte difficoltà, come India e Brasile, di fabbricarsi in casa il siero anti-virus. L’annuncio è arrivato ieri con una nota firmata da Katherine Tai, rappresentante per il Commercio, una delle più strette collaboratrici di Joe Biden: «Questa è una crisi sanitaria globale. E circostanze eccezionali richiedono misure eccezionali. Noi crediamo fortemente nella protezione della proprietà intellettuale. Ma vogliamo mettere fine alla pandemia e quindi siamo a favore di una deroga per i vaccini contro il Covid-19». A questo punto il governo americano parteciperà ai negoziati già in corso nel Wto, World Trade Organization.

Le pressioni internazionali sono iniziate già nell’ottobre del 2020, proprio nella sede del Wto. India e Sudafrica avevano chiesto ai grandi Paesi produttori delle fiale, Usa in testa, di rinunciare alla protezione dei brevetti. Ma prima Donald Trump, poi Joe Biden si sono schierati a difesa dei diritti aziendali. Nelle ultime settimane, però, la catastrofe indiana e brasiliana hanno cambiato lo scenario. Il primo ministro Narendra Modi ha chiesto direttamente a Biden: «Fateci usare la formula dei vostri vaccini». Una richiesta appoggiata anche da Tedros Adhanom, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, e, nel Congresso americano, da alcuni parlamentari della maggioranza, come il Senatore Bernie Sanders. Biden ha preso tempo fino a ieri, quando ha deciso di dare il via libera. Nel concreto, stando alle valutazioni del Wto, diversi Paesi potrebbero essere pronti a produrre i vaccini nel giro di qualche mese: India, Bangladesh, Pakistan, Sudafrica, Indonesia e Senegal.

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