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Chi prenderà il posto di Alessandro Orsini alla Luiss

L'11 giugno la Luiss presenterà Gro, il neonato Geopolitical Risk Observatory. Il ruolo di Boccardelli e Massolo. Fatti, nomi e curiosità

 

Alla Luiss fervono i preparativi per il lancio del Gro, il Geopolitical Risk Observatory. Cosa sarà e cosa farà lo si saprà l’11 giugno prossimo alle 17.30.

CHI CI SARA’ ALLA PRESENTAZIONE DEL GRO

All’evento oltre al rettore dell’ateneo, Paolo Boccardelli, a Stefano Lucchini, Chief institutional affairs and external communication officer di Intesa Sanpaolo (qui il suo sito per il cursus honorum), presenzieranno anche il founder di Enquirisk Carlo Gallo, il ricercatore in analisi del rischio politico Manfredi Valeriani e la docente Carolina De Stefano.

Ma l’attenzione di tutti sarà per Giampiero Massolo, ambasciatore dal 2006, diplomatico di carriera, che nel recente passato ha svolto funzioni di direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza presso la Presidenza del Consiglio (2012-2016), di sherpa del Presidente del Consiglio dei Ministri per i Vertici G8 e G20 (2008-2009), di segretario generale del Ministero degli Affari Esteri (2007-2012). Presidente di Mundys dal 29 aprile 2022 e Presidente di Fincantieri NexTech dall’agosto 2021. E’ stato Presidente di Fincantieri SpA dal maggio 2016 al maggio 2022 e dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) dal gennaio 2017 al maggio 2024.
Già titolare di un corso sui temi della Sicurezza Nazionale presso la School of Government dell’Università LUISS di Roma, Massolo ora chiamato è a essere il direttore del neonato Geopolitical Risk Observatory.

ALLA LUISS LA GEOPOLITICA NON SARA’ PIU’ EGEMONIZZATA DA ORSINI

Sarà ascoltando Massolo, si diceva, che si comprenderà se, come sospettato da più parti, il Gro servirà essenzialmente a rottamare l’Osservatorio sulla sicurezza internazionale che venne fondato e diretto da Alessandro Orsini (2016-2022) che i più ormai conoscono per le sue urlate posizioni indefesse pro-Putin e anti-Nato. Formalmente, il Gro afferirà al Research Center Strategic Change “Franco Fontana” presieduto dal rettore Boccardelli e diretto dal docente sempre Luiss, Enzo Peruffo (ordinario di Strategie d’impresa), direttore con Massolo del Gro, si evince dal sito.

LA CHIUSURA DELL’OSSERVATORIO GIA’ NEL 2022

Un biglietto da visita che evidentemente non entusiasma l’ateneo, che sembra prendere carsicamente ma celermente le distanze dal professore presenza fissa in tutti i quei salotti televisivi in cui – contrariamente a quanto accade nelle aule universitarie – ci si urla addosso e ci si lascia andare a frasi a effetto, se si considera che l’osservatorio che aveva fondato è stato chiuso già nell’aprile del 2022 proprio a seguito dell’ennesima polemica scattata all’indomani di una sua ennesima comparsata televisiva, mentre oggigiorno permane solo l’Osservatorio per la competitività e la sicurezza nazionale, guidato dal rettore Boccardelli e da Roberto Garofoli.

IL RUOLO DI MASSOLO

L’impressione, insomma, è che alla Luisa abbiano eretto un cordone sanitario attorno al suo docente più divisivo, prima chiudendogli l’osservatorio che aveva fondato, quindi aprendone una versione 2.0, con tanto di nome in inglese, affidato ad altri. Anche se in passato c’è chi ha insinuato, come Dagospia, che fosse stato il Dis guidato all’epoca da Massolo a ingaggiare il giovane analista Orsini. Un’indiscrezione poi rivelatasi fallace, secondo ricostruzioni successive.

Scriveva Libero nel 2022 riprendendo notizie apparse sul Foglio: “Il Copasir vorrebbe vederci chiaro sulla presunta collaborazione tra lo stesso Orsini e il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, il Dis. Il dipartimento a quanto pare starebbe tardando nel fornire ulteriori dettagli sui punti di contatto tra la propria attività e quella da docente e analista di Orsini. Su questo fronte si apre, come riporta il Foglio, un problema non da poco. Il ritardo nel fornire le informazioni al Copasir potrebbe essere dovuto ai rapporti tra Giampiero Massolo, capo del Dis tra il 2012 e il 2016. A quanto pare sarebbe stato proprio Massolo il primo ad essere accostato vicino al nome di Orsini. A quanto pare niente di vero. Massolo sarebbe andato su tutte le furie. Da qui la mossa, sempre secondo quanto riporta il Foglio, di far sapere ai parlamentari che fanno parte del Copasir la sua totale lontananza da Orsini. Insomma Massolo ha spiegato nelle segrete stanze che da lui non è partita alcuna sponsorizzazione per il professore “zarino””.

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