Sono oltre 91mila i soggetti ammessi a ricevere il 5 per mille, che nel 2024 ha generato quasi 523 milioni di euro. L’Agenzia delle entrate ha reso noto a chi andranno in base alle preferenze espresse nelle dichiarazioni dei redditi.
La ricerca sul cancro è sicuramente l’ambito a cui i cittadini vogliono dare il maggiore contributo. Infatti la no profit più scelta è la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, seguita dalla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro. Terza posizione per Emergency, la Ong fondata da Gino Strada e Carlo Garbagnati.
IL PODIO DEL 5 X MILLE
Dal documento dell’Agenzia delle entrate si osserva che ad Airc, fondata dagli scienziati Umberto Veronesi e Giuseppe Della Porta e scelta da 1.763.993 di persone, andranno 71.799.594,47 di euro.
Nettamente staccata ma subito dopo, la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, indicata da 275.603 persone, riceverà 12.161.686,44 di euro.
Infine, ad Emergency che, con 283.836 preferenze, si posiziona al terzo posto, verranno erogati 10.608.104,49 di euro.
DA 9 A 1 MILIONE DI EURO
Altri 43 enti riceveranno contributi tra i 9 e 1 milione di euro. Tra questi, la Fondazione Lega del Filo d’oro (9.317.053,39 di euro), l’Associazione italiana contro le leucemie (8.725.831,94 di euro), Medici senza frontiere (7.792.286,65 di euro), Fondazione italiana sclerosi multipla (7.371.579,66 di euro), Save the Children Italia (6.764.177,30 di euro), Fondazione Telethon (4.702.663,29 di euro), Ospedale Bambin Gesù (2.237.931,12 di euro).
Ma anche associazioni culturali e ambientaliste come il Fondo per l’ambiente italiano (Fai), a cui vanno 2.211.904,85 di euro, la Lega antivivisezione (Lav), che riceve 2.035.336,99 di euro, e l’Ente nazionale protezione animali (1.906.573,33 di euro).
Seguono organizzazioni religiose, tra cui le Associazioni cristiane lavoratori italiani (1.811.330,19 di euro) e il Movimento cristiano lavoratori (1.787.391,95 di euro). A Radio Maria vanno 1.615.290,65 di euro.
L’associazione Luca Coscioni, scelta da 36.113 persone, riceverà 1.407.583,07 di euro.
GLI ENTI BENEFICIARI PER CATEGORIA
L’elenco degli ammessi, osserva l’Agenzia delle entrate, comprende in totale 91.012 enti, così suddivisi per categoria: in cima alla classifica svettano enti del terzo settore e onlus (68.452), seguono le associazioni sportive dilettantistiche (13.825), gli enti impegnati nella ricerca scientifica (467), quelli che operano nel settore della sanità (107), gli enti dei beni culturali e paesaggistici (228) e gli enti gestori delle aree protette (24). Nell’elenco sono presenti anche 7.909 Comuni.
LA RIPARTIZIONE DEL CONTRIBUTO
Relativamente alle categorie, dei circa 523 milioni di euro derivanti dalle scelte dei cittadini oltre 330 milioni di euro andranno alla categoria degli enti del terzo settore e onlus, oltre 86 milioni di euro alla ricerca sanitaria, mentre a quella scientifica saranno destinati nel complesso poco più di 69 milioni di euro.
Seguono le associazioni sportive dilettantistiche con oltre 18 milioni di euro, i Comuni (più di 15 milioni), gli enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici (quasi 3 milioni) e gli enti gestori delle aree protette (oltre 667mila euro).