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Uber pubblica per sbaglio i dati personali di centinaia di conducenti

La sera scorsa Uber ha diffuso accidentalmente i dati di centinaia di conducenti attivi negli USA. Non è la prima volta che il servizio viene criticato per le modalità di gestione dei dati sensibili. Martedì Uber ha diffuso accidentalmente i dati di centinaia dei suoi conducenti, rivelando numeri di previdenza sociale, immagini delle patenti di guida, numeri…

Martedì Uber ha diffuso accidentalmente i dati di centinaia dei suoi conducenti, rivelando numeri di previdenza sociale, immagini delle patenti di guida, numeri di immatricolazione dei veicoli e altri dati sensibili. I conducenti di Uber hanno notato una prima fuga di notizie a partire da martedì sera dandone notizia su Reddit.

In un comunicato diffuso a poche ore dall’incidente, la società ha riconosciuto l’errore. Uber ritiene che il problema abbia interessato non più di 647 conducenti che prestano la propria attività negli Stati Uniti. A causa di un bug, i conducenti sono stati inavvertitamente presentati con le informazioni contenute nella pagina documenti. I referenti di Uber fanno sapere che «Entro 30 minuti il nostro team di sicurezza ha risolto il problema».

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La perdita dei dati è connessa al rilascio di una nuova app di Uber, “Uber Partner”, progettata per offrire maggiori informazioni e supporto ai conducenti del servizio di ridesharing. Sono tante le colpe che vengono attribuite alla società, tra queste anche un certo lassismo nella gestione dei dati personali. A marzo si è diffusa la notizia che la società aveva depositato i dati sensibili di 50.000 conducenti sulla piattaforma GitHub, raggiungibile anche da parte di estranei. Anche gli utenti Uber hanno avuto di recente problemi con la sicurezza. La scorsa settimana una falla aveva consentito agli hacker di prendere il controllo di alcuni account.

Non è ancora chiaro se i dati esposti la scorsa notte siano finiti nelle mani sbagliate, certa è la preoccupazione degli utenti Uber. Nel forum, come riporta il sito web The Verge, si leggonono commenti come «Questa informazione è più importante di quella della carta di credito», «Questa informazione può essere utilizzata per creare un account». Uber intanto si scusa e dichiara che si occuperà di risolvere il problema direttamente con i driver.

Fonte: The Verge

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