Affidato al Contrammiraglio Costantino il comando tattico di Aspides, la missione Ue per proteggere la navigazione marittima del Mar Rosso dagli attacchi dei ribelli Houthi.
Oggi il Consiglio Affari esteri ha approvato “il lancio dell’operazione militare navale Aspides, di cui l’Italia avrà comando delle forze”. Ad annunciarlo su X il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles per partecipare ai lavori del Cae. “L’Italia è in prima linea per proteggere interessi mercantili e libera navigazione nel Mar Rosso. È un importante passo verso difesa comune europea”, ha aggiunto Tajani.
“L’Italia affiancherà al ruolo di impulso che ha svolto sotto il profilo politico per il lancio dell’Operazione un importante ruolo operativo: offrirà il Comandante della Forza – il Contrammiraglio Costantino – e il Quartier Generale della Forza, che sarà installato a bordo di un cacciatorpediniere”, secondo fonti diplomatiche dell‘Ansa. Il Comando Operativo di Aspides sarà invece distaccato presso il Quartier Generale europeo di Larissa, mentre il Comando Strategico resterà – come per tutte le Missioni e Operazioni militari Ue.
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GLI ULTIMI INCARICHI DEL CONTRAMMIRAGLIO COSTANTINO
L’anno scorso il contrammiraglio Stefano Costantino ha ricoperto l’incarico di comandante tattico in mare dell’Operazione Mediterraneo Sicuro, in una porzione di Mediterraneo che va da ovest della Sardegna fino a comprenderne tutta la sua parte centrale e orientale.
Si è tenuta lo scorso 3 marzo la cerimonia d’avvicendamento per il comando tattico dell’Operazione Mediterraneo Sicuro (OMS) tra il contrammiraglio Stefano Frumento, Comandante della prima divisione navale (cedente) ed il contrammiraglio Stefano Costantino, Comandante della terza divisione navale (accettante), in presenza del Comandante in capo della Squadra navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis. Tra i compiti dell’Operazione Mediterraneo Sicuro spiccano la difesa delle linee comunicazione marittime, il monitoraggio e la protezione delle flotte nazionali, mercantile e peschereccia, l’incremento della sorveglianza e la protezione della densa rete di infrastrutture subacquee strategiche che corrono sui fondali intorno alla Penisola, quali cavidotti telefonici e di trasferimento dati, linee elettriche e gasdotti. Cooperazione internazionale, interministeriale e sinergia nell’ambito della sicurezza marittima con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo vanno a completare il quadro delle attività svolte di questa importante Operazione a difesa del libero uso del mare.
IL COMANDO TATTICO DELL’OPERAZIONE AGENOR
Il 6 luglio 2022 il Contrammiraglio Stefano Costantino aveva assunto invece il comando dell’Operazione Agenor, componente militare dell’European led Maritime Awareness in the Strait of Hormuz (EMASoH) nello Stretto di Hormutz, ruolo ricoperto fino al gennaio 2023.
L’Operazione “Agenor” si sviluppa nell’ambito dell’iniziativa multinazionale europea Emasoh istituita agli inizi del 2020 dai governi di Danimarca, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Portogallo (a cui si è aggiunta, recentemente, anche la Norvegia) al fine di garantire la sicurezza della navigazione in un’area di operazione centrata sullo Stretto di Hormuz ed estesa verso Nord a tutto il Golfo e verso Sud alla zona dell’Oceano Indiano posta in corrispondenza delle coste omanite.
Era la prima volta, nella breve storia di Emasoh, che l’Italia ha assunto con un proprio ufficiale l’incarico di Force Command di Agenor, dispositivo navale di sorveglianza dei traffici marittimi nello Stretto di Hormuz, con il relativo personale imbarcato sul pattugliatore polivalente d’altura Thaon di Revel, che fungeva da flagship.