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Russia Turchia

Tutte le ultime manovre militari in Libia

Che cosa sta succedendo in Libia. Ecco gli aggiornamenti sui fronti militari. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Mentre le forze del governo di accordo nazionale libico hanno preso il controllo della base militare di Tikbali a sud di Tripoli, si combatte su vari fronti. Lo riferisce su Twitter il The Libya Observer. Intanto l’Operazione “Vulcano di rabbia” del governo di Tripoli ha reso noto che l’aviazione del Gna ha lanciato volantini su Tarhuna, domandando a chi combatte di deporre le armi. Tarhuna, a 90 km circa dalla capitale, venne conquistata dall’autoproclamato esercito nazionale libico (Lna), guidato dal generale Khalifa Haftar, all’inizio della campagna militare su Tripoli nell’aprile dello scorso anno. (Redazione Start Magazine)

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Come indicato dai maggiori quotidiani nazionali e internazionali, il 18 maggio è stata conseguita la conquista da parte del Gna della infrastruttura militare fondamentale di al-Watiya, conquista questa che, pur non rappresentando certamente una vittoria, rappresenta tuttavia un successo militare di estrema importanza da parte del Gna.

Da un punto di vista strettamente politico-strategico è chiaro che questo successo rappresenta una sconfitta seppure relativa della politica posta in essere non solo dall’Egitto ma anche dalla Arabia Saudita e degli EAU in funzione antiturca.

Solo in apparenza, questa conquista militare — seppure circoscritta — potrebbe rappresentare implicitamente una vittoria politica del nostro paese che sostiene il Gna insieme al Qatar.

Infatti, una eventuale vittoria militare da parte di al-Serraj porterebbe a una spartizione della Libia favorevole certamente alla Turchia e soprattutto rappresenterebbe la concretizzazione della sua politica di potenza.

Ad ulteriore conferma di questa ipotesi di lavoro sia sufficiente prendere in considerazione il secondo successo militare conseguito il 21 maggio. Infatti il Gna ha colpito con successo Tarhuna — nel sud di Tripoli — uno degli snodi fondamentali controllata dall’Lna e Wishka collocata a Ovest di Sirte.

Sul fronte della offensiva aerea il Gna ha condotto con successo attacchi mirati nella zona di Wishka posta nel Sud di Sirte.

Tuttavia le novità più interessanti, sotto il profilo della strategia globale posta in essere dalla Turchia, sono relative alla possibilità di costruire un’infrastruttura militare nel sud della Libia in stretta collaborazione con la Nato che andrebbe a rafforzare ulteriormente il ruolo della Turchia e a indebolire in modo considerevole il ruolo dell’Egitto e degli altri paesi arabi.

In particolare, da un punto di vista strettamente politico, se lo sviluppo delle vicende militari dovessero confermare la superiorità del Gna, diventerebbe necessario, se non addirittura inevitabile, un accordo politico tra Egitto, EAU e Arabia Saudita e le forze del Gna.

Superfluo osservare che gli sviluppi di questi ultimi giorni rendono ancora più evidente — rispetto a quanto avevamo già osservato in un articolo precedente — il fallimento degli sterili dibattuti della Conferenza di Berlino rispetto anche alla spregiudicatezza turca che opera secondo una logica di potenza che vanifica i vincoli del diritto internazionale.

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