Il 4 febbraio si è segnato un momento importante nelle relazioni internazionali nel settore della difesa con la firma di un memorandum d’intesa tra la Corea del Sud e l’Arabia Saudita.
COSA PREVEDE IL MEMORANDUM
Questo accordo, finalizzato a promuovere la collaborazione nel campo della ricerca e dello sviluppo di sistemi di armamento, è stato annunciato dalla Defense Acquisition Program Administration (DAPA) di Seoul.
L’intesa rappresenta un importante passo avanti nel consolidamento dei rapporti bilaterali e nell’apertura di opportunità per la Corea del Sud in un contesto competitivo come quello del mercato militare mediorientale.
L’IMPORTANZA DELL’ACCORDO
Alla cerimonia di firma erano presenti i ministri della difesa dei due Paesi, Shin Won-sik per la Corea del Sud e Khalid bin Salman Al Saud per l’Arabia Saudita, a sottolineare l’importanza dell’accordo. Questo evento ha coinciso con la partecipazione di Shin al World Defense Show 2024 a Riyadh, che ha offerto un palcoscenico privilegiato per le aziende di difesa sudcoreane, quali Hanwha, LIG Nex1 e Hyundai Rotem, per mostrare le loro ultime tecnologie armiere.
LA STRATEGIA DI SEOUL
L’accordo riflette l’aspirazione della Corea del Sud a posizionarsi come uno dei leader mondiali nell’esportazione di armamenti, facilitando potenziali nuove vendite nell’area nonostante la concorrenza internazionale.
Secondo quanto riferito da Reuters, il 2022 ha registrato un notevole aumento delle vendite di armi sudcoreane, che sono salite a 17 miliardi di dollari, rispetto ai 7,25 miliardi dell’anno precedente, evidenziando in particolare un significativo incremento delle esportazioni verso il Medio Oriente.
FOCUS SULLE IMPORTAZIONI MILITARI DEGLI STATI DEL GOLFO
Non dobbiamo dimenticare che gli stati del Golfo stiano cercando di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento militare, vedendo in Seoul un partner affidabile capace di fornire tecnologia avanzata a prezzi vantaggiosi e con tempi di consegna ridotti. Gli accordi pregressi tra aziende sudcoreane e l’Arabia Saudita, per un valore di circa 989 milioni di dollari, includono forniture di lanciarazzi, munizioni e sistemi elettro-ottici.
Ulteriore impulso al mercato delle armi sudcoreano è stato dato da un significativo contratto con la Polonia, del valore di 13,7 miliardi di dollari, per la fornitura di carri armati K2 e obici semoventi K9, il più grande accordo mai realizzato da Seoul in questo ambito. Questo accordo non solo sottolinea la crescita dell’industria di difesa sudcoreana ma ne evidenzia anche l’impatto crescente sul mercato globale delle esportazioni militari.