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Turchia

Perché Erdogan sbraita contro il Corridoio India-Medioriente-Europa

L'esclusione della Turchia dal Corridoio economico India-Medioriente-Europa ha irritato Erdogan, che rilancia con un proprio progetto infrastrutturale. Tutti i dettagli.

 

A lamentarsi del nuovo Corridoio economico India-Medioriente-Europa non c’è solo la Cina. Ad aver qualcosa da ridire è anche il Presidente turco Erdogan, che di ritorno dal G20 di Delhi ha lanciato la sua controproposta di costruire un altro e diverso Corridoio che passi attraverso la Turchia. Ecco le dichiarazioni di Erdogan e quello che sappiamo di un progetto che coinvolgerebbe anche Emirati Arabi Uniti, Qatar e Iraq.

L’irritazione del sultano

Erdogan non ci sta. Parlando con i giornalisti sul volo di ritorno da Delhi, il sultano di Ankara ha espresso tutta la propria frustrazione per il nuovo Corridoio economico India-Medioriente-Europa (IMEC) lanciato all’ultimo G20 che taglia fuori la Turchia.

“Noi diciamo che non ci può essere Corridoio senza la Turchia”, ha detto Erdogan alla stampa lunedì. “La Turchia è un’importante base industriale e commerciale. La linea più conveniente per il traffico da Est a Ovest deve passare attraverso la Turchia”.

L’idea

Il Presidente turco tuttavia non si è limitato a mormorare, ma ha rilanciato con un diverso progetto, chiamato Iraq Development Road Project, che proprio come l’IMEC punta a connettere la regione del Golfo Persico all’Europa attraverso una linea ferroviaria e un’autostrada che originerebbe dai porti negli Emirati Arabi Uniti e in Qatar passando attraverso l’Iraq e la Turchia.

L’adesione degli Emirati

Nonostante non si conoscano i dettagli dell’idea di Erdogan, quest’ultimo ha riferito ai media di trattative in atto tra gli Stati toccati dal percorso.

Un leader in particolare ne sarebbe entusiasta, a detta del Presidente turco, ed è il Presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed, con cui Erdogan sostiene di aver parlato del tema due giorni prima.

Secondo la testimonianza di Erdogan, Zayed avrebbe detto: “Non prolunghiamo oltre questa discussione, ma lasciamo che i nostri amici concludano i negoziati nei prossimi sessanta giorni e gettiamo immediatamente le fondamenta”.

Erdogan ha poi aggiunto che “gli Emirati sono pronti per questa impresa. Il Qatar è pronto e noi siamo davvero, davvero pronti per questo”.

Il progetto

Riportando le parole del Presidente turco, la testata araba in lingua inglese Middle East Eye ha spiegato quel poco che si sa del progetto, che comprenderebbe la costruzione di una moderna autostrada e di una linea ferroviaria ad alta velocità che coprirebberoro la distanza di 1.200 chilometri.

Stando a quanto immaginato dal governo iracheno, i treni opererebbero sia per il trasporto dei passeggeri che delle merci e viaggerebbero a una velocità di circa 300 km/h.

I piani prevedrebbero inoltre la costruzione di hub logistici e di complessi industriali e l’eventuale integrazione di pipeline di petrolio e gas.

Per questo ambizioso schema è previsto un investimento di circa 17 miliardi di dollari, con la creazione di almeno 100 mila posti di lavoro e un ritorno annuale stimato in 4 miliardi.

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