L’ex presidente Donald Trump ha detto che se vincesse di nuovo la presidenza, la sua prima azione esecutiva sarebbe quella di riavviare la costruzione del muro al confine meridionale degli Stati Uniti.
Il presidente ha detto a “Kash’s Corner” di EpochTV il 31 gennaio che completare il muro ha un significato che si estende oltre la politica interna perché proietterebbe un’immagine di forza per Xi Jinping e altri leader mondiali.
Da quando Biden ha preso il potere vi è stata un’inondazione di stranieri illegali che attraversano il confine tra USA e Messico. Infatti gli agenti della pattuglia di frontiera hanno arrestato 1,9 milioni di clandestini nel 2021, quattro volte di quelli arrestati nel 2020 sotto Trump. Il numero di minori non accompagnati che attraversano il confine tra Stati Uniti e Messico ha raggiunto il massimo storico nel 2021.
Biden ha congelato la costruzione del muro con un ordine esecutivo emesso il giorno della sua inaugurazione. Da allora milioni di dollari di materiali hanno languito nei deserti dell’Arizona, del Nuovo Messico e del Texas e ora potrebbero essere venduti come rottami. Le strade, le telecamere e i sensori di accompagnamento del muro sono rimasti disinstallati o incompiuti.
Costruire un muro al confine tra Stati Uniti e Messico era una promessa della campagna firmata Trump. I democratici al Congresso hanno combattuto contro il finanziamento del progetto con le unghie .
Ma nonostante ciò Biden, obtorto collo, ha definito la situazione dei confini una situazione di “crisi” nell’aprile dello scorso anno, anche se poi la Casa Bianca ha smentito e da allora si è rifiutata di usare la parola pubblicamente.