SCENARI RENZIANI
Renzi prende in considerazione solo tre scenari: il Conte ter, un esecutivo a guida Pd o uno presieduto da Draghi. (sintesi Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
SUPERMAN ARCURI
"Perché anche i vaccini, dopo le mascherine, i tamponi, Invitalia, sono affidati ad Arcuri? Ma chi è, Superman?", dice Matteo Renzi.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
MODERATE SINTONIE NEL CENTRODESTRA
Assessore lombardo Gallera: «Le attività che pone in essere il mio assessorato e i contenuti della comunicazione sono concordati con la presidenza» (leghista). Risposta leghista ufficiosa sull’asse Roma-Milano: «È un bugiardo». (fonte: Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
"Noi siamo pronti a dare il nostro contributo, ma vorremmo che si discutesse del piano vaccinale, in modo chiaro e trasparente, nelle sedi formali opportune", scrive Silvio Berlusconi sul Giornale.
(magari il Cav potrebbe discuterne con l'assessore FI della Lombardia, Gallera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
DEMOCRATICHE CRITICHE
Non parla l’opposizione ma il capogruppo Pd al Senato… pic.twitter.com/aWk3sHWBJ0
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
RAGIONAMENTI SCOLASTICI?
La riapertura delle scuole non si risolve con le entrate scaglionate perché "queste non rispettano i ritmi di apprendimento degli studenti", dice Antonello Giannelli, presidente dell'associazione presidi: "Far tornare a casa i ragazzi alle 19 e farli studiare alle 21 "non lo è".
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 3, 2021
LICENZIARE
Il 31 marzo scadono lo stop ai licenziamenti e la Cig Covid gratis per le imprese. Prorogherete entrambi?
"Faremo un ragionamento per le aziende in forte crisi: per loro si può pensare di allungare stop e Cig", risponde il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo (M5s).
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
VACCINARE
Sulle vaccinazioni in ordine sparso. La Lombardia dà spazio alle aziende sanitarie. La Toscana è l’unica regione a dare la priorità alle Rsa, rispetto a medici e infermieri. L’Asl 2 di Napoli vaccina anche chi ha già avuto il Covid. (fonte: Corriere della Sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
ALLARMARE
ALLARMISMI INUTILI
«Tempo due-tre settimane e conosceremo gli effetti dei comportamenti tenuti tra Natale e Capodanno. Ho l’impressione che molti si siano lasciati andare e speriamo che i numeri ci smentiscano», dice Francesco Le Foche, immunologo al Policlinico Umberto I a Roma
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
ALLEGRIAAAA
“Le misure sono insufficienti, così arriverà la terza ondata. Intravedo un’evoluzione negativa. Entro due settimane casi in aumento. Riapertura delle scuole da rimandare a metà gennaio”, dice a La Stampa Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
IL QUIRINALISTA DEL CORSERA ASFALTA GIUSEPPE CONTE CITANDO UN SAGGIO DI ARMAROLI
"Parla parla parla… e si direbbe che lo fa per diluire il pensiero, ridurlo a coriandoli e disperderlo". Veste "come un gagà". E' "disponibile a indossare i panni dei suoi interlocutori", pronto al trasformismo. (Conte visto da Breda, Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 4, 2021
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ESTRATTO DELL’ARTICOLO DEL QUIRINALISTA DEL CORSERA, MARZIO BREDA, SU CONTE E MATTARELLA
Uno «misura le parole, le centellina, le usa come un imperativo kantiano e, come De Gasperi, quando ha finito di parlare non ha niente da aggiungere»… L’altro «parla parla parla… e si direbbe che lo fa per diluire il pensiero, ridurlo a coriandoli e disperderlo… il motto che gli si addice è loquor ergo sum». Uno si presenta con istituzionali abiti color antracite. L’altro veste «come un gagà, con pochette al taschino di giacche sciancrate, un Lord Brummel di Volturara Appula». Uno è «fatto con il fil di ferro dentro», ed è di un’immutabile coerenza (vedi Parmenide). L’altro è «disponibile a indossare i panni dei suoi interlocutori, lieto di recitare la parte del Cireneo che canta e porta la croce», pronto al trasformismo, dunque «in eterno divenire» (vedi Eraclito). Il primo è presidente della Repubblica, il secondo presidente del Consiglio. Diversissimi per cultura e modo d’interpretare il ruolo, ma per un aspetto simili essendo entrambi «a sangue ghiaccio», sono i protagonisti dell’anomalo biennio che ha aperto questa legislatura. Anomalo soprattutto se si considera il profilo del premier. Il quale, dopo un incarico maturato «a sua insaputa», è riuscito a succedere a se stesso alla guida di due governi fondati su maggioranze (sin dall’inizio fragili e disunite, comunque) di opposto segno ideologico. Una prodezza politica analizzata da Paolo Armaroli, costituzionalista già deputato di An e membro della Bicamerale dalemiana, in un saggio penetrante e dal ritmo brioso: Conte e Mattarella (La Vela).