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Stati Uniti Ucraina

Ecco le ultime mosse militari degli Stati Uniti per l’Ucraina

È iniziato negli Stati Uniti l'addestramento delle truppe ucraine sui Patriot, mentre il Pentagono sta inviando all'Ucraina armi statunitensi immagazzinate in Israele. Fatti e approfondimenti

Per la prima volta si sono incontrati i capi degli eserciti di Ucraina e Stati Uniti, mentre negli Usa i soldati ucraini hanno iniziato l’addestramento per il sistema di difesa aerea Patriot.

Martedì il generale Mark Milley, Capo di Stato Maggiore delle forze armate americane, si è recato in un sito vicino al confine tra Ucraina e Polonia e ha parlato faccia a faccia con il suo omologo ucraino per la prima volta. Il ritrovo sottolinea i crescenti legami tra i due eserciti e arriva in un momento critico nella guerra di quasi 11 mesi della Russia contro l’Ucraina, commenta Associated Press.

Non solo, l’incontro sopraggiunge anche mentre la comunità internazionale aumenta l’assistenza militare all’Ucraina. Proprio il Pentagono sta inviando all’Ucraina armi americane immagazzinate in Israele, rivela il New York Times. Le autorità israeliane, ha osservato il Times, si erano inizialmente mostrate scettiche all’iniziativa temendo di danneggiare i rapporti con la Russia. Finora Israele non ha fornito aiuti militari all’Ucraina.

Tutti i dettagli.

L’INCONTRO TRA I MASSIMI VERTICI MILITARI DI STATI UNITI E UCRAINA

È durato un paio d’ore l’incontro tra il generale americano Milley e il generale Valerii Zaluzhnyi, in una località sconosciuta nel sud-est della Polonia, riporta Ap. I due leader hanno parlato spesso delle esigenze militari dell’Ucraina e dello stato della guerra nell’ultimo anno, ma non si erano mai incontrati faccia a faccia.

Inoltre, l’incontro di Milley e Zaluzhnyi dà il via a una serie di raduni di alto livello di leader militari e della difesa questa settimana. Si riunirà giovedì e venerdì il Gruppo di contatto dei Paesi della Nato presso la base aerea di Ramstein, in Germania. Alla riunione, promossa dal segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, parteciperanno i rappresentanti dei Paesi della Nato e il ministro della Difesa dell’Ucraina con l’obiettivo di discutere dell’incremento degli aiuti militari a Kiev.

ADDESTRAMENTO DELLE TRUPPE UCRAINE IN OKLAHOMA

Nel frattempo, le truppe ucraine sono arrivate a Fort Sill, in Oklahoma, e hanno iniziato l’addestramento sul sistema missilistico Patriot. Lo ha confermato il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, in un briefing con la stampa a proposito dell’addestramento delle forze di Kiev a Fort Sill, in Oklahoma.

“Il training dei soldai ucraini sui Patriot è iniziato e durerà diversi mesi” ha sottolineato il portavoce Ryder. L’addestramento sui sistemi Patriot richiede in genere fino a un anno, ma i funzionari della difesa mirano ad accelerare i tempi per gli ucraini. Il programma ha lo scopo di preparare meglio le forze di Kiev a condurre un’offensiva contro la Russia, o contrastare i suoi attacchi, secondo il Gen. Mark Milley.

LE ARMI AMERICANE STOCCATE IN ISRAELE

E gli Stati Uniti stanno attingendo addirittura alle scorte di munizioni in Israele e in Corea del Sud per aiutare a soddisfare il bisogno di proiettili di artiglieria dell’Ucraina, ha rivelato ieri il New York Times.

“Con le scorte negli Stati Uniti sotto pressione e i produttori di armi americani non ancora in grado di tenere il passo con il ritmo delle operazioni sul campo di battaglia dell’Ucraina, il Pentagono si è rivolto a due forniture alternative di proiettili per colmare il divario: uno in Corea del Sud e uno in Israele ”, ha riferito il Times, citando funzionari israeliani e americani.

Le scorte del Pentagono – vaste ma poco conosciute – forniscono armi e munizioni per il Pentagono da utilizzare nei conflitti in Medio Oriente, e in passato a Israele era consentito accedervi in caso di emergenza. Funzionari americani e israeliani hanno affermato di aver spedito circa la metà dei 300.000 proiettili destinati all’Ucraina in Europa. Alla fine saranno consegnati a Kiev attraverso la Polonia.

LA POSIZIONE DI TEL AVIV

“Sulla base di una richiesta degli Stati Uniti, alcune apparecchiature sono state trasferite al D.O.D. [Dipartimento della Difesa] dalle sue scorte” in Israele, hanno dichiarato le forze di difesa israeliane in un comunicato.

Secondo il rapporto, inizialmente Tel Aviv ha espresso la preoccupazione che la mossa avrebbe danneggiato le sue relazioni con Mosca. In particolare, Israele temeva che il Cremlino avrebbe limitato la sua libertà di azione in Siria, dove ha una presenza militare. È anche il motivo per cui Israele si è astenuto dal fornire all’Ucraina armi e sistemi di difesa aerea e si è invece concentrato principalmente sugli aiuti umanitari.

Intanto, proprio oggi l’emittente pubblica israeliana “Kan” ha riferito che alto funzionario del ministero della Difesa di Israele parteciperà alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, prevista venerdì 20 gennaio presso la base statunitense di Ramstein.

IL COMMENTO DEGLI ESPERTI

E proprio l’artiglieria potrebbe rivelarsi importante per le sorti della guerra.

“Con la linea del fronte ora per lo più stazionaria, l’artiglieria è diventata l’arma da combattimento più importante”, ha dichiarato l’esperto di difesa Mark F. Cancian, in un nuovo studio per il Center for Strategic and International Studies di Washington, riporta il Nyt.

Un’altra analisi pubblicata il mese scorso dal Foreign Policy Research Institute ha affermato che se l’Ucraina continuasse a ricevere una fornitura costante di munizioni, in particolare per l’artiglieria, oltre a pezzi di ricambio, avrebbe buone possibilità di riconquistare più territorio occupato dalle milizie russe.

“La domanda è se questi vantaggi si dimostreranno sufficienti per le forze ucraine per riconquistare il territorio dalle truppe russe trincerate”, hanno scritto Rob Lee e Michael Kofman, analisti militari, ripresi sempre dal Times.

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