Ufficiali dell’intelligence negli Stati Uniti sono sempre più convinti che la Russia stia contemplando un’ampia azione militare in Ucraina. Secondo gli osservatori, le concentrazioni di truppe russe vicino al confine ucraino sono state “grandi e insolite” per diverse settimane.
Il New York Times riporta che le valutazioni dell’intelligence americana non vedono la guerra in Ucraina come un risultato inevitabile delle manovre militari di Mosca nella Russia occidentale. In molti, infatti, suggeriscono che il presidente russo Vladimir Putin “non abbia ancora deciso” come procedere in Ucraina. Tuttavia, “tutti i pezzi sono a posto” per un’invasione militare su larga scala, secondo gli esperti che hanno parlato con il Times.
Il numero di osservatori dell’intelligence americana che credono che le manovre militari di Mosca possano rappresentare un bluff si sta gradualmente riducendo. Alcuni credono che l’obiettivo del Cremlino sia quello di stabilire il comando su una massa continentale più ampia e più unificata di quella che attualmente controlla nell’Ucraina sud-orientale, e quindi assicurarsi una terra contigua che colleghi il suolo russo con il territorio che occupa in Ucraina.
Washington ha condiviso informazioni su questa situazione in rapida evoluzione con l’Ucraina, informando anche i suoi partner dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. La scorsa settimana, il direttore dell’intelligence nazionale degli Stati Uniti, Avril Haines, ha visitato Bruxelles per discutere con gli ambasciatori della NATO. L’insolita visita in Russia del direttore della Central Intelligence Agency William Burns, avvenuta all’inizio di novembre, potrebbe anche essere collegata alle crescenti tensioni in Ucraina, secondo The Times.
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