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Stati Uniti Cina

Come gli Usa si preparano alla guerra di difesa di Taiwan

Fatti e scenari su Taiwan. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

L’invasione russa dell’Ucraina ha accentuato le preoccupazioni che possa accadere anche a Taiwan.

Il rapporto annuale al Congresso sulla Cina del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di quest’anno afferma che la leadership della RPC considera l’unificazione fondamentale per la sua politica di “ringiovanimento della nazione cinese”. Le tattiche di pressione della Cina contro Taipei hanno portato il presidente Joe Biden a dichiarare apertamente che gli Stati Uniti avrebbero difeso Taiwan in caso di invasione. Le ambizioni della RPC sembrano costituire una minaccia diretta per l’autonomia di Taiwan e, a lungo termine, per la pace regionale nella più ampia regione indo-pacifica.

C’è chi pensa che la capacità del governo degli Stati Uniti di scoraggiare o difendersi dall’invasione dell’esercito popolare di liberazione di Taiwan sia a rischio a causa di un mutevole equilibrio di potere tra le due superpotenze. Pensare ad uno scontro diretto tra Cina e Stati Uniti non sembra né fattibile né possibile. Proprio per questo da un lato gli Stati Uniti stanno creando una rete multistrato ampiamente distribuita di infrastrutture civili e militari in Melanesia, Micronesia e Polinesia, e dall’altro le forze armate statunitensi e la comunità dell’intelligence statunitense cercano di impedire in modo efficace ed efficiente attacchi missilistici e attacchi informatici.

Per contrastare tali attacchi, gli Stati Uniti potrebbero dover fare affidamento su infrastrutture civili e militari situate all’interno e intorno agli stati liberamente associati di Palau, Isole Marshall e Micronesia. Una parte fondamentale di quell’infrastruttura militare è attualmente il sito di test di difesa missilistica balistica Ronald Reagan (RTS) nelle Isole Marshall. I suoi sensori radar, ottici e di telemetria sono utili non solo per condurre test missilistici e missioni di esplorazione dello spazio. Ci si aspetta inoltre che svolgano un ruolo critico nel supportare i lanci di missili, le operazioni di ricognizione spaziale e di sorveglianza durante una ipotetica difesa di Taiwan.

Ma ciò naturalmente non è sufficiente. Non a caso gli Stati Uniti hanno mantenuto relazioni speciali di libera associazione con gli stati liberamente associati attraverso il Compatto di Free Association (COFA). Questi accordi internazionali riconoscono fra l’altro gli stati liberamente associati come stati sovrani con l’autorità di condurre i propri affari esteri.

In questi termini, gli Stati Uniti hanno la libertà di utilizzare le infrastrutture civili e militari necessarie per proteggere i loro interessi di sicurezza nazionale in una vasta gamma di scenari, tra cui la difesa di Taiwan.

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