L’epidemia in Spagna avanza a ritmi sostenuti. Lunedì 16 marzo, il Paese si è svegliato con 1.000 contagiati in più da Covid-19 rispetto a domenica 15 marzo. Cambia, intanto, la strategia del governo: poteri sanitari centralizzati e chiusura di centri commerciali e non solo.
I NUMERI
Con 9.191 casi di Covid-19, si legge su El Pais, la Spagna è il quarto Paese al mondo per numero di contagi, dietro a Cina, Italia e Iran e, con gli ultimi dati comparabili e consolidati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità, è seconda solo all’Italia per numero di nuovi casi quotidiani. I morti sono saliti a 329, 540 sono i guariti e 432 le persone che sono in terapia intensiva.
Nella comunità di Madrid si concentra più della metà delle infezioni (4.695).
CONTAGIATA MOGLIE DI PEDRO SANCHEZ
Tre le persone contagiate c’è anche la moglie del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, secondo quanto ha fatto sapere il governo di Madrid nella tarda serata di ieri. Begona Gomez è in buona salute, così come il premier. Contagiati anche due componenti dell’esecutivo di Sanchez, i ministri per l’Uguaglianza e per gli Affari regionali.
SANITA’: POTERI CENTRALIZZATI
E mentre i numeri aumentano, il governo ha deciso di centralizzare a Madrid i poteri della Sanità, le cui funzioni sono state attribuite fino ad oggi in larga parte alle regioni.
Per volontà del ministro della Salute Salvador Illa, le cliniche private dovranno mettere a disposizione spazi e professionisti per la lotta al coronavirus. Si tratta di misure senza precedenti.
ANCHE LA SPAGNA SI CHIUDE
Per provare a contenere la diffusione, anche la Spagna ha deciso di chiudere tutto e di imporre “el confinamiento”, ovvero il divieto di spostamento per le persone.
Resteranno aperti solo supermercati, farmacie, tabacchi, parrucchieri. Sospese anche le attività dei tribunali.
PRIMI MIGLIORAMENTI TRA 10 GIORNI?
Si spera che le misure abbiamo un “impatto rapido e drastico”, dice Fernando Simón, direttore del Centro di coordinamento per gli avvisi sulla salute e le emergenze.