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Escalation Russia

Perché la Russia punisce il Kazakistan sul petrolio

Che cosa succede fra Russia e Kazakistan. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Un tribunale russo ha ordinato la sospensione per un mese delle operazioni dell’oleodotto utilizzato dal Kazakistan per esportare la maggior parte del suo petrolio.

Nello specifico, la sentenza è stata formulata il 5 luglio da parte del tribunale distrettuale di Primorsky, nella città di Novorossiysk, nel sud della Russia.

Su cosa si basa questa sentenza? Sul fatto che il Consorzio dei gasdotti del Caspio avrebbe commesso violazioni ambientali. Guarda caso, però, la decisione è arrivata un giorno dopo che il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev si è impegnato ad aiutare l’Unione europea a stabilizzare il mercato globale dell’energia.

La decisione della corte arrecherà dei danni ingenti all’economia kazaka stimabili in circa 500 milioni di dollari.

Non è la prima volta che la condotta viene interrotta: è infatti la terza volta che il Kazakistan non ha la possibilità di utilizzarla. Non dimentichiamoci inoltre che più di due terzi dell’esportazione di petrolio del paese vengono trasportate grazie a questo tubo. Non a caso, una delle opzioni è quella di inviare petrolio attraverso il mar Caspio, in Azerbaigian, da Aktau. Circa 2,1 milioni di tonnellate di petrolio sono state inviate da questo porto nel 2021, ma i funzionari hanno affermato che questa quantità potrebbe essere facilmente aumentata di 5 milioni di tonnellate.

Anche per evitare problemi di interruzione, il Kazakistan ha stretto una partnership con l’Iran nel campo petrolifero che consentirebbe il carico di petrolio ad Aktau e lo scarico nel porto iraniano di Neka, nel mar Caspio. Superfluo sottolineare che la sentenza del tribunale potrebbe essere la conseguenza di pressioni politiche da parte di Mosca per la scelta da parte del Kazakistan di aiutare l’Occidente.

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