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Ucraina Nato

Chi c’era nella base militare di Yavoriv bombardata dalla Russia

Prima della guerra, la base militare di Yavoriv era fondamentale per l'addestramento delle truppe ucraine da parte della Nato; dopo l'invasione era diventata un polo logistico per i combattenti stranieri. Tutti i dettagli

 

Domenica 13 marzo l’aggressione russa all’Ucraina ha conosciuto uno spostamento verso l’ovest, un’area del paese generalmente meno interessata dagli scontri rispetto all’est e al sud, che sono stati finora il focus dell’operazione militare.

Oltre al bombardamento dell’aeroporto di Ivano-Frankivsk, l’attacco più impressionante è stato quello alla base militare di Yavoriv (o Javorov): sia per il numero di morti, trentacinque, e di feriti, oltre centotrenta; e sia perché la struttura si trova ad appena 25 chilometri di distanza dal confine con la Polonia, uno stato membro dell’Unione europea e della Nato.

LA VERSIONE DELLA RUSSIA E QUELLA DELL’UCRAINA

Il ministero della Difesa della Russia ha detto che l’attacco alla base ha distrutto una grande quantità di armamenti forniti all’Ucraina dai governi stranieri e ucciso “fino a centottanta mercenari stranieri”.

L’Ucraina ha parlato di trentacinque vittime, e nei suoi comunicati non viene fatta menzione di individui stranieri. Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov ha fatto sapere che nella struttura lavorano istruttori militari stranieri, ma non è chiaro se fossero presenti al momento del bombardamento.

È impossibile verificare la veridicità delle dichiarazioni di entrambe le parti: la Russia ha interesse a presentare una stima alta sulle vittime per fiaccare il morale della resistenza ucraina; l’Ucraina, di contro, ha interesse a insistere sulla possibile presenza di militari della NATO per ottenere l’entrata in guerra dell’alleanza atlantica o maggiori forniture di armamenti.

COSA SAPPIAMO SULLA BASE MILITARE DI YAVORIV

Di certo, come riporta anche Reuters, sappiamo che la base militare di Yavoriv (nota formalmente come Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza di Yavoriv) aveva precedentemente ospitato istruttori militari della Nato.

Come precisato dalla stessa alleanza, in Ucraina non è presente personale della Nato.

La struttura di Yavoriv copre un’area di 360 chilometri quadrati ed è pertanto una delle basi militari più grandi dell’Ucraina, oltre che la più estesa nella porzione occidentale del paese. In passato vi si sono tenute esercitazioni militari tra l’Ucraina e la Nato. È stata fondamentale anche per l’addestramento delle truppe ucraine che hanno partecipato alle missioni di pace delle Nazioni Unite in Africa o in altre zone d’Europa.

I COMBATTENTI STRANIERI A YAVORIV

Il 3 marzo scorso un funzionario ucraino disse all’agenzia Reuters che la base di Yavoriv svolgeva un ruolo centrale nell’accoglienza dei volontari stranieri che giungevano in Ucraina per combattere a fianco delle forze armate e della resistenza civile. Da Yavoriv, venivano successivamente distribuiti in altre postazioni militari del paese.

I combattenti stranieri in Ucraina provengono principalmente – così almeno disse Roman Shepelyak, funzionario di Leopoli, una città vicina alla base di Yavoriv, a Reuters qualche giorno fa – da Polonia, Olanda e Regno Unito. Si tratta di persone unitesi alla guerra a titolo personale, e non inviate dai rispettivi paese né loro rappresentanti. Il governo britannico, per esempio, ha chiesto ai suoi cittadini di non recarsi in Ucraina per partecipare agli scontri.

FINO A MILLE FOREIGN FIGHTERS

L’invasione russa dell’Ucraina ha trasformato la base militare di Yavoriv da anello di congiunzione tra le forze armate ucraine e quelle della Nato a centro logistico per i combattenti stranieri.

Come riporta il New York Times, la struttura è servita da postazione di addestramento per circa mille foreign fighters che si sono uniti all’Ucraina nella resistenza alla Russia.

Prima della guerra, invece, la base ha ospitato truppe statunitensi, britanniche, canadesi, polacche e lettoni (e non solo) per l’addestramento dell’esercito ucraino. Gli ultimi istruttori militari stranieri, principalmente americani (la Guardia nazionale dello stato della Florida, per esempio) e canadesi, erano lì fino a pochi giorni prima dell’invasione.

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