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Docenti Fragili

Riapertura scuole, che cosa preoccupa gli italiani. Report Spin per Start

Un’analisi effettuata da Spin Factor per Start Magazine attraverso la piattaforma Human evidenzia i timori degli italiani sui social network per la riapertura delle scuole. Tutti i dettagli

 

Banchi rotanti, test sierologici, misure anti contagio. A tre settimane circa dalla riapertura delle scuole il governo è ancora alle prese con troppe questioni da risolvere prima del rientro degli alunni in classe. Nel frattempo 4 italiani su 10 sono contrari alla riapertura degli istituti scolastici così com’è pensata dopo l’emergenza Covid-19.

È quanto emerge dall’analisi effettuata da Spin Factor per Start Magazine attraverso la piattaforma Human che ha analizzato i post e i commenti degli italiani sulle piattaforme social nell’ultima settimana.

L’ANALISI DI SPIN FACTOR

L’analisi di Spin Factor, società specializzata nella consulenza strategica politica, istituzionale e aziendale, è stata effettuata prendendo in considerazione i principali social network di riferimento, ovvero Facebook, Instagram e Twitter con un focus su Twitter. Per analizzare le conversazioni avvenute intorno alla riapertura delle scuole, sono stati monitorati i post in lingua italiana pubblicati dal 18 agosto 2020 al 24 agosto 2020. Si tratta di 21mila post per un totale di 2 milioni di parole.

PREVALE IL SENTIMENT “NEGATIVO”

Soltanto 2 italiani su 10 (il 22%) è favorevole con la riapertura così com’è pensata. Se per il 36,6% si registra un sentiment neutro, ben il 41,11% ha espresso un chiaro disaccordo con la riapertura delle scuole.

LE PAROLE PIÙ UTILIZZATE DAGLI ITALIANI

“La preoccupazione è evidente anche dalle parole chiave usate dagli italiani nei post e nei commenti: a dominare non è l’aspettativa didattica ma quella sui rischi da coronavirus”, ha sottolineato Tiberio Brunetti, fondatore e amministratore di Spin Factor.

IL LEADER DELLA LEGA IL PIÙ ATTIVO SUI SOCIAL

Sul tema “scuola” è sia il più menzionato dagli utenti sia il politico più attivo. Stiamo parlando del leader del Carroccio Matteo Salvini, il politico che sta affrontando il topic con maggiore frequenza nell’ultima settimana (21,01%) sui social ed è anche il più citato (5,99%).

Il leader della Lega è tornato anche oggi all’attacco contro il ministro dell’Istruzione del governo Conte, Lucia Azzolina. “È da due mesi che io chiedo al ministro Azzolina, a che ora tornano i bimbi in classe, per quanti giorni stanno in classe, dove mangiano, dove fanno sport, con quante maestre e con quanti compagni di classe. L’unica cosa di cui si sta occupando sono i banchi con le rotelle e le mascherine”.

“Io spero che si faccia da parte perché qua ci sono 10mila aule che mancano, 85 mila cattedre scoperte e la Azzolina preferisce passare il tempo insultando e litigando”, ha incalzato Salvini. La Lega è anche il partito più attivo sui social nel dibattito sulla scuola con il 19,57% di frequenza di pubblicazione. Seguito poi dal partito fondato da Matteo Renzi, Italia Viva, con il 10,14%.

Stacco netto per i partiti della maggioranza di governo (M5S e Pd) che sulla riapertura delle scuole, almeno sui social, comunicano di meno rispetto ai sopra citati. I pentastellati si piazzano al quarto posto con il 4,35% e il Pd al quinto con il 3,62%.

Nella top mentions Matteo Salvini è seguito dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il 4,05%, seguito a sua volta dal Partito Democratico con il 3,42%.

IL COMMENTO DI TIBERIO BRUNETTI

“Quando c’è incertezza prevale sempre un orientamento negativo. In questo caso, sulla riapertura delle scuole, pesano troppe variabili che creano confusione: innanzitutto, ovviamente, il numero crescente di contagi preoccupa – sottolinea a Start Magazine Brunetti, fondatore di Spin Factor – In secondo luogo la data della riapertura: alcune regioni, e addirittura comuni, hanno già fatto sapere che posticiperanno a dopo le elezioni. Le altre cosa faranno? Apriranno e richiuderanno subito per alcuni giorni? E poi la polemica sul come riaprire: banchi con rotelle? La misurazione della febbre come e dove sarà effettuata? Insomma in questo contesto per un genitore è davvero complesso avere un sentiment positivo verso la riapertura. Servono certezze: il governo deve avere una posizione univoca e le regioni devono essere coordinate per dare un messaggio chiaro e trasferire sicurezza. Diversamente nei prossimi giorni la confusione potrebbe aumentare”.

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