COME E’ UMANO IL PROF. RICCIARDI…
Prof. Ricciardi (consigliere del ministro Speranza) ad Huffpost Italia: “Variante inglese preoccupa. Chiudere tutto per un mese".
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 12, 2021
RECOVERY, CHI CE L’HA PIU’ LUNGO
Recovery Plan italiano: 170 pagine. La Francia ha consegnato a Bruxelles 290 pagine. Gli altri sono stati più sintetici: non solo i tedeschi con 49 paginette, ma anche i cugini del Sud Europa gli spagnoli (55 pagine) e i portoghesi (66). (fonte: Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
SINTESI POLITICA
Oggi la crisi, alt di Conte a Italia Viva: "Se si sfila, mai più governo insieme”. (sintesi Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
RENZITE
Renzi: “Pronto all’opposizione ma voterò sì a Recovery e Ristori. Conte? Si è suicidato. Fa una forzatura che precipita tutti verso il voto” La linea di italia Viva: porta aperta se Pd e M5S bussano senza Conte, altrimenti sostegno a un governo tecnico. (sintesi Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
"Il presidente del Consiglio ha voluto bruciare il Conte ter e alla linea Franceschini ha preferito quella Travaglio-Casalino. Vuol dire che noi staremo all’opposizione, tanto se pensano di andare avanti con i responsabili, si sbagliano", dice Renzi ai suoi secondo il Corsera.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
MASTELLATE
I Mastella spiegano il soccorso in Aula. “È l’ora di dare
dignità all’amante”(titolo del quotidiano Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
BETTINATE
Nel cdm notturno le ministre di Italia Viva si astengono sul Recovery, le dimissioni attese nel pomeriggio con una lettera. La mossa del premier compatta i 5S e spiazza il Pd, non consultato. Bettini: “Ci saranno forze disponibili a dare una mano” (sintesi Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
RICHIAMIAMO?
Il presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli e l’ex presidente dell’Aifa Stefano Vella avvertono: «I dati scientifici dicono che la quantità giusta di anticorpi neutralizzanti arriva dopo la seconda dose: il richiamo dev’essere fatto nei tempi previsti».
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
RISTORIAMO?
Un rosso da quasi 40 miliardi di euro, 37,7 miliardi per la precisione, ovvero circa il 40% dei ricavi del comparto ristorazione persi nel 2020 a causa del Covid-19. (dati ufficio studi Fipe pubblicati sul Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
Il comparto ristorazione nel 2020 ha perso incassi per quasi 40 miliardi, -40% rispetto al 2019, e finora ha ricevuto fondi dallo Stato per 2,5 miliardi. (fonte: Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
FRANCESISMI
Nel libro “La Familia grande” scritto da Camille Kouchner, figlia del fondatore di Medici Senza Frontiere, si rivelano gli atti incestuosi di Olivier Duhamel, prof a Science Po, l’Institut d’études politiques di Parigi fabbrica dell’élite politica-economica francese. (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
GOOGLATE
Google Ireland e Google Payments – due società del colosso americano – avrebbero consentito «il trasferimento di somme di denaro provento di frode fiscale» ostacolando «l'identificazione della provenienza delittuosa», scrive il pm Ruta sul caso Transpart-Leonardo. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
Penne Mont Blanc, buoni carburante, coupon da spendere in negozi di elettronica. E una sorta di provvigioni tra l’1,5 e il 3,5% sugli appalti aggiudicati. Dieci dipendenti di Leonardo (che è parte lesa) sono indagati con l’accusa di corruzione tra privati. (fonte: Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
Il pm Ruta ipotizza il concorso in riciclaggio per due società di Google che avrebbero impedito di risalire alla reale provenienza dei soldi pagati da Transpart a 10 dipendenti di Leonardo. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
E per fortuna che c’era De Gennaro pic.twitter.com/C5Jm1zpNQt
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
La trasmissione di La7 "L'Aria di domenica" condotta da Myrta Merlino non è più prevista in palinsesto, colpa dei bassi ascolti, inferiori al mezzo milione di telespettatori con il 2,3% di share. (Fonte: Fatto Quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 12, 2021
MASTELLA SANTO SUBITO PER TRAVAGLIO… https://t.co/n4m6haZxEA
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
Giornalista di lungo corso legge l'evoluzione del Corsera https://t.co/Gj4tR5TPCD
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
Sono un po’ cattivelli a La Verità sul Corriere della Sera pic.twitter.com/YAElGzelyl
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 13, 2021
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LANCIO ANSA SU LEONARDO, TRANS PART E GOOGLE
Un giro di mazzette sotto forma di compensi extra o mensili o annuali, provvigioni ‘fuori sacco’ sui contratti aggiudicati e regalie come buoni carburante o da spendere in negozi di computer, telefonia, tv e elettrodomestici, e poi oggetti di valore apprezzabile come penne di marca. Un sistema architettato, secondo la Procura, grazie anche al supporto di Google Pay, e che ha portato a indagare in base alla legge sulla responsabilità degli enti pure due società del colosso californiano: Google Ireland e Google Payments.
E’ quanto è venuto a galla da una inchiesta del pm di Milano Gaetano Ruta a carico di 14 persone e 3 società, che oggi ha portato i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza nelle sedi della Leonardo a Roma e a Pomigliano d’Arco (Napoli), per acquisire documenti. Le accuse a vario titolo sono riciclaggio, reati fiscali e corruzione tra privati, reato quest’ultimo di cui rispondono dieci dipendenti del gruppo, che risulta parte offesa e che ha collaborato alle indagini.
Al centro della ricostruzione di inquirenti e investigatori c’è una fornitrice di Leonardo, la Trans Part, società di intermediazione nella distribuzione di materiali ed equipaggiamenti destinati ai più diversi settori, da quello militare a quello aerospaziale, dai trasporti fino al petrolchimico.
Società con sede a Milano e che vede indagati 4 persone tra manager e dipendenti, i quali, secondo gli accertamenti, in cambio di commesse, ottenute con la rivelazione di informazioni riservate o ‘truccando’ i bandi gara, avrebbero corrisposto ai dipendenti di Leonardo regalie, come buoni benzina o per gli acquisiti in negozi di elettronica e compensi anche sotto forma di contratti di consulenza fittizi: dai 1.500 euro al mese, ai 25/30 mila all’anno, dall’1,5% al 3.5 % di provvigioni sull’aggiudicato.
La provvista che sarebbe servita per ‘ungere’ il meccanismo cominciato almeno nel 2015, risulta proveniente da fondi neri che i dipendenti della società fornitrice con sede in corso Sempione avrebbero creato ‘dirottando’ parte dei proventi delle commesse (lecite) su una consociata statunitense. Questa, a sua volta, tra il 2012 e il 2018 avrebbe trasferito, in assenza di giustificazioni contrattuali e contabili, 6 milioni di euro su tre off-shore con sedi, una a Panama, una nel Regno Unito e una in Irlanda.
Per poi far rientrare tale somma in Italia allo scopo di ‘oliare’ i funzionari di Leonardo – alcuni ancora in fase di identificazione, si legge nell’ordine di esibizione atti – ci si sarebbe servirti di due riciclatori i quali, è lo schema ipotizzato, avrebbero usato la piattaforma di pagamento Google Pay. Google Ireland e Google Payments, scrive il pm, avrebbero consentito “il trasferimento di somme di denaro provento di frode fiscale” ostacolando “l’identificazione della provenienza delittuosa”. Attraverso la “interposizione” delle due società non era possibile “risalire all’identificazione del soggetto che ha disposto i bonifici”. “Naturalmente presteremo la massima collaborazione alle indagini”, afferma un portavoce di Google, sottolineando che la società ha ricevuto, “nell’ambito di una più vasta indagine, una informazione di garanzia per una ipotesi di illecito amministrativo – aggiunge – in relazione a movimentazioni finanziarie che sarebbero state effettuate utilizzando le nostre piattaforme”. In particolare, la Gdf ha finora ricostruito che, tra il 2017 e il 2019, le operazioni dall’estero verso l’Italia sono state 25 per un totale di 400 mila euro.
Operazioni che avrebbero visto l’interposizione delle due società di Mountain View nella canalizzazione dei fondi e che ora sono indagate in base alle legge sulla responsabilità degli enti in relazione al presunto riciclaggio, così come Trans Part in relazione ai reati fiscali e al riciclaggio.