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Funerali Di Elisabetta II

Quanto sono costati (e chi ha pagato) i funerali di Elisabetta II?

Uno dei più grandi raduni diplomatici di sempre, tra sfarzo e solennità si è concluso il viaggio della defunta sovrana del Regno Unito. Tutti i dettagli economici dei funerali di Elisabetta II, che nonostante i pareri contrastanti, resterà nella storia

 

Con ieri, dopo 11 giorni, è terminato il viaggio di Elisabetta II. Ultima tappa la cappella di San Giorgio a Windsor, dove il feretro è stato sepolto accanto a quelli del marito Filippo, dei genitori e della sorella.

Ai funerali della sovrana del Regno Unito hanno partecipato, oltre alla famiglia reale, 500 tra teste coronate, capi di Stato e di governo e dignitari, mentre milioni di spettatori hanno seguito l’evento a distanza.

Ma quanto sono costati (e chi ha pagato) i funerali di Elisabetta II?

UN FUNERALE CHE RESTERÀ NELLA STORIA

Una cerimonia così, secondo la maggior parte dei giornali, non si vedeva dall’ultimo funerale di Stato, quello di Winston Churchill, nel 1965. Sfarzo e solennità sono le caratteristiche che hanno accompagnato Elisabetta II dalla sua residenza di Balmoral, in Scozia, alla cappella di San Giorgio a Windsor.

CHI HA PAGATO I FUNERALI DI ELISABETTA II E QUANTO COSTA LA MONARCHIA

Oltre i simboli, le tradizioni e le curiosità, anche i costi di un simile evento resteranno probabilmente nella memoria dei contribuenti britannici, i quali si faranno carico delle spese che verranno aggiunte al totale del costo annuale della famiglia reale che, stando a La Stampa, l’anno scorso, ha sfiorato i 200 milioni di sterline.

“Il ministero del Tesoro britannico – riferisce il New York Times – versa alla casa reale un pagamento chiamato sovvenzione sovrana; l’ultimo è stato di circa 100 milioni di dollari. La famiglia ha utilizzato la sovvenzione per i doveri ufficiali dei reali, come le visite, le paghe e la gestione della casa, ma non copre i costi della sicurezza, che sono pagati dal governo e sono tenuti segreti”.

Il patrimonio della famiglia reale, afferma Forbes, è stimato in 28 miliardi di dollari.

QUANTO COSTANO I FUNERALI REALI

Sebbene il governo britannico non abbia ancora reso noto quanto sono costate le celebrazioni per la sovrana, è abbastanza evidente che i reali non hanno badato a spese. Inoltre, ci si può fare un’idea guardando ai funerali reali del passato.

Si stima, scrive Quartz, che il funerale della principessa Diana, nel 1997, sia costato tra i 3 e i 5 milioni di sterline e quello della Regina Madre, 20 anni fa, circa 5 milioni di sterline. Molto più modeste, invece, a causa delle restrizioni anti Covid, sono state le celebrazioni dell’anno scorso per il marito di Elisabetta II, il principe Filippo.

…E QUELLO DI ELISABETTA II

I dettagli del conto saranno condivisi “a tempo debito”, secondo quanto riferito dal governo di Liz Truss, ma un ex funzionario della sicurezza reale citato dal New York Post ha dichiarato che “i costi del funerale si aggireranno probabilmente intorno ai 7,5 milioni di dollari, rendendolo l’evento di un solo giorno più costoso della storia britannica”.

Le grandi folle che la famiglia reale attira è un affare costoso e la sicurezza è uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione. Ecco perché le agenzie di intelligence britanniche MI5 e MI6, la polizia metropolitana di Londra, i servizi segreti statunitensi e gli uffici di intelligence mondiali sono stati mobilitati per proteggere i partecipanti.

I COSTI INDIRETTI

Non solo lustro e sicurezza. A queste spese vanno aggiunti anche i costi indiretti. Re Carlo III ha infatti dichiarato ieri, giorno festivo nel Regno Unito, il che significa che oltre a scuole e uffici chiusi, le attività commerciali hanno dovuto abbassare la saracinesca.

L’analista finanziario Danni Hewson, prima dell’evento, ha dichiarato a Fox Business che “il Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport ha stimato che questa giornata potrebbe costare all’economia del Regno Unito 2,6 miliardi di dollari, anche se l’aumento del turismo potrebbe far diminuire questa cifra”.

A giugno, per il Giubileo di platino della Regina, dichiarato giorno festivo, il calo della produzione economica è stato stimato in 2,4 miliardi di sterline, afferma Quartz.

UN RADUNO DIPLOMATICO UNICO NONOSTANTE TUTTO

Cifre che stridono con l’attuale situazione economica del Regno Unito: l’inflazione ha raggiunto quasi il 10% e la crisi energetica costringerà molti britannici, nei mesi a venire, a risparmiare su riscaldamento e cibo.

Ma come reagiscono dunque i contribuenti? Secondo Anand Menon, professore di politica europea e affari esteri al King’s College di Londra, intervistato dal New York Times, i britannici sono “molto bravi a convivere con questa contraddizione”. E questo “perché il funerale è il funerale ed è il suo”, ha detto riferendosi alla regina, “e anche perché ci dà l’opportunità di ospitare il più grande raduno diplomatico di sempre”.

IL TERMOMETRO DELLA MONARCHIA

Non sembra dello stesso parere il Guardian che titola “La Gran Bretagna può sembrare unita nel dolore, ma i sondaggi mostrano un crescente divario generazionale. Nuovi dati rivelano che, nonostante il recente aumento di popolarità della monarchia, il malcontento ribolle tra i più giovani”.

Se non è in dubbio la popolarità di Elisabetta II (non della monarchia) – l’ultimo sondaggio prima della sua morte ha rilevato che l’81% delle persone la considerava positivamente, una percentuale che si è mantenuta costante per più di un decennio – diverso è il discorso per l’istituzione che la famiglia reale rappresenta.

“Attualmente – si legge sul Guardian -, solo il 47% dei giovani tra i 18 e i 24 anni afferma che la Gran Bretagna dovrebbe continuare ad avere una monarchia, rispetto all’86% dei britannici di 65 anni e oltre. Anche questo livello di sostegno tra i giovani potrebbe essere temporaneamente gonfiato: solo il 33% aveva espresso il desiderio di mantenere la corona a maggio, al momento del Giubileo di platino”.

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