RENZI IN CRISI O CRISI DI GOVERNO?
"Renzi – così come mezzo Pd – vuole una crisi formale, con tanto di salita al Colle del premier: perché sa a quel punto che avrà la massima forza contrattuale per la stretta finale su nomi e programmi". (La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
PILLOLE SU CAPITOL HILL
"Stanno facendo ciò che gli si sta consentendo di fare", dice ora in tv Antonio Di Bella da Capitol Hill.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 6, 2021
A guidare l’assalto nell’aula del Senato sarebbe stato lo «Sciamano di QAnon». Trentadue anni, vero nome Jake Angeli. E' un seguace delle teorie cospirative secondo cui il mondo è governato da una rete segreta di pedofili nemici di Trump. (Fonte: Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
Capogruppo repubblicano al Senato, Mitch Mc Connell: «Guai a noi se creiamo questo precedente pericoloso, per cui un partito sconfitto alle elezioni usa il Parlamento per capovolgere la volontà degli elettori. Un giorno questo si ritorcerebbe contro di noi».
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
La responsabilità di questa lacerazione ricade su Trump che non ha riconosciuto la sconfitta, ha tentato di contestarla, e si è appellato all’ala più violenta dei suoi fan, convocandoli per una marcia che ha elettrizzato con il comizio di ieri mattina. (Maurizio Molinari)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
"Avrei detto di più", ha commentato il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, dopo aver letto il tweet di Conte https://t.co/6Ks1jBWsWk
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
BERLUSCONI DIMENTICA BRUNETTA
"Le nostre proposte sono sul tavolo, grazie al grande lavoro di Antonio Tajani, dei dipartimenti coordinati da Giorgio Mulè, dei gruppi parlamentari e dei loro responsabili", ha scritto ieri Berlusconi in una lettera al Sole. La notizia, mi pare, è che non sia citato Brunetta…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
È finito nelle mani del ministero della Sanità e di quello degli Affari esteri il dossier contro la Cina, che il 3 gennaio ha bloccato l’export di carne suina italiana perché ritenuta contaminata dal Covid. (Fonte: Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
SANPA SECONDO ANDREA MUCCIOLI
«Ho visto un ragazzo puntare un coltellaccio in pancia a mio babbo. Lui di schiaffoni ne ha dati. Sapevo anche dei ragazzi incatenati perché non fuggissero. La violenza c’era a SanPa, stiamo parlando di una guerra. Una guerra vinta con la forza dell’amore». (Andrea Muccioli)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
Qual è stato l'errore di Vincenzo Muccioli?
«Voler salvare tutti. Ha aperto troppo rispetto alle nostre capacità organizzative. Il risultato è che ha delegato anche persone impreparate a gestire ragazzi in difficoltà», risponde Andrea Muccioli al Corsera.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
«Nel 2011 è venuta meno la fiducia reciproca. Io non ero d’accordo con le loro scelte politiche e finanziarie, i Moratti volevano prendere il controllo della comunità. Mi hanno destituito. Il messaggio alla comunità fu: se resta lui, chiudiamo i rubinetti", dice Andrea Muccioli.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
ASPESI SU MUCCIOLI
"Sentivo pena per quell’uomo che mi aveva ricevuto fuori di sé dalla disperazione, nella stanzetta dov'era morto di Aids il suo protetto più caro: da giorni Muccioli conservava il letto sfatto della sua ultima notte, apriva i cassetti e baciava la sua biancheria" (Natalia Aspesi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
TENSIONI TEUTONICHE
In Germania il governo è sotto pressione per un avvio della campagna di vaccinazione ritenuto lento. La tensione è alta all’interno della Grande coalizione, dove alcuni esponenti dell’Spd hanno criticato fortemente l’operato del ministro della Salute, Jens Spahn. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
MODERNA E AIUTI STATALI VIRALI
Trump ha messo buona parte dei soldi necessari allo
sviluppo del vaccino. E la Cenerentola della guerra è diventata a sorpresa la regina di Wall Street: i titoli di Moderna – dopo le approvazioni Usa e Ue – viaggiano a quota 115 dollari, il 470% in più di un anno fa. (Repubblica)— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
Stato & Mercato. Il vaccino Moderna. Fonte: Repubblica pic.twitter.com/OJFMnuB8nt
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
LE BORDATE DI SILERI
Storia del piano pandemico «vintage». Sileri svela che se n’era accorto subito. Nel libro con Cecchi Paone, il viceministro alla Salute dice di aver battuto spesso i pugni sul tavolo. Domanda: quando e perché? «Se rispondo, mi devo dimettere domani», risponde Sileri al Corsera.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
Perché il Cts? "Avevamo già organismi di valore come l’Istituto superiore e il Consiglio superiore di sanità. Perché ne serviva un altro? Risposta: per il potere di qualcuno", dice Alessandro Cecchi Paone autore col viceministro alla Salute, Sileri, del libro "Covid Segreto".
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 7, 2021
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SUL LIBRO DI SILERI E CECCHI PAONE:
Il 2020 del viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri alle prese con la pandemia è stato un anno di dispiaceri, culminato nella richiesta di dimissioni del segretario generale. Rabbia che arriva da lontano: «Quando ho avuto il Covid, mi ha fatto soffrire essere tagliato fuori», racconta al Corriere, «dal Cts non mi hanno mandato un verbale, un rapporto, niente. Eppure potevo lavorare, contribuire. Nei primi mesi la comunicazione è stata difficile. Provai a inserire una mia osservatrice e l’allontanarono, pare, addirittura, in quanto donna. Il segretario del ministero Giuseppe Ruocco, che doveva essere il trait d’union, era ed è spesso assente alle riunioni. È possibile non tenere aggiornato il viceministro? Ho dovuto scoprire dai Tg il primo caso di due cinesi positivi in Italia. Mi hanno costretto a leggere anche cento pagine in sede, vietandomi le fotocopie».
La genesi dello scontro è tutta fra le righe del libro Covid Segreto, edito da PaperFirst e scritto con Alessandro Cecchi Paone. Fra l’altro, vi si svela l’origine della «guerra dei virologi», col divulgatore scientifico che accusa che «il Cts nasce come centro di potere romanocentrico e maschilista» e il viceministro che aggiunge: «Formazione e gestione del Cts sono all’origine della rissosità fra infettivologi, virologi, epidemiologi».
Racconta Sileri che lui provò ad avere un Cts «più snello e con sottotavoli on demand di esperti di diversi territori e specializzazioni»: «Proposi Massimo Galli, mi fu detto no; Maria Rita Gismondo e mi fu detto no. Ancora prima di Codogno, proposi Alberto Zangrillo perché aveva fatto la rete Ecmo e non fu coinvolto. Verso fine luglio, vedevo le liti in tv e chiesi di allargare anche ad Andrea Crisanti e altri. Dissi: così, se devono discutere lo fanno a un tavolo istituzionale. E mi sembrava essenziale introdurre clinici, specie del Nord dove avevano visto tanti pazienti. Da chirurgo spiegai che se devo operare qualcuno faccio un briefing con oncologo, radiologo, anestesista… e che se il paziente assistesse direbbe: grazie, non mi opero. Qualcuno si offese e pensò che volevo mandarlo via».