Un nuovo rapporto, commissionato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha evidenziato la necessità di istituire un’agenzia d’intelligence a livello europeo. L’obiettivo sarebbe quello di rispondere a minacce crescenti, tra cui spionaggio e sabotaggio da parte di attori esterni come la Russia. Il documento è stato redatto sotto la guida di Sauli Niinistö, ex presidente della Finlandia, incaricato di formulare raccomandazioni per migliorare la resilienza dell’Ue in ambito strategico e tattico.
COORDINAMENTO E CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI PER UNA DIFESA COMUNE
Tra le raccomandazioni principali, il rapporto propone l’istituzione di un servizio di cooperazione d’intelligence per rispondere alle esigenze strategiche dell’Unione. Tale servizio permetterebbe di rafforzare la protezione contro le attività di spionaggio e di prevenire tentativi di sabotaggio che potrebbero danneggiare infrastrutture cruciali. Per garantire il successo di questa iniziativa, sarà fondamentale che gli Stati membri collaborino e condividano informazioni in modo trasparente.
PER URSULA VON DER LEYEN OCCORRE ANTICIPARE LE MINACCE ANZICHÉ REAGIRE
Nel commentare il rapporto, Ursula von der Leyen ha sottolineato l’importanza di passare da un approccio reattivo a uno preventivo. Secondo la presidente della Commissione, l’Ue deve rafforzare la capacità di raccogliere informazioni, sfruttando gli attuali organismi di sicurezza come il Centro di Intelligence e Situazione dell’Unione Europea (EU-IntCEN) e il Centro Europeo per la Politica dell’Informazione e la Sicurezza (ECIPS). Questo approccio proattivo è ritenuto cruciale per fronteggiare minacce sia convenzionali che ibride.
SUPERARE LA MANCANZA DI FIDUCIA TRA GLI STATI MEMBRI
Un punto critico sollevato dal rapporto riguarda la difficoltà di creare un’agenzia d’intelligence centralizzata a causa della mancanza di fiducia tra alcuni Stati membri. La condivisione di informazioni sensibili è spesso ostacolata dalle preoccupazioni riguardanti la sovranità nazionale e la sicurezza delle fonti. Secondo Niinistö, solo un forte impegno politico e una maggiore cooperazione potranno permettere all’Ue di sviluppare una rete d’intelligence efficiente e unificata.
RISPONDERE ALLE NUOVE SFIDE DELLA GUERRA IBRIDA
Il documento mette in evidenza come le minacce ibride, che combinano tecniche convenzionali con attacchi cibernetici e campagne di disinformazione, rappresentino un pericolo crescente per l’Unione. Il nuovo servizio d’intelligence proposto potrebbe rappresentare uno strumento fondamentale per anticipare questi rischi, anziché limitarsi a intervenire dopo che un attacco è stato portato a termine. Secondo il rapporto, il potenziamento della cooperazione tra gli Stati membri è la chiave per difendere l’Europa da tali minacce.
UNA NUOVA STRATEGIA PER RAFFORZARE LA SICUREZZA EUROPEA
Il rapporto conclude che la creazione di un’agenzia d’intelligence europea dedicata è un passo essenziale per rafforzare la sicurezza dell’Ue in un contesto geopolitico sempre più instabile. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, sarà necessario che gli Stati membri superino le proprie reticenze e collaborino in maniera stretta e coordinata. Se realizzata con successo, questa iniziativa potrebbe migliorare significativamente la capacità dell’Europa di proteggersi dalle crescenti minacce esterne, consolidando la sua posizione come attore globale.