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Arabia Saudita

Perché l’immunità Usa a MbS per l’omicidio Khashoggi non deve stupire

L'amministrazione Biden ha stabilito giovedì che il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman avrà l'immunità per l'omicidio di Jamal Khashoggi. Il corsivo di Giuseppe Gagliano

 

La notizia battute da tutte le principali agenzie di stampa internazionale secondo la quale l’amministrazione Biden ha stabilito giovedì che il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman avrà l’immunità per l’omicidio di Jamal Khashoggi – che è stato ucciso e smembrato nell’ottobre 2018 da agenti sauditi nel consolato saudita di Istanbul – non deve destare alcuna sorpresa.

Vediamo le ragioni.

In primo luogo, tutto ciò dimostra l’incoerenza dell’attuale amministrazione Biden rispetto alle promesse elettorali.

In secondo luogo, dimostra la debolezza dell’amministrazione americana nei confronti dei sauditi per ragioni sia legate al petrolio sia per evitare che l’Arabia Saudita rafforzi sempre di più i propri legami con la Cina e con la Russia.

Se da un lato, quindi, la superpotenza americana dimostra di non avere alcuna inibizione sotto il profilo politico e militare nei confronti della Russia e, in parte, nei confronti della Cina, dimostra al contrario nei confronti dell’Arabia Saudita un atteggiamento di sudditanza.

Ciò non farà altro che rafforzare le scelte di politica interna e di politica estera dell’attuale amministrazione saudita, che avrà facile gioco nel condizionare le scelte dell’amministrazione americana. Ma questa notizia dimostra ancora una volta come nel campo di forza che la politica estera la ragion di Stato ha sempre la meglio sulle scelte morali e spesso anche su quelle di ordine giuridico.

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