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Mali

Perché la trattativa del Mali con Wagner rappresenta un colpo basso per la Francia

Secondo il periodico Al-Jazeera, il governo del Mali sarebbe in trattativa con il gruppo Wagner per contrastare la minaccia terroristica. Il corsivo di Giuseppe Gagliano

 

Il 25 settembre in Francia il Ministro degli Affari esteri ha esplicitamente confermato che il Mali si è rivolto proprio alla compagnia mercenaria Wagner allo scopo di contrastare in modo più efficace il terrorismo sia perché i francesi hanno deciso di ritirarsi sia perché complessivamente parlando il contrasto posto in essere dai francesi nei confronti del terrorismo non è apparso adeguato e sufficiente alle forze armate maliane.

Secondo il periodico Al-Jazeera, il governo del Mali sarebbe in trattativa con il gruppo Wagner per contrastare la presenza del terrorismo proveniente da al Qaeda e dallo Stato islamico.

Nello specifico lo stato del Mali intenderebbe assumere circa 1000 mercenari. Al di là dell’assoluta legittimità da parte del governo del Mali di ricorrere a tutti gli strumenti necessari per contrastare il dilagare e il diffondersi del terrorismo islamico, la Francia sconta ancora una volta il suo ennesimo fallimento soprattutto in Africa a vantaggio di Russia e Cina.

Infatti il premier maliano ha sottolineato che l’attuale situazione ha portato le autorità maliane a “esplorare nuovi percorsi e mezzi per garantire al meglio la nostra sicurezza, sia in modo autonomo sia con altri partner”. È significativo ed insieme paradossale e ironico il fatto che le affermazioni del ministro degli affari esteri costituiscono una risposta indiretta a quanto affermato dall’alto rappresentante dell’unione europea Joseph Borell che aveva esplicitamente invitato le autorità del Mali a non siglare nessun accordo con la Russia. L’alto rappresentante dell’Unione Europea dovrebbe ricordare il ruolo che le compagnie petrolifere russe svolgono e svolgeranno all’interno dell’Ue… Dimenticanza o ipocrisia?

Indipendentemente dalle critiche dure e prevedibili da parte della Francia e da parte della Germania ciò che realmente Parigi e Berlino temono — a ragione — è la loro progressiva riduzione di influenza politica, economica e militare in Africa a vantaggio di Russia e Cina.

D’altronde non è un segreto che la compagnia Wagner abbia notevolmente incrementato la sua proiezione di potenza nella Repubblica centrafricana consentendo di conseguenza alla Russia di amplificare la sua influenza.

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