La recente rivelazione di documenti trapelati ha messo in luce una complessa campagna di influenza russa mirata a Israele, orchestrata dalla Social Design Agency (SDA), un’azienda con sede a Mosca che lavora strettamente con il Cremlino. Fondata nel 2017, la SDA ha utilizzato sofisticate strategie di disinformazione, sfruttando la situazione politica interna israeliana, in particolare durante le proteste contro la riforma giudiziaria del 2023, per cercare di influenzare l’opinione pubblica a favore della Russia e della sua guerra in Ucraina.
L’ATTIVITÀ DELLA SOCIAL DESIGN AGENCY (SDA)
Secondo le informazioni emerse, la SDA ha prodotto regolarmente contenuti destinati ai social media, inclusi articoli fittizi e vignette che diffondevano narrazioni pro-Cremlino. Un esempio emblematico è una serie di vignette in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky viene ritratto mentre brucia la bandiera israeliana, un tentativo chiaro di minare il sostegno a favore dell’Ucraina. La campagna ha mirato a rafforzare il sentimento anti-ucraino e a impedire che Israele fornisse aiuti militari all’Ucraina.
ISRAELE NEL MIRINO DELLA CAMPAGNA DI DISINFORMAZIONE RUSSA
Oltre al pubblico israeliano, la campagna ha preso di mira specificamente la comunità araba israeliana, diffondendo notizie false che insinuavano una debolezza militare di Israele dovuta al trasferimento di armi in Ucraina. L’obiettivo era fomentare divisioni interne e alimentare il sostegno a organizzazioni contrarie allo Stato israeliano.
I PIANI DELLA SDA
Uno degli aspetti più preoccupanti rivelati dai documenti riguarda il piano della SDA di aprire un ufficio in Israele, con un budget di 1,2 milioni di dollari, per coordinare ulteriori operazioni sul campo e influenzare direttamente la politica israeliana. Un’altra proposta era la creazione di un partito politico pro-russo per rappresentare la vasta comunità russofona in Israele.
LA STRATEGIA DI MOSCA
Queste operazioni fanno parte di una più ampia strategia russa per erodere il sostegno internazionale all’Ucraina, mentre si cerca di destabilizzare i paesi chiave come Israele attraverso campagne di disinformazione mirate, sfruttando le divisioni sociali e politiche interne.