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Cina Russia

Novatek, Huawei e non solo. Ecco i contratti fra Cina e Russia su energia e tlc

Tutti i contratti siglati nel recente forum a San Pietroburgo fra Cina e Russia in campo energetico e non solo. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Non c’è dubbio che il recente Forum di San Petersburg che si è tenuto, nell’omonima città, dal 2 al 5 giugno abbia rafforzato la sinergia fra Russia e Cina soprattutto in funzione antiamericana. All’interno di questa cornice sono stati siglati tra la Cina e la Russia due contratti molto importanti sotto il profilo geopolitico.

Il primo contratto riguarda il settore energetico ed è un contratto siglato tra l’impresa russa Novatek e la cinese Zhejiang Provincial Energy Group, che prevede la fornitura da parte della Russia di almeno 1 milione di tonnellate di gas liquefatto per circa 15 anni; contratto che deve naturalmente essere inserito in una cornice molto più ampia che è quella dell’Artic LNG -2, progetto che, fra l’altro, prevede la necessità di costruire linee di produzione di GNL per una capacità complessiva di 19 milioni di tonnellate all’anno.

La rilevanza di questo contratto è tale che ad esso partecipano sia la multinazionale petrolifera Total che un consorzio di imprese giapponesi Mitsui & Jogmec.

Superfluo osservare che questa cooperazione in campo energetico non fa altro che rafforzare la presenza sino-russa nell’Artico in funzione antiamericana.

Il secondo contratto che incrementerà l’interscambio sino-russo è quello relativo alla Russa MTS Artificial Intelligence Center LLC (MTS AI) e alla cinese Huawei. Infatti le due multinazionali hanno firmato un memorandum d’intesa allo scopo di porre in essere servizi di sorveglianza congiunti attraverso analisi vocale e video per le smart city.

Nello specifico la Russia fornirà le proprie competenze tecnologiche nel settore della visione artificiale e in quella della analisi video mentre la multinazionale cinese fornirà ai russi la piattaforma Huawei Atlas.

Da un lato questa cooperazione sotto il profilo tecnologico sarà possibile grazie allo sviluppo del 5G portata da Huawei in Russia e dall’altro lato questa cooperazione consentirà alla Cina di rafforzare la sua logica panottica cioè di controllo capillare sia della società civile sia di prevenzione che di repressione di manifestazioni di dissenso.

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