Il vertice NATO di Washington ha segnato un’escalation significativa nelle tensioni tra l’Alleanza Atlantica e la Cina, accusata di supportare la Russia nel conflitto in Ucraina attraverso forniture di componenti elettroniche dual-use. La Cina è stata definita un facilitatore decisivo della guerra della Russia contro l’Ucraina, fornendo microelettronica e altri strumenti critici per la costruzione di missili, bombe e altre armi.
LA NUOVA POSTURA DELLA NATO VERSO LA CINA
Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha sottolineato che la sicurezza dell’Alleanza è una questione globale, con tutti i 32 membri concordi nel denunciare il ruolo della Cina. Questo posizionamento segna un cambiamento significativo nella percezione della minaccia cinese e rappresenta un messaggio forte a Pechino, che non ha tardato a replicare.
LA RISPOSTA DI PECHINO
La Cina ha accusato la NATO di perpetuare una mentalità da Guerra Fredda, sostenendo che l’Alleanza cerca di mantenere la propria esistenza attraverso la creazione di nemici immaginari e l’espansione del proprio potere. Pechino ha respinto le accuse come infondate e ha difeso il suo ruolo costruttivo nella crisi ucraina, criticando la NATO per la diffusione di disinformazione e per danneggiare le relazioni sino-europee.
POLARIZZAZIONE GEOPOLITICA E INTERDIPENDENZA ECONOMICA
Questa dinamica riflette una crescente polarizzazione geopolitica, con la Cina che accusa la NATO di espandere la sua influenza nell’Asia-Pacifico, minacciando la stabilità regionale. Nel contesto di queste tensioni, il rapporto del centro di analisi Govini ha evidenziato la presenza significativa di componenti elettroniche cinesi nei sistemi d’arma statunitensi, sottolineando una vulnerabilità critica nella catena di approvvigionamento della difesa americana.
Secondo il rapporto, oltre il 40% dei semiconduttori utilizzati nei sistemi d’arma del Dipartimento della Difesa USA proviene dalla Cina, una dipendenza aumentata del 600% dal 2014 al 2022. Questa realtà mette in evidenza un paradosso geopolitico: mentre la NATO critica la Cina per il suo supporto alla Russia, la stessa Alleanza dipende in misura significativa dalla tecnologia cinese per le proprie capacità di difesa. La situazione descrive un quadro complesso di interdipendenze globali, in cui le accuse reciproche e le misure di sicurezza nazionale si intrecciano con le realtà economiche e tecnologiche.
La risposta cinese alla NATO evidenzia la sfida di bilanciare la sicurezza nazionale con le dinamiche del commercio globale, mentre la dipendenza occidentale dalla tecnologia cinese pone questioni critiche sulla resilienza delle catene di approvvigionamento e sulla sostenibilità delle politiche di difesa a lungo termine.