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Stati Uniti Luna

Nasce la Space Force Usa (diversa da quella immaginata da Trump)

Nasce ufficialmente la Space Force, la sesta forza armata statunitense voluta da Trump. Ma sarà sotto l'Air Force, non separata come auspicato dal presidente Usa

Chiamata alle armi per questioni militari nell’orbita terrestre. Ieri il Congresso degli Stati Uniti ha approvato il National Defense Authorization Act (Ndaa), che stabilisce le responsabilità e le strategie dell’esercito, oltre ad autorizzare il budget del Pentagono per il prossimo anno.

Tra le varie disposizioni, il disegno di legge istituisce la Space Force, la forza armata voluta dal presidente Trump come sesto ramo delle forze armate degli Stati Uniti per gli affari spaziali. Si tratta del primo nuovo ramo militare creato in oltre 70 anni.

IL BUDGET 2020 DEL PENTAGONO

Il budget del 2020 da 738 miliardi di dollari aumenta le spese per la difesa di circa 20 miliardi di dollari, pari a circa il 2,8%. Comprende 658,4 miliardi di dollari per i programmi di sicurezza nazionale del Dipartimento della Difesa e del Dipartimento dell’Energia, 71,5 miliardi di dollari per le guerre all’estero in corso e 5,3 miliardi di dollari in finanziamenti di emergenza per danni da calamità naturali.

LA SESTA FORZA ARMATA DEGLI STATI UNITI SOTTO L’EGIDA DELL’AIR FORCE

In particolare il National Defense Authorization Act autorizza l’istituzione della Space Force. La nuova forza armata sarà alloggiata all’interno della già consolidata Air Force, allo stesso modo in cui il Corpo dei Marines fa parte della Marina statunitense. L’Air Force è già responsabile della conduzione della maggior parte dei programmi spaziali dell’esercito pertanto la Space Force svolgerà le stesse funzioni sotto l’egida dell’Aeronautica.

DIVERSA DA QUELLA PENSATA DA TRUMP

Nel giugno 2018, nel corso di un incontro del National Space Council, il numero uno della casa Bianca aveva demandato al Dipartimento della Difesa di istituire la Space Force come forza armata indipendente dall’aeronautica. “Avremo l’Air Force e avremo la Space Force — separata ma uguale”, aveva precisato Donald Trump. “Non è sufficiente avere semplicemente una presenza americana nello spazio. Dobbiamo avere il dominio americano nello spazio”.

Il servizio sarebbe stato responsabile della vasta gamma di satelliti di sorveglianza e comunicazione gestiti dalle forze armate statunitensi.

Tuttavia nei mesi successivi Trump ha raddrizzato il tiro. Lo scorso 19 febbraio, The Donald ha firmato la quarta direttiva sulla politica spaziale chiedendo di creare non è un’istituzione nuova di zecca, quanto una riorganizzazione delle operazioni spaziali militari sotto l’egida dell’aeronautica americana.

La Space Force prevista dal Ndaa approvata ieri dal Congresso è molto più un corpo che una forza, e non dovrebbe richiedere alcun aumento di budget per essere implementata. In effetti, gran parte del personale all’interno dell’Aeronautica militare che attualmente lavora nello spazio verrà semplicemente trasferito alla Space Force.

RIDOTTI ANCHE I FONDI ORIGINARIAMENTE PREVISTI

Allo stesso tempo, anche i fondi destinati alla nuova Space Force non rispecchiano la volontà della Casa Bianca. La legge sugli stanziamenti per la difesa concederà infatti 32 milioni di dollari in meno rispetto alla richiesta di  72,4 milioni dell’amministrazione.

Quel che è certo al momento è che questa forza spaziale assumerà tutte le responsabilità del Comando Spaziale dell’Aeronautica Militare. Anche come dipartimento all’interno dell’Air Force, la nuova Space Force dovrà ancora far approvare i futuri finanziamenti dal Congresso in un prossimo budget.

A DIFFERENZA DELLO SPACECOM

La Space Force è in realtà uno dei due modi in cui l’amministrazione Trump ha cercato di ristrutturare l’attività spaziale all’interno dell’esercito. Il presidente ha espresso preoccupazione per il fatto che gli avversari degli Stati Uniti “stanno armando le orbite terrestri con una nuova tecnologia mirata ai satelliti americani”. Il riferimento è ovviamente a Russia e Cina.

Pertanto lo scorso agosto, la Casa Bianca ha annunciato la creazione di un nuovo comando unificato combattente all’interno dell’esercito, chiamato US Space Command. L’obiettivo è di concentrarsi interamente sullo spazio militare. Space Command non è proprio una novità. Attivo tra il 1985 e il 2002, dopo gli attentati dell’11 settembre lo Space Command fu ripiegato nel comando strategico degli Stati Uniti. Ma ora torna a esistere di nuovo come entità separata.

FUNZIONI DIVERSE

Come aveva precisato l’analista Fabio Vanorio su Start, la funzione di Space Command, o Us Space Com, differisce dalla Space Force. Come comando combattente unificato, lo SpaceCom è responsabile infatti della guerra spaziale. L’organizzazione decide come utilizzare il dominio dello spazio nel migliore interesse della sicurezza nazionale, sia che si tratti di fornire capacità di comunicazione basate sullo spazio per le truppe oltremare sia di sorvegliare determinate parti del globo. La Space Force invece è responsabile di “operare, addestrare ed equipaggiare” tutte le risorse spaziali di cui lo Space Com ha bisogno. Ciò comporta l’acquisizione dei satelliti di sorveglianza o comunicazione giusti, il loro inserimento nello spazio e l’addestramento del personale all’utilizzo di tali veicoli.

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