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Arnese

Mps, Biot, Copasir, Baviera pro Sputnik e i girotondi di Crisanti, Fauci, Garattini e Palù su Astrazeneca

Che cosa si dice di Ema, Astrazeneca, Sputnik, Copasir, Mps e non solo sui giornali. Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. I tweet di Michele Arnese, direttore di Start

 

IL PUNTO SU ASTRAZENECA

 

ASTRAZENECA, MAPPA EUROPEA

 

LA SENTENZA DI GARATTINI

 

FAUCI SNOBBA ASTRAZENECA

PALU’ SUL VACCINO ASTRAZENECA

 

CRISANTI IN PILLOLE

 

ITALIA VIVA: VIVA IL LEGHISTA VOLPI AL COPASIR

 

LA BAVIERA PRENOTA SPUTNIK

 

NUMERI ISS

 

CASINI DEM

 

COME INCENTIVARE GLI INCENTIVI?

 

BIDENATE

BIOT SECONDO GUERINI

DOSSIER MPS

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ESTRATTO ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU MPS:

Sono pesanti le motivazioni della condanna a sei anni e 2,5 milioni di multa per l’ex presidente di Mps, Alessandro Profumo e l’ex ceo Fabrizio Viola per aggiotaggio e false comunicazioni per la contabilizzazione «a saldi aperti» (nella semestrale 2015) delle operazioni Alexandria (con la banca Nomura) e Santorini (con Deutsche Bank). Il tribunale di Milano (relatore Sandro Saba e presidentessa Flores Tanga) ha considerato quelle operazioni come derivati, analogamente a quanto deciso nelle condanne dei precedenti vertici Giuseppe Mussari e Antonio Vigni. Per i giudici «l’errata rappresentazione» a bilancio ha evitato di far emergere oltre 1 miliardo di perdite; i due imputati l’avrebbero fatto non solo per creare un «ingiusto profitto» per Mps ma anche per realizzare l’«aspirazione a vedere accresciuto (illegittimamente) il proprio personale prestigio, quali fautori della rinascita della banca». Per i giudici Profumo — oggi ceo di Leonardo — e Viola hanno mostrato «spiccata capacità a delinquere». «Chiederemo la revisione radicale della sentenza», hanno dichiarato i due banchieri in una nota. «Il marcio» in Mps «l’abbiamo fatto venire alla luce noi, non altri».

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SINTESI INTERVISTA DEL SOLE 24 ORE A VIOLA (EX MPS):

Io e Alessandro Profumo abbiamo evitato il fallimento di Mps e la crisi sistemica che avrebbe coinvolto migliaia di depositanti. Credo che gli addetti ai lavori lo sappiano, di sicuro lo sanno le Autorita’ di vigilanza a partire dalla Banca d’Italia che ci chiese di andare a Siena e che a novembre 2011 era intervenuta con un finanziamento d’urgenza senza il quale gli sportelli non avrebbero riaperto. Non dico che ci saremmo aspettati un ringraziamento. Certo non avremmo mai pensato di essere condannati a una pena analoga a quella di chi prima di noi aveva fatto danni e portato la banca in situazione di default”. L’ex ad di Mps Fabrizio Viola, arrivato a Siena con il presidente Profumo su richiesta della Banca d’Italia, ha aspettato 5 anni di inchieste e dibattimenti prima di parlare e lo fa oggi sul Sole 24 Ore, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza del Tribunale di Milano.

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ESTRATTO DELL’INTERVISTA DEL PRESIDENTE AIFA, PALU’, AL CORRIERE DELLA SERA SU ASTRAZENECA:

Su quale base l’Ema ha aggiornato le informazioni?

«Il comitato per la sicurezza dell’agenzia ha segnalato che esiste una relazione diretta tra questo vaccino e un effetto avverso. Si tratta di una trombosi venosa profonda cerebrale che si accompagna alla diminuzione di piastrine nel sangue. Sono forme rarissime, un caso su un milione nella popolazione normale. Adesso sono state osservate con una frequenza maggiore, circa 1-2 ogni 100mila vaccinati. Sono stati analizzati 86 casi di cui 19 fatali, a fronte di 20 milioni di vaccinati».

Come mai questa associazione emerge solo adesso?

«Un evento così raro non poteva essere rilevato nella sperimentazione clinica ma solo quando è stata avviata la vaccinazione di massa, su grandi numeri. Non c’è stata mancanza di accortezza da parte delle autorità regolatorie. Le agenzie americana Fda ed europea Ema hanno rilasciato l’autorizzazione all’impiego su larga scala con la premessa che venisse esercitata una attenta sorveglianza del rapporto tra rischi e benefici».

Spieghi questo concetto tecnico che fatica ad essere compreso da chi ha molta paura di vaccinarsi.

«Sopra i 60 anni se prendi il Covid hai 3 possibilità su 100 di morirne, rischio che cresce con l’età. I vaccinati con AstraZeneca avrebbero sulla base dei dati riportati una possibilità su 100mila di sviluppare una trombosi rara con prognosi grave. In pratica il beneficio della protezione data dalla profilassi è infinitamente superiore al pericolo».

Spiegazioni?

«Ancora non sappiamo se i casi di trombosi venosa cerebrale sono legati alla genetica. Resta in piedi al momento l’ipotesi che si tratti di una reazione autoimmunitaria. Ma siamo nel campo delle ipotesi».

La pillola è sul banco degli imputati?

«Nessun collegamento. Non c’è alcuna ragione per affermare che gravidanza e anticoncezionali con estroprogestinici siano fattori predisponenti».

L’Ema ha lasciato le autorità nazionali libere di scegliere. L’Italia ha indicato di utilizzare in via preferenziale il vaccino sopra i 60 anni. Scelta giusta?

«Concordo in pieno»

Chi ha già fatto la prima dose può avere il richiamo con un preparato diverso?

«Avremo tempo di valutarlo. La vaccinazione è appena partita e per il richiamo si può aspettare tre mesi. Nel frattempo gli studi su questi eventi saranno stati approfonditi».

Dopo tanti contrordine come convincere la gente di ogni età, giovani e anziani, a non perdere la fiducia in AstraZeneca visto che tra l’altro in un primo momento l’Italia aveva dato l’indicazione di restringere la somministrazione del vaccino agli under 55?

«Mai come in questo caso la scienza ha corso per procurarci un presidio essenziale per la salute senza violare nessuna regola biologica, etica e medica. E un’ulteriore prova per aver fiducia nella scienza, negli enti e nelle agenzie che attuano la sorveglianza sulla sicurezza dei medicinali. Ricordiamo quanti farmaci banali, fra i quali la stessa aspirina, abbiano subito prima una riduzione e poi una limitazione d’uso. Una comunicazione da parte di Ema trasparente, in diretta, alla società civile deve far capire che non c’è da temere. La medicina si rivolge a entità biologiche, la specie umana, dove ogni singolo individuo è diverso. Non si può dunque escludere l’esistenza di una predisposizione individuale».

Come mai le trombosi cerebrali venose non sono state segnalate in associazione a vaccini a Rna che pure hanno come bersaglio la stessa proteina virale di quello AstraZeneca?

«C’è stata qualche segnalazione rara, ma non di questo tipo».

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